sabato 31 maggio 2025

SEGNALAZIONE VOLUMI = GIANFRANCO ISETTA


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Gianfranco Isetta: “L’acerbo dei ricordi” – Ed. La vita felice – 2023 – pag. 116 - € 14,00
“se è vero che nell’intelletto non c’è nulla che non sia filtrato attraverso i sensi, - scrive Carlo Prosperi nella prefazione - altrettanto vero è che sui dati forniti dai sensi l’intelletto è in grado, a sua volta, di formulare ipotesi e congetture che mirano a dare loro un senso, una organizzazione razionale.”
La poesia allora è capace di avvertire le attrazioni che spiccano dalla sensibilità palpabile per organizzare la capacità per un’indagine speculativa che poggia sempre sulle esperienze del vissuto, con la ricostruzione del simbolo per sprofondare nelle spire dell’immaginazione.
In sette sezioni ben titolate: “Parola che s’apre”, “Apparenze”, “Intenti”, “Del tempo”, “Di qualche amore”, “Congedi e approdi”, “Rispondenze e rinascenze” la silloge che ci offre Gianfranco Isetta ha una corretta misura formale che la pervade in ogni pagina creando così un lungo racconto ricamato con cura ed attenzione nella ricca modulazione del quotidiano.
Uno dei temi principi è il ritorno delle immagini di un passato che ha tratteggiato lo scandire delle ore, dall’alba della giovinezza al vigore della maturità, nei caratteri essenziali di un disegno poetico che possa trascinare allo scoperto tutti i segreti del nostro sub conscio.
“C’è una voce che chiede/ il passaggio degli anni/ che si chiudono a maggio. / C’è chi affila col suono/ la canzone d’amore/che addolcisce un ricordo./ Non per questo un sospiro/ è sbadiglio del cuore./ Ci protegge l’estate/ con il sole bugiardo/ che rimuove ferite/ per promesse di un giorno./ Il tuo corpo si frutta/ si propone sincero/ all’incanto di un fiore.”
Vivono immagini che potremmo dire delicate e al tempo stesso originali, nella profondità del dettato che ammicca tra memoria e riflessione. Così che le metafore si susseguono in un ventaglio che accenna all’evocativo, alla distillazione delle figure e delle folgorazioni che scavano nel pensiero e nell’inventiva, spartito improvvisato in tempo reale con improvvisazioni linguistiche capaci di adattarsi alla melodia del discorso.
“Si dispiega sui vetri e alle finestre, / già riverso, questo tondo di mondo./ Reclama dimensioni in corso d’opera./ Si potrebbe pensare con intagli/ di cristalli stagliati sopra il cielo./ Ne ascolterò le istanze col respiro/ già riposto nel chiuso della bocca/ ampliando intorno gli spazi dell’aria/ già matura per i miei intimi voli.”
Molti i messaggi che il poeta inoltra tra i righi, leggermente soffice nel dettato d’amore: “La gelosia dei gatti/ l’ho vista nei tuoi occhi/ gelo d’amore intenso/ non appena ti guardo/ e l’inverno raggela/ solo tra i nostri corpi/ ogni sciolta tristezza/ ogni mancato pianto/ ma tutto è tollerabile.”
Variabilità equilibrata nell’efficienza di un tratteggio personale che offre uno standard culturale di rilievo.
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ANTONIO SPAGNUOLO

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