SEGNALAZIONE VOLUMI = MASSIMILIANO CICORIA
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**Massimiliano Cicoria : “Quarantacinque” – Ed. Terra d’ulivi – 2020- pagg. 62 - € 10,00
“Guardo/ l’ultima malga e i/ suoi/ gerani perfetti. / Non siamo costellazioni. / Si è/ ciò che non / si desidera.” Con una tale affermazione la vertigine che ci propone la lettura di questi versi decisamente avvia a molteplici riflessioni filosofiche, che fanno del tragitto umano lo stordire quotidiano di intonazione specificamente illusoria, in un dualismo esasperato tra persuasione e retorica.
Il poeta traccia con mano sicura, e con bagaglio culturale di tutto rispetto, un segmento preciso e retto tra la tragicità della vita, tematica esistenziale per la crisi dei valori, fra libertà e necessità, e la proposta di una liberatoria per opporre un gesto di autonomia, una sorta di valore positivo.
Il ritmo musicale è preciso, uno scorrere convulso tra visioni che attivano colori sgargianti e sussurri che aprono alla contemplazione, tra cesellati profili immersi negli spazi per metafore allusive e ricerca affannosa di accecanti dinamiche.
Quasi un racconto cadenzato che si avvale della poesia per trascinarci ad una consapevolezza primaria, ove l’astrazione ideale diventa perniciosa perché sboccia nella suggestione e cerca disperatamente di sopravvivere alle illusioni.
“Volgo lo sguardo a/ valle. Ho vaghi ricordi: / non/ sono mai/ esistito. Ho solo/ immaginato / di farlo.”
“Esista o meno/ risposta, le/ porte del/ tempio/ sono socchiuse. Il tempo è/ lo spazio metafisico del/ mio/ sguardo: la memoria/ il tavolo verde di/ rose/ fiorito. / Ho guardato/ ogni/ cosa: nulla/ immotivatamente/ transita.”
Per portare alla luce emozioni la compulsione rompe il silenzio interiore, che nasce da motivazioni indefinibili e inafferrabili, e ci offre un oggetto di seduzione primaria, che è il principio di non contraddizione nella diversa galassia del pensiero.
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ANTONIO SPAGNUOLO
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