giovedì 9 aprile 2020

SEGNALAZIONE VOLUMI = PIERANGELA ROSSI


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Pierangela Rossi – Opere scelte--- puntoacapo Editrice – Pasturana (AL) – 2020 – pag. 123 - € 16,00

Pierangela Rossi (Gallarate 1956) vive a Milano, dove svolge attività di critica poetica per il quotidiano Avvenire. Ha pubblicato numerose raccolte e plaquette di poesia tra le quali Le avventure di un corpoanima (puntoacapo 2017) e La ragazza di giada (puntoacapo 2019).
Opere scelte, volume che raccoglie poesie selezionate dai suoi molti libri, presenta una prefazione di Alessandro Zaccuri ricca di acribia, una postfazione di Gina Cafaro e una nota di Ivan Fedeli.
I titoli delle opere dalle quali sono tratti i testi sono: Conchiglie, Coclea e Cata, Zibargad, Crisolito, Kairos, Zenit, Ali di colomba, Punti d’amore, Euridice, Euridice e L’haiku. Carte del tempo, A Paolo, Polvere di stelle polvere di foglie e La ragazza di Giada.
Nell’attraversare con la lettura il testo nella sua totalità possiamo seguire il percorso diacronico dell’evoluzione della poetica di Pierangela Rossi nel suo mutare nello stile, nella forma e nei contenuti in un divenire che va dal lontano 1976 ai nostri giorni.
La poetessa fin dall’inizio del suo poiein ha prodotto testi sempre validissimi a partire da quelli iniziali concentratissimi e quello che caratterizza il suo lavoro in toto è una vena nella quale è sempre presente un rigorosissimo controllo formale e una valenza icastica che dà, permeata di leggerezza, senso e densità ad una poetica scaltrita vagamente neolirica e che raggiunge in molti casi una forte linearità dell’incanto con vera efficacia espressiva.
Costante nelle poesie della Rossi è il tema della corporeità che si fa parola che trova riscontro nei versi della prima poesia che sono veramente alti: Confini di te/ m’attraversano/ ma tu, acqua saggia/ in silenzio divori/ i miei fianchi selvatici. / Un imbroglio, uno sbaglio. / Ti attendo/ per lunghi rimpianti.
Nella suddetta poesia c’è implicitamente ed esplicitamente il tema erotico quando la poetessa dice di essere attraversata dai confini di un tu del quale ogni riferimento resta taciuto.
In quell’essere attraversata è detta simbolicamente l’essenza di un rapporto sessuale che continua a intensificarsi quando Pierangela dice che la presenza in silenzio divora i suoi fianchi selvatici una raffigurazione erotica nel segno di una disinibita sensualità.
A volte il tu diviene rassicurante e salvifico come quando in un componimento brevissimo, costituito solo da un distico, Pierangela afferma che lui è una parentesi di luce che celebra la sua felicità.
E quindi se in poesia tutto è presunto si può presumere che l’autrice qui si rivolga alla persona amata.
Particolarmente belle e originali le poesie nelle quali viene detto il maestro del tai chi antica disciplina psicofisica orientale che può divenire ragione di vita.
Chiarezza, luminosità e nitore si ritrovano nei versi raffinati e ben cesellati che da un inconscio controllato sgorgano facendosi veloci e precisi.
Nell’impossibilità in questa sede di seguire ogni singola opera della Rossi in modo approfondito c’è da mettere in risalto che la sua voce è tra quelle più alte nel nostro panorama proprio per la sua originalità che si traduce in forza suggestiva.
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Raffaele Piazza

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