venerdì 25 maggio 2018

SEGNALAZIONE VOLUMI = RAFFAELE PIAZZA

Raffaele Piazza – Del sognato - ed. La Vita Felice – Milano – 2009 – pag. 69 - € 10,00

L’ultimo libro poetico di Raffaele Piazza (Del sognato, pref. di Gabriela Fantato) si suddivide in due sezioni, rispettivamente Mediterranea e Del sognato. Nella seconda è ancora una volta presente la figura – ormai familiare ai lettori – di Alessia, la ragazza del 1984, l’eterno femminino vestito di pesca e di albicocca, colei che si muove tra il Virgiliano e il mare: un “segno dei tempi” che non può sfuggire, però, ad una rivisitazione di fine millennio, sul limitare tra i due secoli.

Nella prima parte non si parla di lei in modo esplicito, ma la sua pelle, la sua giovinezza, la sua bellezza (forse ora una briciola fanée) si stagliano ugualmente – almeno così a me è capitato – nella mente del lettore, che vede le immagini marine (mediterranee) come lo sfondo per l’epifania di questa Musa in jeans e rossetto sensualmente violento.

Così come due sono le sezioni, due mi sono apparsi i piani di lettura (personale): quello dello spazio, in cui domina l’idea della protezione e del rifugio di contro al mondo esterno fatto di telefoni automobili internet, del dentro e del fuori. Il lessico è intessuto, con una sorta di ossessiva e maniacale eco onomastica, di “angoli”, di “stanze”, di “pareti”, ma anche di protezioni liquide vetro-membranacee come “acquari” e aspetti “amniotici”e di immagini geometrico-erotiche quali “delta” e “conchiglie” (personale reminiscenza della mia lingua ancestrale, in cui cuchija è il termine “alto” per definire il centro anatomico della femminilità). Ma anche i colori (o l’idea di essi) fanno la loro parte, in particolare scaturendo da immagini di frutti: arancio, fragola, albicocca, pesca…

E poi il piano del tempo, giocato, specie nella seconda sezione, sul ricordo (1984), ma anche, e ciò avviene soprattutto nella prima parte, sul senso del limite (il 1999 e il 2000: fine-inizio, passato-futuro, ormai-chissà), ma pure il senso del limite del giorno, l’alba e la sera sono i momenti più intensamente vissuti dal Poeta e dai suoi personaggi.
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Dario PASERO

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