martedì 21 febbraio 2023

POESIA =JONATHAN RIZZO


**ACQUARELLA DEI CONSUETI AMANTI.**
Dormono le altre genti,
intorno a noi
scompaiono.
Sento il momento
pronto perché fugga.
Niente borsa, non ti serva nulla
dalla vecchia casa in ruina.
Lascia franare le macerie.
Alla stazione c'è un binario solo,
non ti puoi sbagliare.
Il biglietto l'hai in tasca
che sgocciola
nella direzione calda.
Bruciano i binari freddi.
Aspetto sotto la pioggia che danza e fuma.
Ascolta il nostro blues nel vento
composto dal Maestro
dalle sei corde corte.
/ - /
Dulce e triste la musica sotto la tempesta
dell'anima, ma non arriverà stasera.
/ - /
Verrà scritto rimarrò sotto la pioggia
corta che urla con riserbo
ad aspettare, a ricamare il verbo.
/ - /
Cercherò nelle tasche di fare presto,
non voglio che ti bagni
mentre il treno parte e la musica resta,
amore che mi molesta.
*
**BAGNO DI SANGUE A ROMA**
Come sono tristi
questi nostri giorni
dove l'amore degli uomini tace
in un fiume di rose distese,
e muore
d'infinite attese
nel dato spettacolo per Lei
e le nuvole
che del cielo fanno lentiggini
a pioggia
sulle suole ombre
consumate orme
a scarpe sfondate,
riflesso foglie
a pieghe
su fragili fronde.
L'ennesima pagina si volta.
*
**CIPOLLE**
Un altro capolavoro immortale
è stato scritto
da un sudicio ubriacone.
L'umanità addomentata
nella sua dilatata
eterna notte senza stelle,
come anime pregne
di incubi succubi,
ringrazia
ruttando ignoranza
con aliti di cipolle,
son alibi di farfalle.
Soliti solidi nitidi viveri.
Soffia sulla candela,
non consumare altra cera,
evapora una lacrima,
scivola pesantemente leggera
ed è passata anche la sera.
Sistema la sedia di paglia
oltre al ricordo
nessuno sieda su quella tenera foglia.
Mele cotte per il fauno,
dieta del pruno.
La barba lunga prude nell'oscurità.
*
JONATHAN RIZZO

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