mercoledì 25 aprile 2018

SEGNALAZIONE VOLUMI = MARIO FRESA

Mario Fresa – "Svenimenti a distanza"--il melangolo – Genova – 2017 – pag. 143 - € 12,00

Mario Fresa è nato a Salerno nel 1973. ha compiuto studi classici e musicali e si è laureato in Letteratura italiana. Esordisce in poesia con l’avallo di Cesare Garboli e Maurizio Cucchi. Suoi testi poetici sono apparsi sulle principali riviste culturali italiane, tra le quali “Paragone”, “Caffè Michelangiolo”, “Nuovi Argomenti”, “Almanacco dello Specchio”, “Gradiva” (di cui è redattore). E’ del 2002 la raccolta prefata da Maurizio Cucchi “Liaison” (edizioni Plectica, Premio Giusti Opera Prima, terna Premio Internazionale Gatto, cui fanno seguito, tra le altre pubblicazioni di poesia, la silloge “Costellazione urbana” Mondadori, “Almanacco dello Specchio”, 2008), Uno stupore quieto, introduzione di Maurizio Cucchi (edizioni Srampa2009, “La collana”, 2012, menzione speciale al Premio Internazionale Letteratura Città di Como); “La tortura per mezzo delle rose” (nel volume n. 14 di “Smerilliana”, con un saggio di Valeria De Felice), “Teoria della seduzione” (Accademia di Belle Arti di Urbino con interventi grafici di Mattia Caruso, 2013). È stato incluso in varie antologie, da “Nuovissima poesia italiana”, a cura di Maurizio Cucchi e Antonio Riccardi (Mondadori, 2004) a “Ventido poetas para un nuevo milenio”, a cura di Juan Pérez Andrés (numero monografico della rivista spagnola “Zibaldone, Estudios italianos, 2017). Ha tradotto da Catullo, Marziale, Baudelaire, Musset, Desnos, Apollinaire, Frenaudi, Cendrars, Chat, Duprey, Queneau.
“Svenimenti a distanza” presenta un’esauriente introduzione di Eugenio Lucrezi ricca di acribia e in copertina è illustrato da una suggestiva immagine di Antonia Bufi intitolata “Equilibrio interiore”. figura che bene s’intona al discorso di Fresa e a quello che sottende tutto il senso della pratica della poesia in generale
L’opera è molto corposa, di dimensioni insolite per un libro di poesia composita ed articolata nel suo essere costituita da sezioni di testi poetici e da frammenti di vaga narratività numerati.
Quello che colpisce nella scrittura di Mario, filo rosso che lega tutte le parti della raccolta, è il senso di una forte inquietudine che ha per contraltare la consapevole ricerca della serenità attraverso la scrittura poetica.
Una materia magmatica incandescente, fatta di accensioni e subitanei spegnimenti, è quella che ci offre il Nostro, che muta costantemente registri espressivi, passando da tessuti quasi tout-court narrativi a brani anarchici e ad altri che sfiorano l’alogico e tutto pare provenire da un inconscio controllato filtrato attraverso la fertile e intelligente vena creativa.
Poetica del tutto antilirica e anti elegiaca quella di Fresa che senza autocompiacimenti ha per oggetto la realtà quotidiana e si potrebbe definire quello dell’io poetante un agire da feticista del quotidiano stesso, in bilico tra gioia e dolore, disincanto e meraviglia quando poi sono proprio le immagini prodotte dalle parole nel loro insieme a provocare un ammaliante stupore nel lettore.
Perché Svenimenti a distanza? Se la condizione di chi è svenuto non è né quella di chi dorme e sogna né quella di chi è sveglio, lo stato di svenimento potrebbe divenire una simbolizzazione per definire lo stato di coscienza proprio del poeta (e dell’artista in generale), se non estatico comunque al di fuori se non dalla linearità del tempo, almeno dalla percezione del vissuto della maggioranza delle persone che non sono creative.
E iterativamente nel tempo gli svenimenti si ripetono per il poeta e portano in superficie tutte le sfaccettature multiformi di cui è fatta la vita, dall’amore all’amicizia, dalla salute alla malattia, dall’attività al riposo, dalla leggerezza della linearità dell’incanto al valore fondante della realtà economica.
Un caleidoscopico e riuscitissimo esercizio di conoscenza a dimostrazione che la condizione umana, che è quella traslata dal poeta, nonostante tutto, può essere felice.
*
Raffaele Piazza

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page