mercoledì 29 luglio 2020

SEGNALAZIONE VOLUMI = FRANCESCA LO BUE

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Francesca Lo Bue,"Albero di Alfabeti", Società editrice Dante alighieri, Roma 2020

Gli elementi centrali delle composizioni poetiche di Francesca Lo Bue sono riferibili alla magia del linguaggio in tutte le sue espressioni. Così le emozioni, la parola e gli itinerari, danno luogo ad una serie di espedienti simbolici capaci di evocare e di invocare dei significati arcani quali cifre del mistero in tutta la sua profondità. Il presente volume affida l’immaginazione poetica ad un elemento nel contempo ludico e simbolico costituito dall’alfabeto che, a partire dalla memoria simbolica sedimentata nei testi biblici, giunge all’attualità delle due lingue che danno luogo alle poesie della nostra autrice, vale a dire l’italiano e lo spagnolo nel loro parallelismo semantico che prende corpo nel fluire dell’immaginazione creativa. In questo quadro di riferimento la complessità delle immagini che esprimono i contenuti delle poesie, compiono il tentativo di comunicarci i pensieri e i ricordi oggetto dei significati nascosti delle parole che raccontano il mondo della natura, il mondo della vita e il mondo dei sentimenti interiori. Del resto non possiamo dimenticare che biblicamente i racconti della Creazione realizzano attraverso la parola la presa di possesso del mondo degli esseri viventi da parte dell’uomo, allorché accetta il dono gratuito che Dio gli consegna nel mondo paradisiaco dell’Eden. In tale situazione la Lo Bue, riconferma l’idea che la poesia e il racconto sono delle reali manifestazioni del pensiero in tutte le sue modalità espressive.
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Aurelio Rizzacasa

A

Aspirazione è dissotterrare il ritmo del tuo
alfabeto.
Acque solenni desidera il mio cuore che mastica desolazione,
aria limpida e sedili di pietra per leggere nei solchi del tuo
abaco enigmatico. Nelle
azzurre forme delle nubi fuggenti la tua
anima modella il ritmo di una
assonanza remota nel vespertino grigiore luminescente.
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Aspiración es desenterrar el ritmo de tu
alfabeto.
Aguas solemnes quieren mi corazón que mastica desolación,
aire límpido y asiento de piedra para leer en los surcos de tu
abaco enigmático, en las
azules formas de las nubes errantes. Tu
alma modela el ritmo de una
asonancia remota, en las vespertinas astillas luminiscentes.
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