giovedì 24 dicembre 2020

SEGNALAZIONE VOLUMI = SIMONA CHIESI


***Simona Chiesi : “Con dita di scriba” – Ed. Tomolo – 2020 – pagg. 72 - € 10,00
Nell’accostare i versi della poetessa sembra immergersi in un tempio che ha del sacro e nello stesso istante del coloratissimo fulgore carnale. Poesia tutta tesa al colloquio, per il quale le tracce più varie si raccolgono e si ripetono simpaticamente fra tenerezze, occasioni di vita, rapporti improvvisi, respiro della natura circostante, lacerazioni del tempo, intrecci della passione, folgorazioni del quotidiano.
Ella ricama con astuta concretezza alcune confessioni, con il candore della gioventù: “Vorrei sentire il fremito dentro/ che riveli l’ansia tenera dell’amore/ e vesta le chiome del tiglio di sospiri/ che frusciano tra le foglie con gli occhi ridenti. / Tra i rami solchi argentei di lumache/ splendenti al tremolio di stelle./ Di novella Angelica sarei riflesso,/ specchio fulgente di brama e ardore,/ che nuda cerca tra i muschi/ la parte più nuda e vera di se.” E con estrema delicatezza ci avvia tra luoghi e visioni, tra immagini pittoriche e sospensioni, verso una luccicante incursione per “movenze di nebbia”, “rivoli e fiumi d’acqua”, “nell’immenso spazio quieto del cielo”, “con la stessa delirante sete/ di grappoli di fiori scarlatti”.
Il tentativo di fuga e di affrancamento dalla precarietà del nostro essere umano qui si discioglie e trova rifugio in rievocazioni che esigono la volontà di prolungare il cammino anche delle illusioni, se esse sono il magma che permette una libera confessione. Gran parte del tratteggio poetico di Simona Chiesi si adagia alla natura circostante e vedi apparire foglie, fiori, rami, ruscelli, nuvole, rocce evanescenti,, tramonti che dissolvono, il tocco del vento, il fiume che si pasce di pianti, lo sfolgorio dell’alba, il cigolio della porta di camera, una rondine lasciata sfrecciare in una pianura impervia.
Il realismo coglie l’attimo, trafigge il pensiero, ha impennate cromatiche dentro la metafora.
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ANTONIO SPAGNUOLO

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