sabato 19 gennaio 2019

SEGNALAZIONE VOLUMI = DORIS EMILIA BRAGAGNINI

Doris Emilia Bragagnini : “Claustrofonia” – Ed. Giuliano Ladolfi – 2018 – pagg.134 - € 12,00
Con una brillante, dotta ed esaustiva prefazione di Plinio Perilli, nella quale si alternano momenti di approfondimento stilistico, nel pieno della espressione poetica, a momenti di limpide interazioni con la scrittura, la raccolta si offre, per la sua interessante valenza di pensieri e di citazioni , di allegorie e di metafore , di sospensioni e di riflessi colorati , in una fiamma del tutto personale.
Il lungo viaggio intrapreso dai versi si avventura tra figure e traslati, tra ritmi assordanti e possibili rifrangenze, per un percorso multicolore che ha il riflesso della lirica classica imbevuta della elegante ricerca del nuovo, con un alternarsi musicale di endecasillabi e di versi senza misura, per realizzare il racconto del sub conscio, pronto a svelare i sentimenti assopiti e le illusioni aggredite. Gli otto capitoli, segnati con “sfarfallii-armati-sottoluce”, “ipernauta”, “se il fiore dell’ora”, “regoli”, “eroi celesti”, “giunchiglie trapassate”, “Ricreazione” , “nonnulla da tenere”, sono elegantemente legati da quel sottile, ma energico filo che la parola tende per fingere gorghi e affondare sussurri. La poetessa è figura dell’io che si presenta: “delle distanze a perdersi non pervengono misure/ potrei starti nel risvolto della tasca/ infiltrata in cucitura tenendo quella briciola di pane/ persa di merenda che non ti conoscevo ancora/ farmi formica e tu gigante, risalirti il bordo/ che viaggia lungo il corpo mascherato da universo.” E gli accenti si donano, lampeggiando o ironizzando, in una fantasmagoria finemente tessuta per il sorprendere del quotidiano o per aggredire miraggi. Ancora un semplice gioco di figure : il gatto assale la tenda del tempo, il cuore è un dinosauro, il cosmo esplode di piacere, i maya asseriscono che il prosciutto e la senape non piaceranno più, l’implosione è una mossa conclamata dal nudistallo, Susette spinge il suo segreto nell’ora e lo nomina piano per attenderlo nel blu, il silenzio scocca un frangipane nella via. Per l’autrice l’unità si disintegra nella frammentazione ed i frammenti aderiscono alla fantasia per comporre un tutt’uno che gioca nell’infinito. I frammenti si espandono tra razionalità e lucida immaginazione per divenire materia di sogno, impasto dell’inarrestabile desiderio di scorgere l’indivisibile.
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ANTONIO SPAGNUOLO

1 Commenti:

Alle 15 febbraio 2019 alle ore 06:41 , Blogger D.E.B. ha detto...

Caro Antonio,

grazie per la sua attenzione, per la generosità nell'avere intrapreso il percorso dei miei versi, averne restituito un ritratto nitido e ispirato. La sintesi reca l'impronta della sua personale espressività che ben conosco e grandemente apprezzo.

Grazie per la splendida lettura...

Doris

 

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