martedì 24 settembre 2024

POESIA = MUJE BUCPAPAJ


**Dr. Mujë Buçpapaj è nato a Tropojë di Albania nel 1962. Buçpapaj si è laureato presso la Facoltà di Lingua e Letteratura Albanese dell’Università di Tirana (1986). Nel 1991-1992 ha studiato per due anni per sceneggiature di film presso il Kinostudio “Nuova Albania” (Tirana), oggi “Albafilmi” (considerati come studi postmaster), e ha conseguito molte altre qualifiche dello spettro culturale nel paese e all’estero. Mujë Buçpapaj è Dottore di Scienze Letterarie con una tesi sulla sopravvivenza della poesia albanese durante la censura comunista, presso l’Istituto di Linguistica e Letteratura dell’Accademia delle Scienze della Repubblica d’Albania. Buçpapaj è uno dei fondatori del pluralismo politico e della libertà di stampa in Albania (1990) e giornalista per molti anni nei più famosi giornali di Tirana.Attualmente è Direttore del giornale “Nacional”, della Casa Editrice “Nacional” e dell’Istituto di Studi e Progetti Nazionali.
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"CESTI SELVATICI"
La stima della perdita era
La tua caduta senza angoli
In quel ruotare degli alberi
Delle foglie
Dove i bambini scuotevano le favole
Dagli occhi d’erba.
I bambini che dormivano
Sulla corteccia
Della quercia
Dalla mezzanotte divorati
Io ti avevo persa
Prima dell’arrivo della tramontana
Quando profondamente ti rannicchiavi
nelle parole scure
Del narratore delle favole
Che via con sé a cena ti portò
E non ti fecce più tornare
Su quel disteso giallastro
Dove le lingue del vento sradicavano
Come corde di cesti
Selvaggi
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"I TRENI DEL SUD"
Andiamo treni
abbandonati
A nessuno scrolleremo le ossa
Dominati
Dal sonno mostruoso
Del sud
Andiamo via lontano
In questa fredda passarella
Della faccia rumorosa
Della città.
O non si muove il tuo schermo
Pesante
Della trasparenza dei campi
Di là altrui
Colui che cantava per il suono
tuo nero
Disegna il cammino sul vetro spaccato
Del respiro dell’uomo
E si perde in solitudine
Portatemi con voi
O treni abbandonati.
Riconciliamo i morti
Che sotto la pioggia piangono.
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"IO SARÒ LÌ"
Senza nessuna voglia ti rialzo
Dominio giallo del cielo
Nell’alfabeto dei bambini di giocattoli
Che nell’aria oscillano
Le dita sottili
Degli alberi
Io ci sarò là
Sulla scura pianura
Dei Morti
Dalla vita di troppo.
*
MUJE BUCPAPAJ
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Tradotto in italiano da Angela Kosta Direttore Esecutivo della Rivista MIRIADE Accademica, giornalista, poetessa, saggista, editore, critica letteraria, redattrice, traduttrice, promotrice

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