SEGNALAZIONE VOLUMI = ALBERTO DIONISI
***Alberto Dionisi – "Amori nello specchio" - Ed PanDiLettere- 2020 , pagg. 82 - € 12,00
Alberto ama definire la sua dolce metà per principio, anche se ignaro (ma la cosa è reciproca) prova a calamitare l’attimo con lo sguardo e la voglia di credere nel potere del cuore.
L’elemento vacante rappresenta un percorso bloccato, da tracciare per intero amando una lei, dovendo rischiare proprio in tal senso, non riuscendo a pazientare, specie attualmente. Il cuore battendo riempie l’immaginario, irrigidisce un proiettile vagante, che colpisce un’anima nervosa, che patisce l’ordinarietà degli eventi.
Il passaggio da un livello di comprensione all’altro si verticalizza bene o male, dipendendo dalla scelta della persona amata, senza importarsene del destino. Il poeta vede restringersi un campo d’azione da subito, inspiegabilmente, disponendo in esclusiva di questioni che non vanno risolte se il sentimento viene ricambiato. Chi lo ama lo conduce per una vita ottenebrante al naturale… del resto la memoria librandosi svanisce in un desiderio da esprimere assolutamente.
“Gli amori attendono l’alba per un incontro”.
Egli viene preso da un sonno isolante, con gli astri a compensare una carenza, pari alla natura che sollecita la fertilità ai territori aridi.
Quel che dice la persona amata lo possiede spiritualmente, rimanda a un volatile, il più solitario, che può rimanere attratto nient’altro che dal suo rifugio. Una rinuncia sa di definitiva scomparsa, la presenza di Dionisi allora finirebbe a inasprire l’etereo? La comunicazione si parzializza per memorie appannate, abbandonando i suoi soggetti con della desertificazione a far proseliti, uniformando resti d’esseri viventi. Il sentimento vibra in una forma divina e inflessibile, sembra proprio impossibile vigilarci sopra essendo irrazionale… cosicché il candore profana il trasporto emotivo.
Compiere un gesto deve significare il recupero delle cose perse, il raschiamento nel profondo. Si esiste quindi a forza di reagire, al fine di contemplare una corrente effusiva che accarezzi il viso di sempre.
La dolce metà del poeta assisterà al decesso di quest’ultimo all’inizio di un nuovo giorno, ma senza volerlo.
Esili strati di una superficie per la quale si è letteralmente inconsapevoli brillano, con le precipitazioni provenienti dall’alto a pulire le umane sconcezze. Chi legge questa raccolta può spontaneamente accusare pensieri lontani, illuminanti per come aleggiano, benché un contatto fatale lo si misuri sapendo di occupare un luogo di carne e fiato, di non esistere.
“Il tuo respiro colpirà le mie labbra”.
I tempi si prolungano costituendo ricordi amorevoli, mentre l’altrove aspetta le sue pedine, di una luce nuova.
Dovrebbe insomma vigere l’oggettività per atto supremo e rincuorante, se non fosse che l’attenzione terrena si sposta, perforante una trasparenza macchiata di acqua piovana. Nella lettura con l’immenso ravvivi il disegno di un attimo indissolubile, la meraviglia, per dolori spaesati, da richiamare a crudo per attenuarli.
Il rifiuto del vuoto assoluto comporta l’ascolto del cuore, con la luce che tarda a sopraggiungere. La scoperta di un amore s’esaurisce subito dacché il poeta ne racchiude il soggetto, ch’equivale a una distesa d’acqua sopprimibile in prossimità dell’oltre, che l’etereo avidamente assorbe. Dionisi proviene da un pianeta diseguale alla Terra, qui l’autenticità è nemica della memoria, tracciando percorsi senza lasciare il segno.
L’oscurarsi dell’anima dipende da un attimo esclusivamente irreale, ne consegue una destinazione tattile, sopraffina dato il volto dei sentimenti. Una bestia s’incattivisce per questioni celate e trionfi di consapevolezza, sta di fatto che la sicurezza investe il cuore a seguito d’immagini ravvivate e che l’udito ritaglia delicatamente.
L'invito a non agire colma così tutti gli avanzamenti, e sotto qualsiasi punto di vista il sentimento si riapre.
"Come quel mare lontano sparisce all'orizzonte diventando cielo...", "Vengo dal mondo diverso, dove le origini non si ricordano e le strade si dimenticano", "Ma non essere nuvola, sii direttamentepioggia.", "Siamo ricchi perchè abbiamo una possibilità:::Nongettiamola nei nostri pensieri al contrario...".
Un patrimonio qui va motivato col diritto di maturare qualcosa che altrimenti negativizza la mente sempre più attiva, come una raccolta di rifiuti.
Distanti dalla verità globalizzante, il divertimento sta nel provare ad avvicinare dei punti di riferimento.
Al margine del tacere svettano sottospecie di strutture religiose che influenzano serenamente, inattaccabili, susseguenti alla polarità accresciuta per decisioni lapidarie. La stima di natura prettamente sentimentale rifocilla l'ego, discutibile quando si ha di che mantenere un bene impossibile da condannare gicchè immateriale, con gesti di solo pudore.
Ecco allora che la solitudine percuote un'umanità priva di soluzioni,che quindi si muove non lasciando tracce di se.
L'aroma di una bevanda calda per poco non travolge i pensieri, dunque la si consuma aggrassivamente, come a voler trovare della vecchia e isolata inconsistenza di fondo.
I quesiti in sospeso di volta in volta infiammano, appartenendo probabilmente alla finalizzazione della coscienza evidenziano una vita raffigurabile seguendo i muscoli facciali.
"E angoli di silenzio, monasteri solitari contro l'inquietudine, dopo il clamore prima delle scelte definitive: così immagino il mio oltre. Il mio dopo.", "Sei una derivazione foll di un amore ignaro ma puro, talmentepuro da non poterlo gudicare. E' un amore diverso quasi terso, invisibile, che si tocca con l'anima...", "Alla ricerca di un nulla antico e solitario...".
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VINCENZO CALO'
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