POESIA = GIORGIO MOIO
***Il non potere lo turba***
cam(m)inano le parole anche se non hanno piedi
oh lory loruccia mia
in punta di pie
de nel rumoroso silenzio ‒ nella presenza dell’assen
za
dei cambiamenti
dei mutamenti
nel marciume intraionico intratirrenico
di un quadro acrilico ’o mare laccìso l’acciso
il diadema furiosamente mani polato
ne li campi flegrei
e nunn ’o pave
nella terra desolata che rrutta all’apparire de’ la similitu
dine
dove simpunt
ano aghimolli di mollighia
nel kuscino di euridice
: che dice dice ma non dice
che di-ce di-ce dicerie
: como el canto de’ gallini
nelle trame di veleno di una serpe di montecitorio
con le corna simili ad un intreccio di rami impazziti
le famose corna ramificate
per un narcisso
che bove cor(n)uto ’mbriaca
: (tra i cedri affraska
: ) tra i limoni attresca
è lì che si staglia lombrula confusa
affusa
contusa
intrusa
invadente & petulante
infittazioni indifatte dazzurro
infatti
di cornamuse dalla metrica
di mucosa bavosa di comusa bosava
la sua caratteristica di punta
è un punto di fantasmi dal cuore di panna
: pleonasmi di asmi e frecature
“Juar, voi no sei corteso
que me chaidejai denzo,
que negota no farò.
Anche fossi voi apeso!
Vostr’amia non serò” (1
dicea lancella
a lo messer bisbiglio
rio
a rottamazione / si va per rottami
per rottaminarda a minar d’amor
“comme vont à dos
d’âne de très jeunes filles
d’antrefois
En robes d’acacia” (2
più tardi ci sarà una sorpresa nel quadro appeso
invece qui il rituale diletta ipnotici sentimenti
sementi per una terra che stenta a dare frutti
pomeriggi sull’asfalto liquido per mete
dordinaria follia
le laxtre di pietra in confusione immonda
sur la route chi monte et discend
toutes les écolieres :
le sphinx
a passi farciti dallegoria
in allegrata d’ombrata luce che effonde sperma calura
sulle poltrone di palazzo madama
dove si fa aggara per le corna più belle
ma dove sembra essere rettilineo il divenire
: non sarà che a sghimbescio
: accurva annòzzoli bubbati
a tric-e-trac
– a lingua di cane
– a lisca di pesce
ammanifesto del signor poetese
camminano le anzie
o lory
anzie in punta di pie
de in ogni angolo
in ogni angolo c’è un angolo
un angolo senza angolo
è come un fiume senz’acqua
ma ricordati che la poesia è sofferenza
lacera certezze)
racela il dubbio)
il dubbio di euclide
il dubbio di margherita
del casanova di fellini
priezza in mezzo a lo mar
* GIORGIIO MOIO
____________ 1 Rimbaldo de Vaqueiras
2 André Breton
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