SEGNALAZIONE VOLUMI = GIANCARMINE FIUME
***Giancarmine Fiume -"!u!"---puntoacapo Editrice – Pasturana (AL) – 2020 – pag. 75 - € 12,00***
Si tratta di una raccolta di poesie dal titolo originale perché l’unità minima u che in gergo fumettistico e anche nel parlare quotidiano sottende il senso della sorpresa e dello stupore qui diviene simbolo proprio del fare poesia per la meraviglia e l’emozione che sono correlate al poiein poetico stesso nel trasmetterle l’autore al lettore.
Il volume presenta una prefazione di Michelangelo Zizzi esauriente, acuta e sensibile ed è scandito nelle scansioni In descensus inferis e Chiara luce alle quali segue una nota dell’autore. Dai suddetti nomi delle parti che costituiscono il libro si potrebbe pensare all’intento del poeta di stabilire a livello ontologico una discesa virtuale nel dolore, nella perdita e nella morte dell’io-poetante che ha come antitesi e sintesi una risalita nella chiara luce che diviene redenzione e rinascita in un passaggio dalla disperazione alla serenità, accadimento che non vive solo il poeta ma che ogni persona ha sperimentato per il fatto di essere sotto specie umana.
Tutti i componimenti sono privi di titolo e per l’unitarietà formale, stilistica e contenutistica il libro potrebbe essere letto come un poemetto composto da due cantiche in rapporto dialettico tra loro.
Cifra distintiva della poetica di Fiume, che a quaranta anni celebra il suo felice esordio con questa raccolta di poesia, è quella di uno scrivere del tutto antilirico e anti elegiaco, nell’esprimersi con una parola icastica spesso gridata e mai sussurrata e sempre debordante ed espressione di un inconscio controllato. Centrale il tema amoroso nel rivolgersi il poeta ad un tu che è presumibilmente la persona amata in una maniera sensuale, modalità nella quale predomina la corporeità nel passaggio dai sensi ardenti alla parola usata per fermare l’attimo ed eternare situazioni sia che siano sofferte sia che siano gioiose riguardanti la dimensione amorosa e la capacità d’amare.
È presente nelle composizioni spesso un palese riferimento alla quotidianità e al vissuto personale per esempio quando è descritta l’azione del parcheggiare la macchina e l’atto di misurare nei pozzetti, con particolari attrezzi che si possono considerare strumenti umani, i contatori dell’acqua. Erotismo e misticismo si coniugano emblematicamente nell’efficace strofa nella quale e detto che inizia una messa e dal sesso dell’amata definito caverna affiorano ferruginosi i sospiri di una crescente litania.
Il poeta è alla ricerca del senso della vita e sembra divenire un feticista del quotidiano nel captare con la sua cinepresa puntata sulla realtà del mondo ogni sfumatura dell’esistere ed è proprio la figura della donna amata in ogni sfaccettatura della sua essenza nella relazione ad essere la più filmata in un rapporto in bilico tra gioia e dolore se è vero che l’amore fa soffrire anche se può riservare ineffabili gioie e l’amore stesso può essere ossessione che però può dare buoni frutti.
Bella l’espressione io resto aggrappato ad un lembo del tuo sorriso sull’assito del mio gravido tormento e si ha la sensazione che il poeta voglia pareggiare la partita con l’amore con l’amata anche se si ha l’impressione che il gioco lo vinca lei perché leggendo quanto scriva il poeta è lei la parte in causa dominante.
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RAFFAELE PIAZZA
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