martedì 19 maggio 2020

SEGNALAZIONE VOLUMI = ALBERTO RIZZI

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Alberto Rizzi : “Derive senza approdi” – Ed. Seautòs – 2020 – pagg. 60 – s.i.p.
Sembra una sentenza da approfondire quella che l’autore scrive in antefatto dichiarando: “è fatto assodato che scopo del viaggio non è raggiungere la meta fissata, ma il viaggio in se”. Raggiungere una meta potrebbe essere allora soltanto la scintilla provocatrice dello spostamento corporale, mentre il tragitto da percorrere, sia breve, sia lungo, è il vero attraversare nel tempo e nello spazio, alla scoperta dei motivi elementari di un iter.
La scrittura che contraddistingue queste pagine è tutta intessuta, con arguzia e lodevole cultura, da un sussulto continuo che vertiginosamente trasporta da un luogo all’altro con fraseggi da interpretare e centellinare… “perciò che d’ognipàrte che tu mente volgi/ sguardo/ cuore/ ecco che dentro stai/ meditabondo/ parte di un viaggio/ che senso dona o toglie/ ad ogni vita altrui/ e spesso/ (senza che n’abbia intendimento tu/ o anche volontà)/ pure tua pròpriavìta tua, di vita.” Il passo che il poeta traccia nel suo andare ha percorsi variabili e varianti, “seguendo marciapiedi crepati a volte come da afa zolle”, o “a lo scrosciar di pioggia che scartavetra la vista”, anche quando “il segno d’inchiostro sopra al foglio vale più del passo impresso sul fango del sentiero amico”, o se “il cuore cavalca ogni deriva forzando il battito delle vene col suo volere sacro che travalica gli approdi”.
Le immagini si concretizzano in una poesia magica, polisemica, interrotta da stravaganti fiammeggiamenti che nel turbine nascondono il concerto di visioni ed emozioni. Tutto lo spartito segna tappe chiaramente fulminanti, nella compattezza che cerca di cristallizzare l’alternarsi delle misure metriche, caratteristiche di questa raccolta.
ANTONIO SPAGNUOLO

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