mercoledì 16 maggio 2018

SEGNALAZIONE VOLUMI = AGATA DE NUCCIO

Agata De Nuccio : “Lievito madre” – ed. Officina Grafica – 2018 – pagg 52 - € 8,00 -
Il “lievito madre”, se ben ricordo, viene utilizzato per impasti a lunga lievitazione , in modo che il tempo riesca a realizzare un cibo molto ricco. Ora la poesia potrebbe tentare un approccio simile incidendo nel verso un timido e profumato lievito per insaporire ogni ritmo ed incasellare pensieri che vadano oltre l’immaginario .
“Con il passare del tempo
scopro di essere ricca,
scrivendo parole e inutile poesia.
Le pagine aperte sul tavolo
sono il mio cibo quotidiano,
qualche briciola mi cade per terra
e la cerco , come cerco il tuo sorriso,
come cerco il mare, che mi aspetta
con i suoi azzurri, e le sue tempeste.
Con il passare del tempo
il mio cuore eremita, impasta inverni e vento
e tutte le parole d’amore che conosco
le scrivo, anche quando mi trema la voce.
E ti chiamo.”
La strofa richiama memorie e protende ad immagini che ritrovano chiarore e colori , tepore e tremori, nel dipanarsi delle occasioni . e nelle ambivalenze del sogno tardano per la ingenuità del dettato. Un sentimento piumato accarezza figure e rapimenti , ed il volto, appoggiato alla spalla dell’amato , ritrova espressioni di serena dolcezza, mentre le inquietudini della monotonia cercano una sottile fenditura per evaporare .
“…le distanze sono crepe o punto d’approdo,
l’abilità delle siepi è di colmare il vuoto;
tutto ti aspetta,
l’erba tiepida di agosto
il suono perduto della pioggia
la mia promessa di amore
tutto ti aspetta,
in questa notte benedetta
questo mi ha concesso Dio,
di amarti così tanto.”
Le pagine di questo volume sono ben determinate nella stesura delle lacerazioni o delle reminiscenze , e lacerano un idillio che cerca di liberarsi dalla nebbia del quotidiano . Ben diviso in due sezioni ecco che la poetessa dedica la seconda parte a degli epigrammi , ben ricamati in un’atmosfera di tenue ricerca filosofica . Un invito a fermare per qualche istante la nostra attenzione verso quegli accadimenti che si offrono al nostro andare. La luce riflessa del pensiero , la pigra speranza del realizzare , il ristoro del rifugio nella liturgia , il morbido passo delle illusioni.
Il libero fluire delle folgorazioni si incarna in una fascinazione del tutto personale , quale radice di esperienze e sussurri.
ANTONIO SPAGNUOLO

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