POESIA = RAFFAELE PIAZZA
"Alessia vive il giardino"
Prealbare chiarore del freddo
di dicembre a invadere di
Alessia l’anima a entrare
nella pelle di ragazza Alessia
rosso fragola vestita.
Gialle le foglie dell’albero
del quale non sa il nome.
Di tante tinte del giardino
senza sosta i fiori nel guardarli.
Entra nei verdi delle piante
con degli occhi la pazienza
coltivati, apre la bocca
e dice amore per scaramanzia.
Viaggia l’amore Alessia
nei passi nel giardino fino
alla sorgente centrale e di
rinascita le acque beve
per gioco nell’interanimarsi
con il mattino.
*
"Alessia legge le stelle"
Monitor di cielo, sotteso
blu infiorato da stellemargherite,
luce intermittente nel proseguire
dagli occhi all’anima di Alessia
a irradiarla, a dare gioia
nell’interanimarsi con Venere
(oltre che con la luna).
Si sono aperti i cancelli dopo
i sogni belli e ride Alessia
come una donna e legge
in una piccola stella le parole:
sarai felice!!!
Trasale Alessia
e vengono gli aironi.
*
"Alessia e il 2016"
Sterminato orizzonte
linea cielomare,
sguardo dal Parco Virgiliano
su Napoli che ancora
esiste. Alessia non naufraga
nell’infinito azzurro,
preferisce un fiore d’erba
colto per scaramanzia
per un felice 2016
duale con Giovanni.
Cancelli del parco e della
mente si aprono al sogno
più bello (cavalcata al
maneggio e poi fare l’amore).
Si schiude la fabula
in chiara terrena sintonia,
sedici anni contati come
semi. Specchio di lago
assente nel realizzarsi,
pace.
*
"Alessia mangia le fragole"
Si chiede Alessia cosa ci sia
dietro un sapore di fragola.
Il rosso mette in bocca
nell’assaporare la storia
(il primo giorno con Giovanni
di due anni fa).
(sa di essere fantastica il
gusto aspro a scendere
nell’anima)
Felice coglie fragole Alessia
nella bocca di rosa, le mette
senza lavarle e si sente
ninfa selvatica per l’amore.
(tanto non mi lascia).
*
"Alessia nella neve"
Bianco a invadere di Alessia
l’anima. Nevica sul Parco
Virgiliano. Ansia di gioia.
Storia di baci con Giovanni.
(Non mi lascia) pensa Alessia
della felicità al culmine.
Ha ancora sul corpo le tracce
dell’amore di ieri, l’odore
di Giovanni. Freddo a scendere
nel tempo del nevaio
gennaio che continua.
Vede che il Bar Virgilio
ancora esiste, festoni natalizi
a illuminarlo. A pervaderla
il sogno più bello, Alessia.
*
"Alessia e il tempo freddo"
Sera nel freddo di gennaio,
mese del nevaio.
Attende Alessia qualcosa
che s’inveri, uno squillo
di telefono, l’aurora ad ogni
passo, uno sguardo,
un’amica, l’amore con
Giovanni. A poco a poco
si dirada dei desideri la nebbia
nell’interanimarsi con
di luna, l’immobile lucore.
Fino alla portineria – acquario
il percorso: nella cassetta
incielata di lui la lettera.
La legge Alessia e trasale
(è il giorno più bello).
*
Raffaele Piazza
1 Commenti:
Bella l'armonia dei versi. Si vorrebbe ri-nominare perfino le foglie degli alberi. Inebriarsi del verde e dei colori dei fiori. Nei passi nel giardino "l'amore si muove".
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