POESIA = GIUSEPPINA PALO
**Le valigie di una donna**
Le valigie di una donna profumano
di terre inesplorate,
vestite di foreste fluttuanti;
da opachi finestrini si intravedono
profili sinuosi,
coperti da piume sgargianti.
E i suoni dei sensi confondono
fra pizzi e letti d'ottone,
da allora sognanti;
quando bionde trecce tesséano,
su tovaglie di imbanditi cortili,
le nozze festanti.
****
E lei si addormentò presso un viaggio negli anni '20...
"La sposa sognava l'amore, poggiata sul tenero guanciale, fra eleganza e raffinatezza." Mentre a Parigi si ballava il Charleston una giovane sposa si congedò dalla sala. Ella indossava un abito a colonna, in seta, impreziosito da perle e swarovski. Un cappellino con velette copriva i capelli di morbide onde. Luci di candele si riflettevano nei brillanti cristalli, colmi di champagne. Posaterie in argento su tovaglie bianche, di pizzo a uncinetto, si accompagnavano a porcellane in stile inglese. Si cambiò in fretta. Le sfumature argento e dorate del crepuscolo, fra pailettes di stelle, sul suo vestito rosa cipria, scintillavano in un'armonia cosmica.
**
Cambio di scena
08:58 300 Km/h │7 Carrozza
Gli imbrattati declivi dei fiori
scendevano su pavimenti in movimento.
Uno steward immaginario parlò:
«Buongiorno, desidera?».
Signora: «Sono la signora di 30 anni fa,
dove sono gli specchi e i velluti?».
Steward: «La velocità li ha distanziati nei musei.
E i tasti dei notebook hanno preso il posto degli occhi».
Signora: «Non trovo i miei campi di grano e di fieno
e il caldo e il bianco nell'aria!».
Steward: «Sono svaniti nel nulla.
Clima e virus li hanno dimezzati».
Signora: «Ma quel sole, quel sole e quel caldo
delle Hit-Parade d'estate dove sono?».
Free Wi-Fi in the train
Steward: «Senta signora, il tempo del lavoro
ha curvato la sua schiena, ha ridotto le sue forze,
ha cancellato gli anni belli della giovinezza».
È obbligatorio indossare la mascherina
durante tutta la durata del viaggio
E i tunnel cancellavano visioni e pizzicavano le orecchie.
Signora: «Rieccoli! Rieccoli! I campi ed i pini,
li vedo. Mi ha mentito».
E gli uccelli trafissero coi becchi la terra scrivendo:
"Ciò che muore ritorna".
→ 09:22 28°C Fine del percorso
*
GIUSEPPINA PALO ***
***
Giuseppina Palo è nata a Eboli (Salerno) nel 1965. Ha pubblicato: Il dono selvaggio e Favole moderne, Edizioni Ripostes, Dell’Amore eterno, Edizioni "Il Saggio" Ars poetica, Viaggio in Veneto lungo le rotte del tempo, Casa Editrice Pagine.
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page