domenica 12 gennaio 2025

SEGNALAZIONE VOLUMI = DANIELA MONREALE


**Daniela Monreale : “Ebbrezza e resa” – Il Convivio editore 2024 – pag. 80 - € 12,00
Il segno dell’immaginario riesce in queste pagine a ricamare misteriosi viluppi che trascinano verso policromatiche rievocazioni che a volte distinguono soltanto cronaca e a volte affondano nella memoria per condurre nel sussurro della narrazione. Ogni descrizione richiede parole rassicuranti, per dare uno sguardo particolare all’esistenza che nel quotidiano diventa storia da registrare, una carrellata poliedrica che cerca di accantonare il fragile della rielaborazione per incidere una determinativa ristrutturazione del vissuto.
“Mi sento adesso/ come una dalia ubriaca d’incanto/ che al limite dell’appassire chiude la porta,/ si fa lontana e strana,/ si copre di silenzi e rime,/ di frasi magiche che seguono/ il passato di eroi, di muse,/ di fratture dell’ovvio/ e che il silenzio incorona/ come salvezza della mota/ che in tanti dicono vita.”
La centrifuga della coscienza propone immaginazioni arroccate dove l’andatura veloce dei versi rispecchia quel raggio interiore, condensato in pensieri improvvisi, motivati e motivanti, e con figure emerse ex abrupto dalla memoria. E’ così che sinuose pennellate riescono a percepire il soffio del pensiero filosofico, del rotolare di una distrazione, dello stupore che era un tempo il fulmine che attraversa la gioventù, del brillio che la cenere alimenta nelle sospensioni d’amore, dello “scorrere di trame sconosciute che non avranno luce nella fretta del sonno, mentre i tarli continueranno a tessere una pagina segreta”.
Daniela non abbandona i profili generali e cerca sempre di andare a fondo per riconoscere i vari spunti di riflessione, che trasmettono capacità di trasfigurare il temporale nella dualità del momentaneo/utopia.
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ANTONIOSPAGNUOLO

venerdì 10 gennaio 2025

VIVA LA POESIA CONTEMPORANEA

Luca Ariano scrive: " E' l'ultima volta che non saprai/ mai, in un eterno presente/ che capire non sai"
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Lindo Ferretti scrive: " L'ultima volta non arriva mai / In questo presente che capire non sai "

giovedì 9 gennaio 2025

SEGNALAZIONE VOLUMI = MENOTTI LERRO


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Menotti Lerro : “Poeti empatici italiani” – Ed. Genesi 2025 – pag. 208 –
Da solerte e fervido escavatore culturale Menotti Lerro è riuscito a convogliare in un ricco volume antologico una buona parte di poeti che aderiscono al movimento da lui stesso forgiato in nome di quel tipo di intelligenza emotiva capace di riconoscere, comprendere e condividere emozioni, pensieri, stati d’animo, sentimenti di chi ci attornia nella quotidianità, ricamando negli strati del sub conscio il tessuto policromatico che fluttua nella mente di ogni ricercatore.
Come spiega nella sua introduzione al testo, il volume “accoglie poeti ben noti al panorama nazionale, che, aderendo al Movimento Empatico, hanno assunto anche il ruolo di “Maestri Empatici” (così come tutti gli aderenti provenienti da qualsiasi altra disciplina artistico-culturale)”.
Si tratta di un segnale forte, anche se non esaustivo. Il Movimento Empatico è una realtà associativa che da alcuni anni sta stimolando una serie di dibattiti e attività, con iniziative ed eventi vari, tra cui un Premio letterario.
Prima di dare il via alle poesie un “Nuovo manifesto sulle arti” a firma di Menotti Lerro e Antonello Pelliccia occupa numerose pagine, avviando il lettore al discreto impegno dell’ingegnosità umana finalizzata ad accrescere negli uomini la sapienza attraverso la bellezza o la bellezza attraverso la sapienza, identificandosi, poi, con il vero artista.
I poeti antologizzati sono molti, raccolti in ordine alfabetico, variegati nelle espressioni di scrittura che distinguono per ciascuno le capacità di formula maturata secondo il personale bagaglio formativo. Franco Arminio, Alberto Bertoni, Corrado Calabrò, Roberto Carifi, Emilio Coco, Maurizio Cucchi, Massimo Dagnino, Milo De Angelis, Gabriela Fantato, Giovanna Frene, Mario Fresa, Vincenzo Guarracino, Sandro Gros-Pietro, Tomaso Kemeny, Vivian Lamarque, Lucrezia Lerro, Menotti Lerro, Franco Loi, Valerio Magrelli, Dacia Maraini, Giampiero Neri, Giancarlo Pontiggia, Davide Rondoni, Ottavio Rossani, Tiziano Rossi, Mario Santagostini, Gabriella Sica, Luigia Sorrentino, Enrico Testa, Elio Pecora, Rossella Tempesta, Gian Mario Villalta, Lello Voce.
Si parte dalle frasi, in più lati deplorate dai poco accorti lettori, del poeta Bisaccese per approdare poi con agilità alla delicata tessitura stilistica di Gabriela Fantato nella luce festiva della parola; alle impegnate composizioni di Mario Fresa incise con un bagaglio culturale di notevole spessore; alla parabola dell’immaginario tra il silenzio ed il sussurro di Vincenzo Guarracino; alle rapide incursioni nel dire la gioia delle agnizioni di Sandro Gros Pietro; alla sorprendente elasticità del particolare che trafigge la fluorescenza del ricordo capace di mutare l’istante in infinito di Menotti Lerro; ai grappoli contrastanti delle illusioni incendiate da ciclonici squarci, tra realtà aggressiva e stupore della frenesia di Ottavio Rossani.
Citandone soltanto alcuni si comprende rapidamente il fervore che alimenta ogni poeta accolto in questa crestomazia, che offre un consistente squarcio della creatività che ravviva il panorama ideologico contemporaneo.
Uno scatto elastico e svelto quasi un'eventualità che oscilla tra il sereno ed il curioso,tra l'ottimismo e l'avventura, tra il brillante e il ponderabile, fervida prospettiva della poesia contemporanea.
ANTONIO SPAGNUOLO

SEGNALAZIONE VOLUMI = ANTONIO CORONA


"Mi troverai vivo” di Antonio Corona (La Vita Felice, 2024 pp. 68 € 12.00) raccoglie già nel titolo emblematico l'intonazione di un favorevole presagio in cui la fatale lusinga e l'insidia inevitabile dell'esistenza rappresentano l'inesauribile scelta della vita oltre l'inesorabile occasione della sofferenza. Il libro è un omaggio pieno, malinconico e felice, alla necessità salvifica della spiritualità, ai suoi silenziosi e affidabili itinerari interiori, attraversa una disarmante e crudele ragione della lucidità nei confronti di una continua, incessante, estenuante esperienza di dolore, evidenzia tra le pieghe contemplative dei versi il faticoso conflitto tra sgomento e smarrimento. Antonio Corona dona ai lettori una poesia umana, vera, provocatoria e sincera, scandisce il tempo del coraggio, affronta la desolazione e la dignità della disperazione, declina il senso della morte con il sussurro della responsabilità, della consapevolezza efficace di un processo naturale e significativo, in un dialogo empatico e nel saggio incontro con gli altri, afferra la finalità dell'operare umano orientato tra l'assistere e l'includere l'esigenza di liberarsi dall'angoscia e il superare l'etica dell'egoismo. Riveste di grazia la poesia, unita a una sapienza antica, scopre, tra le pagine, con tenacia romantica, il frammento dell'affanno, ne riconosce e ne accetta il trauma emotivo elevando la forza d'animo oltre il disagio delle incertezze, trasforma la resilienza nella determinazione, nella capacità di infondere motivo di speranza e di crescita. Esprime l'inesprimibile sotteso a ogni accento impalpabile dell'anima che si muove tra il peso inafferrabile delle parole e l'ineffabile orizzonte di senso per ogni devota suggestione. La poesia di Antonio Corona è pervasa di maturità, è compiuta, ha un respiro drammatico e profetico, ispirato da una commovente sensibilità, amplifica la solennità del sentire.
Ogni composizione poetica rinnova le qualità visive dei testi, interpreta la risonanza metafisica e metaforica nelle impronte delle immagini, illumina il percorso letterario, alimentano la purezza della parola poetica, isolata nel contesto ispirato dal bianco della pagina, nella schiettezza di ogni preghiera pagana. La poesia si avvale della propria identità espressiva, è motivo di conoscenza, restituisce la dimensione essenziale per essere ritratto riflesso della realtà e degli uomini, strumento vincolante per distinguere l'indefinibile materia del mondo.
Antonio Corona fa suo questo insegnamento e suggerisce liriche plasmabili, condensate nel grumo delle emozioni, nelle cuciture delle folgorazioni, oltre una mitologia consolatoria, distilla gli elementi dello spazio e del tempo inabissati nella fatica del vivere, ridefinisce il bagaglio personale del vissuto per educare una premurosa e accurata attenzione verso la disponibilità a ereditare il valore degli incontri, ridesta l'estensione intima dei ricordi. Espone una solidarietà rispettosa contro le ingiustizie, concede a ogni attesa fiduciosa l'offerta di altruismo per ottenere il conforto nel confine intangibile dell'inconsistenza. “Mi troverai vivo” muove a compassione (nel senso latino del termine cum patior) l'universo accorato e trafitto in cui si addentra Antonio Corona, unisce il desiderio di alleviare la pena con l'espiazione dell'inquietudine e il riscatto dal disorientamento, accentua l'orizzonte dischiuso sull'eredità dell'infinito, sulla diagnosi per mantenere in equilibrio il flusso variabile della fragilità.
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Rita Bompadre
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TESTI SCELTI
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XII
Sono tetri i pozzi in cui cadono i piedi
quando il verbo è cucito nella carne
- nell'illusione di essere amati -
ci si immagina d'organza sulla spalla nuda.
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XV
Scegli.
Puoi essere fiore di orchidea
cadere intero staccandoti dal ramo
o essere rosa anche peonia
sfiorendo ad ogni petalo caduto
o ancora hybiscus gigante
dove il pistillo permane adeso.
Morire è una scelta scaduta.
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Nella luce che attraversa l'asola
s'impone lo sconforto del dito
che ne occlude il passaggio.
Mia madre dice sempre
che il bottone alla giusta altezza
concede al tempo il suo respiro.
La qualità di un abito
è la meiosi tra chi cuce e ch'indossa.
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Camera 1
Diagnosi è una parola vuota,
è nella descrizione dello stadio
la scelta di remare nell'acqua melmosa.
Resta vano il pianto e la speranza
nel fango non vedi il fondale
anche indossando una maschera:
il sangue s'aggruma a rosario.
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Sala d'attesa
Il silenzio ha la dignità del fiore
è nell'apice che cela il seme
fluttuante al vento - senza foglie
attendendo la schiusa.
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Amo l'uomo che respira lento
guarda il mare e non lo giudica,
la foglia che cade dal ramo
e s'affida al vuoto per tornare origine.
Amo il pensiero del serpente
l'ignoto ipotizzato che solo lui conosce
e le donne che ridono forte
gli amici che sanno di muffa
perché nel vecchio si riposa a occhi chiusi.

mercoledì 8 gennaio 2025

POESIA = MARIELA CORDERO GARCIA


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Due Poesie. Mariela Cordero (Venezuela)
"Fragile come l’assoluto"
Fragile come
l’assoluto
fragile come
l’assoluto
così
affiora
la carezza
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(Premio Micropoemi in spagnolo, III concorso TRANSPalabr @RTE 2015, Spagna)
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"Nome."
C’è un nome che bevo
Metà alcool solare, metà acqua segreta
C’è un nome che urlo
Mescolato nel tumulto degli altri
C’è un nome che accarezzo
Parte di foresta
Caldo e persistente
C’è un nome
Fiume, dolce dardo e sudore
Un nome
che divora
il mio nome.
MARIELA CORDERO (Traducción al italiano por Lucilla Trapazzo) | ***
Mariela Cordero. Valencia, Venezuela (1985) è avvocato, poeta, scrittrice, traduttrice e artista visiva. La sua poesia è stata pubblicata in diverse antologie internazionali e ha ricevuto diversi riconoscimenti tra cui: Terzo Premio di Poesia Alejandra Pizarnik Argentina (2014). Primo Premio al II Concurso Iberoamericano de Poesía Euler Granda, Ecuador (2015). Secondo Premio di Poesia Concorso Letterario Internazionale Bilingüe Tracceperlameta Edizioni, Italia (2015), Premio Micropoesie in spagnolo nel III TRANSPalabr@RTE 2015, Primo posto nel Concorso Internazionale di Poesia #AniversarioPoetasHispanos, Spagna (2016). Finalista al Premio internazionale di poesia Aco Karamanow, Macedonia (2022). Premio mondiale César Vallejo per l'eccellenza letteraria (2023), Premio internazionale Sahitto per l'eccellenza letteraria (2023), Terzo premio per la poesia al Concorso Il Meleto de Guido Gozzano, Italia (2024), e ha pubblicato le raccolte di poesia: El cuerpo de la duda Editorial Publicarte, Caracas, Venezuela (2013) Transfigurar es un país que amas (Editorial Dos Islas, Miami, Stati Uniti (2020). La larga noche de las jaurías Editorial Nautilus, Spagna (2023) Ha partecipato a vari incontri e festival letterari internazionali, tra cui: The Princeton Festival (Stati Uniti), Festival Internacional de Poesía Parque Chas (Argentina), Festival Internacional Bitola Memoria Literaria, Festival Internacional de Poesía Xochimilco (Messico), X Festival Iberoamericano de Fusagusagá (Colombia) 2023 Kaohsiung World Poetry Festival (Taiwan). Le sue poesie sono state tradotte in hindi, ceco, estone, serbo, shona, uzbeko, rumeno, macedone, coreano, ebraico, bengalese, inglese, arabo, cinese, russo e polacco. È coordinatrice internazionale di poesia presso la rivista Poémame (Spagna), dove cura le sezioni. #È traduttrice e collaboratrice della rivista En la Masmédula (Messico), consulente editoriale della rivista dell'Istituto di Simbologia (Corea del Sud).

martedì 7 gennaio 2025

POETI DA RICORDARE = ALBERTO CAPPI

ALBERTO CAPPI 1940 2009 ---

POESIA = RAFFAELE PIAZZA


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"Alessa e il cielo polito"
Sera azzurra a scendere
nell’anima e nel corpo
di ragazza Alessia rosavestita
per la vita.
Si sono schiuse le abetaie
che al Parco Virgiliano
portano in esatta armonia
(tanto Giovanni non mi lascia).
A poco a poco il volo radente
e di platino delle rondini
squarcia il cielo in un arabesco
di stelle e va la luna a detergere
ferite con lattescente balsamo.
La strada per l’albereto dell’amore.
La strada del per sempre.
Il cielo polito libera di Alessia
il pensiero e ci sarà raccolto.
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Raffaele Piazza