mercoledì 28 marzo 2018

SEGNALAZIONE VOLUMI = LUIGI CANNONE

Luigi Cannone – "Le cose come sono" ---
puntoacapo Editrice – Pasturana (Al) – 2018 – pag. 71 - € 9,50

Luigi Cannone nasce a Milano nel 1965. Ha pubblicato la raccolta di poesie “Larghe chiazze chiare” (2008).
“Le cose come sono”, il libro del Nostro di cui ci occupiamo in questa sede, è una raccolta non scandita, composta da poesie, tutte senza titolo e che riportano la data e il luogo in cui sono state scritte.
La maggior parte dei componimenti sono stati redatti a Milano mentre altri in varie città tra cui Parigi, Gerusalemme, Granada e Otranto.
Dall’appartenenza delle composizioni a vari luoghi si può evincere la forza evocativa e ispiratrice dei paesi che si manifesta nella scrittura delle poesie.
Il libro si può considerare in un certo senso un poemetto per l’unitarietà contenutistica, formale e stilistica che lo connota.
L’insieme delle poesie è preceduto da una breve citazione in corsivo del mistico indiano Krishnamurti e dopo l’ultimo componimento ritroviamo un altro brano dello stesso autore.
Un senso di magica sospensione pare essere la cifra distintiva della poetica di Cannone.
Nella lettura dei componimenti pare al lettore di affondare nella pagina per riemergerne incantato dalla loro pervasiva liricità quasi come dopo essersi specchiato in un fondale marino.
A volte una vena gnomica pare emergere nelle immagini come in questi versi della composizione eponima: - “Le cose come sono/ d’ombra e d’azzurro chiaro/ venendo come nulla e come nulla il mio fluttuare…/”.
La poesia suddetta evoca una vaga bellezza nell’intensità metaforica e sinestesica che la plasma e il riferimento al nulla fa venire in mente Giacomo Leopardi e la sua concezione filosofica.
Talvolta c’è un tu al quale il poeta si rivolge, presumibilmente una figura femminile della quale ogni riferimento resta taciuto.
Tutto il discorso si gioca tra detto e non detto in una sapiente evocazione di sensazioni tra le righe che produce emozioni anche forti.
Anche il tema del tempo si ritrova nei versi di Luigi come, per esempio, nel bellissimo incipit: - “Tutta la notte si è fermata/ e il giorno e il vento freddo…/”. Qui si nota un chiaro riferimento all’attimo inteso nel senso Heideggeriano, a un tempo che si ferma, feritoia tra prima e dopo.
Una natura rarefatta e materica fa da sfondo a molte poesie della raccolta e vengono detti spesso cieli, soli, nuvole, monti, rive e anche animali come cicale e uccelli e varie specie vegetali.
Formalmente tutte le composizioni sono efficacemente risolte nella loro raffinata eleganza e ottima è la tenuta anche dei versi lunghi.
L’io-poetante molto autocentrato genera versi che sembrano essere prodotti da uno scatto e uno scarto memoriale che si riattualizza nel presente di ogni singola parola o immagine espressa sempre con urgenza in quello che tout – court si fa esercizio di conoscenza.

Raffaele Piazza

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