martedì 3 settembre 2019

SEGNALAZIONE VOLUMI = ENRICO FAGNANO

Enrico Fagnano – "Avvistamenti"-- Ed.La parola abitata coop. Tam Tam Editrice – Napoli – 2019 – pag. 47 - € 10,00
Avvistamento significa il vedere da lontano qualcosa e il titolo "Avvistamenti", che
Fagnano ha dato alla raccolta, dà proprio il senso della vaga bellezza dalla quale sono
connotate le parti di questo libro che raccoglie poesie, aforismi e frammenti di prosa.
Cifra essenziale della poetica di Fagnano pare essere una vena di nonsense e di
sarcasmo che connota tutte le sezioni nella loro eterogeneità.
L’ironia domina in tessuti linguistici chiari e affabulanti e il poiein del Nostro è
tout-court antilirico mentre è evidente una tendenza vagamente intellettualistica ed
esistenziale nel chiedersi continuamente l’autore il senso della vita nel suo approccio
critico e profondo alle cose e all’esistenza.
Enrico sembra affrontare con attenzione la realtà che traduce in versi nei quali
c’è spesso una vena di quotidianità e tutte le parti del testo nella loro leggerezza e
icasticità sembrano avere una parvenza epigrammatica e avvertita nel loro essere
raffinate e ben cesellate nella forma sempre elegante e controllata.
Accensioni e spegnimenti continui sembrano essere congeniali all’autore in tutti
i variegati generi che pratica con sicurezza e scaltrezza che riescono a produrre nel
lettore emozioni nella profondità che riesce a raggiungere.
Metafore e sinestesie folgoranti nelle poesie danno l’impressione di trovarci
davanti ad un autore notevole nella sua vibrante originalità che si coniuga a
compostezza nel creare suspense e fascino attraverso le immagini prodotte sempre
intriganti e imprevedibili.
Particolarmente profondi i frammenti sull’essenza della verità che hanno un
carattere pessimistico e scettico nell’essere detta con urgenza la verità stessa.
Nelle suddette parti il poeta con la sua solita maniera afferma che la verità non
esiste e che però fa male. La verità quindi è vista come categoria negativa, qualcosa di
orribile mentre il poeta dice che milioni di bugie potrebbero darci la felicità.
Si può pensare che il poeta si riferisca alle bugie bianche che nel mare magnum
della vita possono essere una vera salvezza e appunto produrre gioia, bugie bianche
che sono sottese al bene e non al male e che sono indice di prudenza e sono spesso
fondanti per non cadere nell’ingenuità.
A proposito di verità il poeta ironizza anche sulla religione quando afferma che
in una passeggiata domenicale in villa ha visto un uomo che gridava che solo Gesù
salva e suggeriva di comprare il libro dei figli poveri di Gesù. L’autore continua
dicendo che tutti i passanti acquistavano il libro e non sa se qualcuno dei compratori si
sia salvato mentre alla fine con sarcasmo afferma che quell’uomo faceva un sacco di soldi.
Le poesie di Fagnano possono essere anche divertenti anche se serpeggia in esse
una vena di malinconia.
Per esempio in Una cena sofisticata il poeta crea la situazione di una cena
sofisticata al ristorante.
Non manca in questa poesia una vena surreale perché nel menù sono scritte come
pietanze sette chili di lagrime, un serpente dietetico, un cadavere di tibetano farcito e
altre vivande strambe e con il solito stile il poeta afferma che andarono a mangiare in
un altro posto.
Quindi un unicum Avvistamenti per la miscellanea dei generi che si amalgamano
bene insieme e per lo stile e i contenuti che hanno qualcosa dell’Aspettando Godot di
Beckett.
Raffaele Piazza

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