mercoledì 4 settembre 2019

SEGNALAZIONE = RIVISTA "POETI E POESIA"

"Poeti e Poesia" – Rivista Internazionale - N. 40 – Roma - Agosto 2019 – PAGINE
Direttore Elio Pecora
Nel panorama contemporaneo delle riviste di poesia italiane Poeti e Poesia,
quadrimestrale, occupa un posto di rilievo per l’alta qualità dei testi critici e poetici
che di numero in numero ospita.
Scorrendo il sommario del numero della rivista, che prendiamo in
considerazione in questa sede, troviamo conferma di quanto suddetto.
Inizialmente incontriamo l’interessante saggio La poesia che si pensa di Noemi
Paolini Giachery, Non azzoppate i versi, per favore.
Segue la sezione Poeti italiani con i testi poetici di Fabrizio Capo, Tommaso
Castellana, Ennio Cavalli, Nadia Chiaverini, Marino Corona, Francesca Maria
Corrao, Francesco Giordani, Monica Martinelli, Daniela Mazzoli, Cristina Micelli,
Giovanni Perrino, Raffaele Piazza, Damiano Scaramella, Raffaella Spera, Lucia
Stefanelli Cervelli e Francesco Tomada.
Poi Poeti stranieri: Ayham Majid Agha nella traduzione di Fatima Sati,
Leopoldo Maria Panero nella traduzione di Francesca Lazzarato, Nicanor Parra nella
traduzione di Francesca Lazzarato e Rui De Moura Ribeiro Belo nella traduzione di
Giulia Lanciani.
Da leggere e rileggere Cesare Vivaldi.
Saggi e recensioni: Gandolfo Cascio La poesia facile e barbara di Roberto
Deidier, Emerico Glachery Una lunga fedeltà, Giulia Lanciani Il cammino di Santiago
nella genesi della poesia medievale galega.
Periscopio di Roberto Deidier. Alessandro Fo, Valerio Magrelli.
Interessante La poesia che si pensa dove la Glachery scrive che la poesia è
suono cioè è fatta di timbri e ritmi. Mai si è affermato con tanta insistenza. La poesia
è un suono che produce senso. La poesia è suono e senso. Un suono senza senso
sarebbe molto povero e limitato rispetto alle possibilità della vera e propria musica.
Un senso senza suono non sarebbe poesia.
Affermava Maria Luisa Spaziani che nella poesia fondante è il ritmo che è
quello che crea la musicalità del verso e si può affermare che con l’adozione, nella
poesia occidentale, del verso libero si è verificata una vera e propria rivoluzione
copernicana nel campo.
Ora, come affermato da Eugenio Montale, bastano una penna e un foglio per
scrivere poesie e salienti sono le testimonianze di bambini che hanno scritto splendide
poesie.
Poeti e Poesia nel suo essere autorevolmente sulla scena della poesia
contemporanea è una delle tante conferme che attualmente la poesia è vivissima e
dalla nascita del fenomeno internet le possibilità dei poeti si sono moltiplicate in modo
esponenziale.
Quindi del tutto contro l’assunto di Adorno sulla fine della poesia dopo la
Seconda Guerra Mondiale e l’Olocausto, in un postmoderno occidentale dominato
dall’incomunicabilità, la poesia è sopravvissuta come forma d’arte e di valore, contro
ogni previsione e questo è un sintomo positivo nella nostra società consumistica e
alienata.
Raffaele Piazza

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