sabato 23 febbraio 2013

POESIA = RAFFAELE PIAZZA

SERE DI COBALTO

Attimi rosapesca ad accadere
sotto i cieli di ora.
Si attende la vita a piene mani
sotto i vetri di cobalto
di un cielo di stupore ad intessersi
ad esatta meraviglia,
nel Parco Virgiliano
tra cani e gatti madri padri
e fiorevoli bambini
oltre il tempo della bella
aurora.

Attimi disadorni nel battito
di un’anima a tendere a stelle
e lune nella mente.

Abbiamo attraversato i confini
grigio perla di un tempo infinito
nell’abbeverarci al tempo
che non torna in esatta scansione,
senti del campanile il rintocco,
Alessia e trasali nel mentre
di una stella.

Dischetto di luna nella mano affilata.

Il cobalto accade come una stella diurna
un senso nuovo e nessuna onda può
pettinare di Napoli il mare ad estendersi
in litanie dei luoghi, le fermate
del treno o dell’autobus nella mente.

Tra clessidre e meridiane,
nel farsi di pareti
elementare il gioco della vita
nel freddo buono di febbraio.
*
ATTIMI DI COBALTO
Prologo

Oltre la marina abitata
da donne, uomini e angeli,
la Stazione Centrale per la vita
in partenza nel collimare l’idea
dell’esistere con la partenza
per Roma. Il cielo di cobalto
stamattina sui corpi ha un’essenza
struggente, fa capolino il sole
tra nuvole stracciate, in forma
di cavalli, si squarcia il velario
delle cose, il bacio degli amanti.

1
A poco a poco nell’aria di brina
dopo la gelata di febbraio e il bianco
del mese del nevaio, si staglia
in un attimo il per sempre e accade
in forma di bellissima ragazza
a turbarmi nelle fibre (io ridiventato
adolescente nell’estasi del cielo
di cobalto).

2
E’ una ragazza, avrà sedici anni,
capelli corvini ed occhi azzurri,
bella di forme: mi chiede di accenderle
la sigaretta io con mano incerta.

3
Mi libero dal mio film. Chi sono?
Cosa cerco? E in men che non si dica
oltre il balcone frontale mi sorride
una rosa sul farsi delle cose di sempre
oltre la marea dei giorni, il volto
affilato della ragazza-epifania sotto
il cielo di sempre di cobalto.

4
Attimi rosapesca, lei mi strizza
un occhio e aspira il fumo con voluttà
di donna.
Verso spessore asettico di ufficio mi dirigo.

RAFFAELE PIAZZA

1 Commenti:

Alle 23 febbraio 2013 alle ore 12:28 , Blogger silvia de angelis ha detto...

Bellissime immagini in poesia raffinata, molto gradita alla lettura
Un saluto,silvia de angelis

 

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