giovedì 30 gennaio 2025

SEGNALAZIONE VOLUMI = IVAN POZZONI


 

IVAN POZZONI “Kolektivne NSEAE” Ed. Divina follia - 2024-  pag. 56 -€ 12

( NSEAE  significa Nuova socio/etno/antropologia estetica)
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In diciotto pagine, serrate e pregne di consistente bagaglio culturale, veniamo introdotti in un vertiginoso viaggio tra ricami filosofici che attanagliano ed al tempo stesso incuriosiscono per quel dettato variegato che distingue la ricerca. Pozzoni riesce ad illuminare il tragitto che dal romanticismo, dal neo classicismo, dallo sperimentalismo, dalle varie scuole di avanguardia, accenna al tentativo di far incidere l’esperienza personale del poeta nella interpretazione di quelle concrete soluzioni del postmodernismo. Avventura che ammette senza tregua la mortificazione dell’io poetante e avvia al riconoscimento della quotidianità quale vertigine della follia.  Il "KNSEAE” da lui fondato si rivolge ad un pubblico capace di comprendere il cambiamento necessario per un “paradigma” sociale ed estetico che porti alla rivoluzione del dettato e della frase, quale introduzione di un’antipoesia fondata principalmente sull’ironia, e mirante alla concezione dell’arte come pura e semplice interazione sociale.

Egli ebbe a scrivere tra le varie clausole di un intervento  : “L'atrofizzazione della dimensione narcisistica dell'artista è urgente [La strada dell'atrofizzazione della dimensione narcisistica dell'artista inizia dallo snodo del riconoscimento dell'urgenza di coordinare iniziative artistiche ….. - L'arte è estetica normativa (Arte ed etica, incontrandosi sulla strada della metaetica emotivista, realizzano, insieme all'antiformalismo, una bellicosa estetica normativa individuale. I riot-texts dell'arte sono mera raccolta di testi / documento, verbali d'assemblee d'arte, rivolte alla concretizzazione dell'ideale estetico normativo della democrazia lirica e simbolo di resistenza, o sovversione, contro i valori nomadi delle élites dominanti)”.

Nel volume fanno ottima luce poesie che Ivan ci offre con l’arguzia di chi compie escursioni ad ampio raggio tra l’acume della sillaba ricercata ed il campionario delle variazioni che cercano di compensare lo smarrimento che provoca l’inesauribile scorrere del tempo.

“Cerco Caronte, un Caronte vero,/ temerario consulente abituato a transumananze d’ogni genere,/ con remi, barba stanca,/ obolo di scorta che difende all’arma bianca.”  

Etimi e agglutinazioni, segmentazioni lessicali e frasi in sospeso, voli pindarici e soste obbligatorie, concatenazioni necessarie e movimenti del ritmo, tutto un susseguirsi armoniosamente redatto da quello strumento verbale che fa del poeta uno speleologo delle luminescenze e delle oscurità.

“Questo continuo rinascere e sparire, rinascere, e sparire mi sta mettendo in confusione / Sono l’artista del Raduga, dello Strega, e del Montano, o una valletta della televisione/ va a finire sempre nello stesso modo : inizio a scrivere e mi metto nei pastiche.”

Il piacere della libertà dal vincolo scioglie facilmente intrighi e nodi.

ANTONIO SPAGNUOLO  

 

 

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