giovedì 16 marzo 2023

POESIA = PAOLO MELANDRI


**Quattordicesima Canzone**
"And all that day Nicea moved before me
And the cold grey air troubled her not For all her naked beauty, bit not the tropic skin,
And the long slender feet lit on the curb’s marge And her moving height went before me,
We alone having being."
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“Che cosa resterebbe, poi?” «La grazia
della tua impronta delicata, sempre».
Così risposi e in me solcai la traccia
di squarcio in carne viva. Era dicembre.
L’effigie del tuo volto opalescente
sbocciava lume di miniata icona
nel fioco encausto di penombra inerte,
piovoso abbaglio in fregio che risuona
di vespero modale – e mi disperse.
Oggi tutto è l’arpeggio di un tuo gesto
sui neumi sibillini del precario:
la mia gioia t’esplora oltre il velario
del tempo, quale emblema in palinsesto
d’inesplicato amore estraneo al fiordo
scosceso e vacuo degli anfratti umani –
«Non chiuderli, ti supplico» ricordo
ch’io pensavo, «non chiudere i tuoi occhi,
limpidi specchi verdi ampi castani
laghi di sguardo ove splendi e trabocchi
in rugiada di aneliti inespressi…
Non chiuderli: scomparirebbe il mondo.
Lascia che il loro intrico di riflessi
moduli ancora il canto in cui trasfondo
il plenilunio della tua bellezza,
per avverare entrambi di noi stessi,
mentre l’ala del buio ci accarezza».
*
© Paolo Melandri (14. 3. 2023)
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Paolo Melandri è nato a Faenza nel 1974; si è laureato in filologia classica, sotto la guida di Italo Mariotti, con una tesi sul poeta latino Ennio e sulla sua survie nelle letterature moderne. Ha pubblicato numerosi articoli dedicati ai rapporti intertestuali tra autori recenti e antichi, con una predilezione per Petrarca, Pascoli e D’Annunzio; collabora con alcune delle più importanti riviste italiane di filologia e di letteratura, tra cui «Rivista pascoliana», «Studi e problemi di critica testuale», «Maia», «Il lettore di provincia», «Rassegna dannunziana», ecc. Nel 2000 è uscita la sua prima raccolta di versi: Canti della Stagione Alta (Nightingale’s, a cura di A. Cappi e con illustrazioni di C. Reggiani); è tornato alla poesia nel 2006 con Novellette (Casanova Editore) e, di séguito, nel 2007, con Il fiore di Calliope (Campanotto Editore). Nel settembre del 2010 ha pubblicato Nell’anima (Quattordici poesie di Paolo Melandri musicate da Histrix e illustrate da Cesare Reggiani) per i tipi dell’editore Mobydick (collana “L’immaginario”). Nel 2011 ha scritto un contributo per il Libro-manifesto Per una nuova oggettività (Popolo Partecipazione Destino), di AA.VV., Pesaro (Edizioni Heliopolis). Nel 2012 ha pubblicato il saggio musicologico La Cetra Scordata (Intrattenimenti musicali con i grandi Maestri di un passato che non tornerà più), La Carmelina, Ferrara. Nel 2013 ha scritto Verso una rinascita del Galeotus come introduzione al testo letterario di Lamberto Caffarelli, in L. Caffarelli, Canti dei Tre Misteri e Galeotus, Lega, Faenza, pp. 75-88. È membro del “Comitato Scientifico per l’Edizione Nazionale delle opere di Giovanni Pascoli” e della “Società Torricelliana di Scienze e Lettere” di Faenza. Da ventitré anni è insegnante di Scuola Superiore, da ventuno di Liceo. Principali pubblicazioni su Riviste filologiche e altro: Paolo Melandri, Ennio, Pascolo e D’Annunzio, in «Rivista Pascoliana», 11 (1999), Bologna (Pàtron Editore), 1999, pp. 75-88 – questo contributo è stato recensito su «La rassegna della letteratura italiana», anno 104° serie IX, p.283 con le seguenti parole: “Paolo Melandri avanza l’ipotesi, assai plausibile, secondo la quale il D’Annunzio dell’ode Pour la résurrection latine meditasse sui passi di Ennio antologizzati nell’Epos pascoliano”; Paolo Melandri, Lo Scipio, Petrarca e i «Nuovi Annales», in «Studi e problemi di critica testuale», 61 (ott. 2000), pp. 5-27, dove, partendo dalla Suda e da Omero, l’autore tratta della fortuna della figura di Scipione – e delle opere che ad essa si sono ispirate – nella letteratura europea, antica e moderna, attraverso una fitta trama di corrispondenze e di richiami testuali, con un’apertura, a p. 21, alla celebre Studierzimmer del Faust di Goethe (a proposito della tecnica dell’“elenco ravvicinato”); Paolo Melandri, Echi di una notte mitica: da Ennio a Pascoli, «Maia», n.s., fasc. III, anno LII (sett.-dic. 2000), Bologna (Cappelli Editore), 2000, pp. 565-572, dove sono rintracciati riecheggiamenti tra opere di Ennio, Virigilio, Milton, Manzoni, Pascoli, con un’appendice sulla figura culturale di R. Bentley nell’ambito della filologia classica e dell’anglistica; Paolo Melandri, Gufi e poeti: un tòpos fra otto- e novecento, su «Il lettore di provincia», 2000, Ravenna, dove vengono confrontati aspetti dell’opera di Carducci, Apollinaire e Gadda, con un’indagine su alcune caratteristiche della produzione favolistica nel primo ’900; Paolo Melandri, Una rapsodomanzia pascolian-dannunziana, «Rassegna dannunziana», 39 (marzo 2001), pp. XVII-XXII, che ripropone, con alcune varianti, contributi precedentemente pubblicati; Paolo Melandri, Il testamento di un poeta bilingue, «Rassegna dannunziana», 40 (novembre 2001), pp. XXXI-XXXV, dove si sostiene la tesi del bilinguismo dannunziano partendo da un’esegesi dell’opera francese più sconosciuta di D’Annunzio: Le dit du sourd et muet qui fut miraculé en l’an de grâce 1266. Quest’opera viene confrontata con la Storia di S. Giuliano dai Trois contes di Flaubert; Paolo Melandri, Marine antiche e moderne da Minucio Felice a Proust (un tòpos decadente), «Studi e ricerche del Liceo Torricelli», vol. IV, Faenza, 2005; Paolo Melandri, Ebbrezze dionisiache di un vate astemio, «Rassegna dannunziana», 51 (marzo 2007), pp. LIII-LIX; Paolo Melandri, Presenze enoiche nella poesia di Pascoli, «Rivista pascoliana», 19 (2007), Bologna (Pàtron Editore) 2008, pp. 95-107; Paolo Melandri, Lineamenti di estetica del Primo Romanticismo (teoria e prassi), «Studi e ricerche del Liceo Torricelli», vol. VI, Faenza, 2008. Paolo Melandri, Verso una rinascita del Galeotus, in L. Caffarelli, Canti dei Tre Misteri e Galeotus, Faenza, Lega, 2013, pp. 75-88. Paolo Melandri, Steiner e Kandinsky nella produzione di Lamberto Caffarelli. Una storia locale ed europea, «Studi e ricerche del Liceo Torricelli», vol. IX, Faenza, 2013, pp. 39-54. Paolo Melandri, Ecumenismo e identità nazionale. «Considerazioni inattuali» sul ruolo della Germania in Europa attraverso una disamina dell’opera di Thomas Mann, «Torricelliana», 63-64, Faenza, 2013, pp. 111-132.

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