SEGNALAZIONE VOLUMI = ANTONIO SPAGNUOLO
Antonio Spagnuolo – “Sospensioni”-- EUREKA Edizioni – Corato (BA) – 2016 – pagg. 35 - s.i.p.
Antonio Spagnuolo, autore del libro che prendiamo in considerazione in questa sede, è nato a Napoli nel 1931. Presente in numerose mostre di poesia visiva è inserito in molte antologie e collabora a periodici e riviste di varia cultura. Attualmente dirige la collana “le parole della Sybilla” per Kairòs editore e la rassegna “poetrydream” su internet; Ha scritto numerosissimi libri di poesia e vari libri in prosa. E’ tradotto in francese, inglese, greco moderno, spagnolo, rumeno. Di lui hanno scritto molti autori fra i quali A. Asor Rosa che lo ospita nel suo “Dizionario della letteratura italiana del novecento” e nella “Letteratura italiana” edizioni Einaudi.
“Sospensioni” è una plaquette che presenta una nota introduttiva di Oronzo Liuzzi ricca di acribia intitolata “Per frantumi delle palpebre in silenzio”.
L’autore nel suo poiein, come in tutte le raccolte più recenti, è ispirato dal tema della scomparsa dell’amatissima moglie Elena alla quale continua a rivolgersi in modo soave, mistico ed erotico.
Presenza – assenza quella della consorte, che nelle pagine sembra tornare in vita per mezzo di una parola salvifica detta con urgenza.
E’ lei il “tu” destinatario dei versi di Spagnuolo, che controlla benissimo le emozioni del dolore in versi icastici e leggeri, che si librano sulla pagina in un limbo di atemporalità, l’attimo in senso heidegeriano.
Da autore scaltrito e intelligente il Nostro sa benissimo che non sarebbe efficace mettere in scena testi nei quali domina la nostalgia o il rimpianto.
Si tratta, invece, nella sua scrittura, poesia dopo poesia, di una riattualizzazione dell’amata e dei momenti felici passati insieme e in questo si realizza stupendamente l’intenzione di Spagnuolo, anche se i giorni passano inesorabilmente accrescendo in maniera esponenziale le ferite causate dalla sofferenza.
Il titolo “Sospensioni” rende bene l’intenzionalità del poeta nell’attraversare, tramite una parola sapiente, territori per parole, sintagmi e frasi, che hanno la capacità di rinnovarsi costantemente in un caleidoscopio, una fantasmagoria, sempre diversi.
Tutto è sospeso in una vita vissuta con pienezza, in limine con il nulla o l’essere di un’altra dimensione, quella nella quale si trova la compagna, che rivive per mezzo di una memoria volontaria e involontaria.
Da notare che il linguaggio espresso dall’autore in “Sospensioni” segue le modalità che Antonio ha fatto sue nell’ultima produzione: infatti si è verificata nella sua poetica un graduale passaggio da uno stile anarchico e quasi alogico, a forme più chiare e luminose.
E sono i suddetti modi dell’esprimersi, quelli più discorsivi, che si adattano egregiamente alle tematiche affrontate in questo libro di poesia.
Raffaele Piazza
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