POESIA = FRANCESCA LO BUE
La poesia di Francesca Lo Bue
Prof. Riccardo Campa
La sua poesia si distingue per una raffinata veste stilistica in un compendio di allusioni e di suggestioni estraneo a qualsiasi discorso logico, preferendo costruzioni complesse e oscure di immagini e di analogie. E' un'ulteriore fase dell'esperienza lirica del frammento che si approssima, nelle testimonianza contemporanee, all'ermetismo, suffragata da chiari intenti esplicativi dell'inquietudine contemporanea.
E' il cuaderno del destierro, è un memoriale risolto in una favola dello spazio abitato dalle stimmate dell'atavismo ancestrale. La lingua perpetua nelle immagini dissociate dall'immaginazione, la carsica intensità dell'esilio involontario, nel quale si perpetuano le angosciose perlustrazioni dell'intensità istintiva e immemoriale.
L'essere in più luoghi, predittivi della traversata, è una contingenza che soltanto la parola riesce a decifrare. Diverse modulazioni e variazioni dei registri espressivi connotano le forme poetiche mediante gli aforismi, gli epigrammi, la reiterazione e la brevità.
L'intemperanza esistenziale si esplica nella naturalezza sensuale e animica. L'artificio verbale consente di intravedere la geografia sentimentale di un'esperienza tumefatta dall'inganno. Le complesse relazioni che la poesia instaura con i registri espressivi, si estendono dallo sconcerto all'elogio.
Un esteso poema frammentario trascende le implicazioni riflessivi, parti della propensione dell'essere nella sua rorida possibilità espressiva.
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*"Il libro oscuro"
Il Tuo libro è oscuro come il sole meridiano,
come il raggio di stelle notturne.
Dove mi porteranno le ali del Libro?
Tra le vie impietrate del foro,
nella bianchezza del Tuo volto,
quando il giorno ci saluta.
Fulge l’anima dei giorni nel Tuo sedile ancestrale.
Grazie, Padre dalla lontananza;
da te caddero gocce di sillabe e lettere,
il libro oscuro della Poesia.
Con il libro della Conoscenza andrò per strade impervie
nella notte,
alla dimora dove ardono i ceppi del focolare.
*
"El libro oscuro"
Tu libro es oscuro como el sol meridiano,
como el rayo de las estrellas nocturnas.
¿Dónde me llevarán sus alas?
Entre las plazas hostiles del foro,
a la blancura de Tu rostro,
cuando el día nos saluda.
Fulge el alma de los días en Tu asiento ancestral.
Gracias, Padre de la lejanía,
de ti caen gotas de sílabas y letras,
el libro oscuro de la Poesía.
Con el libro del conocimiento iré por sendas escarpadas,
en la noche,
a la morada donde arden las ascuas del hogar.
*
FRANCESCA LO BUE - da "Itinerari" ed. Dant Alighieri 2017
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