venerdì 19 luglio 2019

POESIA = RAFFAELE PIAZZA


"Alessia e il silenzio dell’abetaia"

Aria ferma, poi la resistenza al vento
per ragazza Alessia nel luogo
da rinominare nel dell’abetaia il silenzio.
Poi trafitta Alessia da un raggio
di sole e parlano i morti, gli angeli
e gli alberi. Si siede Alessia nell’afa
sulla panchina verde per l’anima
e c’è Mirta sorridente e Alessia
pensa che è buon augurio sottesa
alla prima stella e a un rumore
d’ancora sul mare.
*

"Alessia e i fiori"

Domestica pianta nel salotto
di Alessia a non conoscerne
il nome. Fiori bianchi ad emergere
dal verde tra la larghezza
delle foglie a entrare in di ragazza
Alessia gli occhi fino all’invisibilità
dell’anima, il candore dove
erano già stati nella precedente
fioritura. Esame superato per
Alessia in quella tinta densa
di giglio nella luminosità
vaga del maggio consecutivo
ad attendere al varco Alessia
con buone nuove.
*

"Alessia in barca a vela"

Candida vela per Alessia
sul farsi della sera
nel tendere gli occhi
a Venere – stella prima
Alessia in una serena
contemplazione dell’iridato
sembiante d’arcobaleno
nel sole dopo un’acquata
e onde ad agitare di Alessia
la barca e sta infinitamente
tra mare e cielo Alessia
senza paura della natura
prima dell’approdo al molo
di Giovanni nerovestito
a spedirgli le labbra Alessia.
*

"Pervasivo giardino" (prologo)

La rosa, ovviamente,
entra in scena nell’attimo di tegole,
una goccia di adolescenza
cade in pioggia
o in acqua sul balcone:
dov’è il tempo?
O forse consumano i giorni
nei gualciti quaderni fanciulle
che non conosci,
traggono gioia da quanto avviene
in campus di paesaggi
ragazzine di rosa, sbocciate di linfe
insegnano a tessere trame
mosaici, arabeschi, il senso del tempo
della vita e il fiume si ferma: riproviamo
messaggio su internet interrotto
lei portava un jeans
si chiama Alessia, ama il mare, studiava
medicina, aveva avuto ventuno ragazzi
non mi ha donato amuleti
voleva avere un bambino.
*
Raffaele Piazza

1 Commenti:

Alle 19 luglio 2019 alle ore 01:46 , Blogger norise ha detto...

Bello l'incipit, dove il poeta si chiede dell'adolescenza, e fanciulle consumano i giorni nei quaderni sgualciti. Il senso del tempo. Piazza va con la mente ad Alessia, che non le ha donato amuleti.

 

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