venerdì 9 maggio 2025

SEGNALAZIONE VOLUMI = EDITH DZIEDUSZYCKA


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Edith Dzieduszycka: “In fondo” – Genesi editrice – 2025 – pag. 144 - € 15,00
Premio I Murazzi per l’inedito 2025 (dignità di stampa) la motivazione precisa: “Appartiene a Edith Dzieduszycka l’eleganza inquieta della parola inquisitrice, che interroga nei generi del Plurale e del Singolare, occasioni, ragioni, incantamenti e disillusioni delle esperienze realizzate o semplicemente sognate. La vita si condensa di ricchezza e di immaginazione, quest’ultima in forma ancora più estesa e profonda, come attività spirituale di trasformazione e di dilatazione di ciò che ci circonda: ritroviamo sempre nei suoi versi una straordinaria densità del vissuto. Poetessa di lungo corso, nella crescente significazione dei risultati raggiunti negli anni, Edith Dzieduszycka, quasi con stupore sospeso tra ironia e ansia, propone ora una sorta di ricapitolazione poetica, che è invenzione e attesa di un finale di là da venire.”
Il tempo scandisce i suoi momenti che offrono tra le pagine della poesia un susseguirsi di incantate apparenze che rendono luminoso il sussurro, armonioso il dettato, lirico il tratteggio delle figure e degli avvenimenti.
Edith unisce questi suoi componimenti ad un rosario che va centellinato nota dopo nota, un vero e proprio lungo poema che scandisce andature tra il memoriale e l’illusione, tra il lampeggio e il metro musicale, tra il racconto e il fotogramma.
“Quanto lunga sarà/ fuggiasca titubante ancora/ quella strada/ quell’incerto cammino dall’esito scontato/ sul terreno fangoso dentro cui affondiamo/ erranti nuvole/ incagliati velieri/ insetti privi d’ali?”
Interrogazioni numerose e lampeggianti “in questo fluttuare di vele boreali/ scenari ingannatori d’illusoria bellezza/ oasi trappole miraggi nel deserto/ in questo crogiolare di lava sotterranea/ in questo martellare di cavalcate nere…”
Affondare perigliosamente nella sabbia o incastonare perle nelle circonvoluzioni cerebrali?
Vagare in luoghi senza tempo o sgomberare le incerte strade del pensiero?
Riscoprire le mille luci notturne al di là dell’orizzonte o raccontare sempre le stesse cose con poche variabili prevedibili?
Sostanziosa scrittura ben salda nel persistere del verbo e splendente per l’attento ritmo che la sostiene.
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ANTONIO SPAGNUOLO

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