lunedì 13 gennaio 2025

SEGNALAZIONE VOLUMI = MONICA MESSA


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Monica Messa: “Una pistola al Luna Park” – ed.RP – 2024 – pag. 96 - € 14,00
Facilmente il titolo di questa silloge ci avvia verso il romanzo giallo, che nasconde qualche misfatto avvenuto tra le lampeggianti luci di una giostra o tra le festose grida di una volata per le montagne russe. Ma l’intento dell’autrice è ben altro! Forse vuole invitare a non premere il grilletto di una pistola nel bel mezzo dell’euforia, che l’ebbrezza di una escursione tra i padiglioni riesce a vorticare.
Così viene al proscenio uno scorrevole procedere di fotogrammi che mostrano, con saggio sussurro, quanto il quotidiano riesce ad avverare, fra pennellate di colori allettanti e incisioni di meditazioni seducenti. Tutto il suo mondo, tra la polvere del declino e l’aspirazione dell’illusione, palesa attraverso la poesia le molteplici rivisitazioni degli accadimenti personali, siano essi condivisi con amore, siano essi violentemente acciuffati dalla fatalità. Uno sciorinare pensieri ed ispirazioni nel ritmo di una scrittura che si dimostra pregna di cultura e matura nella propria individualità.
Undici capitoletti propongono il susseguirsi di vicende e di ispirazioni, tratteggiando figure di profughi, come Samir, “ex infante demiurgo, veste di bianco e porta kebab a domicilio”, o di “bambina di rame e di miele, che appende foglie alle orecchie e si sente regina”, o come Geremina Merdadoro, che ritrae la mano, sbatte un occhio di pervinca, e muore ancora un po'”. La poetessa immerge se stessa nell’armonia del simbolo: “Il corpo chiede aiuto, il corpo canta./ Fra lenzuola fresche di bucato/ attende il sonno, la deriva./ Il corpo puzza, prude, invecchia, pesa./ Sente il corpo, talvolta nutre, cieco/ trema – il corpo è il teatro/ dove ridona i sensi.”
Anche la persona amata appartiene al gioco delle vicissitudini, apparendo, scomparendo, divenendo trasparente, piegandosi al caso: “Ti allontani, mi avvicino,/ una risacca di cotone e di pelle,/ spumiglia di sale negli occhi./ E nella resa dei sensi al bisogno/ si scuce e ricuce il nuovo giorno.”
Pagine raffinate, in una realtà che costringe ad interpretare le implicite testimonianze di un continuo dialogo, e cerca di far emergere le più semplici esigenze di coerenza tra l’immaginario ed il vissuto.
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ANTONIO SPAGNUOLO

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