POESIA = BARBARA DI SACCO
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"Un Carme d’addio"
Incupito e serio
il profilo abbassato
sotto il capo chino
verso la tetra idea
attica tragedia
precorritrice
del lirico melodramma.
L’infelicità d’amore
i carmi d’addio
ode alla gelosia
e l’epitalami non corrisposti
dall’amore impossibile
tanto professato
cantando la propria diversità.
Le pieghe profonde
della veste
son piaghe del cuor suo
la lira, compagna
dei proclami tristi.
La serpe avvolta al polso
costantemente desta è, all’eros.
La posa tua bianca
o Saffo
oggi, ancor più s’ addolora, poiché
un velo nero, su di te calano
or che lo scultore tuo
d’improvviso è spirato.
***
***
"La danza"
La festante pietra
sboccia la danza
su ali di bellezza
il giubilo plaude
cantante ruota
la nudità promossa.
Gioiose fanciulle
s’aggrazian in tondo
fra risa giocose
al bell’Apollo
e sotto, lì seduto
sta il putto divertito.
Sensuale ballo di Veneri
candide lune prosperose
alla luce dei seni.
Quei ricci voluttuosi
e birichini sulle risa
e vesti cadenti
animano i ritmi
dei passi ballerini.
Lui, alto, lui Adone
apre le braccia
all’innocenza
che vola gagliarda
e nastri e drappi
d’allegoria composta
è codesta festa.
***
***
"Con una rosa"
Delicato e profondo profumo
sottile sensazione
finemente penetrante
emanata da spiral di petali vellutati.
Di fascino coloratasi
allo schiuder di bocciuolo
adagiato su gentil calice
tenera corolla.
Tale essenza trascinante
verso spira avvolgente
eloquente espressione di perduti sensi.
Sia così pelle duttile
seta morbida ed arrendevole
d’amabile carezza.
Come sangue, il color
di passione
rosa, d’amor celato
velato e taciuto.
*
BARBARA DI SACCO
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