SEGNALAZIONI VOLUMI = ANTONIO SPAGNUOLO
**"Proiezioni Al Crepuscolo" di Antonio Spagnuolo (Macabor,giugno 2022) pag.88. € 12,00
Non è stato facile,per me scrivere della poesia di Antonio Spagnuolo,autore di numerosissime raccolte poetiche,tra le più significative del nostro tempo. Non è stato facile,soprattutto se si considerano gli innumerevoli e autorevoli giudizi critici sulla sua scrittura da parte dei maggiori esponenti della poesia e letteratura italiana contemporanea,da Alberto Asor Rosa a Dante Maffia,ad Alberto Cappi,solo per citarne alcuni. Mi sono chiesta se ne fossi all'altezza,e cosa potessi aggiungere io a quanto già espresso da voci ben più qualificate e prestigiose.Tuttavia,e poiché anche in un certo senso mi piacciono le sfide,ecco che ho provato ad esprimere anche io le mie impressioni in merito all'ultima fatica poetica di questo grande autore,il quale,peraltro,in passato,con garbo,eleganza e semplicità, ha scritto dei miei versi,in una lettera,(vecchie,care missive di un tempo che fu),senza assolutamente farmi pesare il gap,e di generazione,e di superiorità non già culturale,ma propria del maestro.
Tra "memorie","visioni " e "carteggi",(le sezioni che compongono il libro,) la lettura prende l'avvio e si snoda attraverso un crescendo di ricordi espressi con un linguaggio a volte lucido,a volte visionario,che esplora il mondo del passato,costellato da volti amati,stagioni dell'anima,illusioni e silenzi di fronte al pianto dell' uomo,che nulla ha imparato dal secolo passato e "ricade nelle spire dell'ignoto". Versi splendidi,a tratti musicali (" giocava il tuo corpo d'adolescente al soffio del vento"..."si ripete illusione di comete di qualche aurora incendiata"), a tratti dal tono più deciso e disincantato,specie nella poesia "Kabul 2021",in cui il poeta esprime tutta la sua amarezza per gli orrori della guerra e per "lo strazio delle madri che allontanano i bimbi".
La seconda sezione," Visioni",è dedicata a Maria Pia Daidone,poliedrica artista partenopea,di cui l'autore tratteggia,in versi,le linee essenziali della sua visione multiforme tra "fotogrammi,asimmetrie,sagome ambrate e incastri che ripetono illusioni". Un omaggio sincero e lusinghiero,che in queste "proiezioni" si colloca a metà strada tra le "memorie" e i versi che compongono l'ultima e più corposa sezione della raccolta, i "carteggi". Qui,ritornano i temi del ricordo,del tempo,del dolore e si intrecciano a sogni,speranze,profumi,malinconie e "dimensioni inesplorate". Dove "le mani reinventavano certezze sotto i cieli dell'apocalisse aspettando abbagli", o " eri la lunga presenza a riempire stagioni oltre le somiglianze di lontani misteri". E dove la donna è "un gingillo fragile,sottopelle,riflesso". Il poeta avverte l'inevitabile scorrere delle ore,sente "il piombo della morte sulla pelle"e vorrebbe "seppellire quel che non si comprende",ma parla anche "di nubi leggere" e "ricuce respiri".Con un registro poetico che affascina,che intriga,che non lascia indifferenti e porta a scavare nel profondo di ognuno di noi,in cerca di risposte e,forse,certezze,in questo universo ormai dominato dalla tecnologia,e in cui la parola poetica diventa proprio per questo sempre più urgente,forse ultimo baluardo e salvezza contro il "battito del nulla," e " mura diventate fobia". E Antonio Spagnuolo,più di chiunque altro,è ben consapevole di questa urgenza,e del vuoto dominante che tutto ormai ghermisce coi suoi feroci artigli. Contro l'impoverimento delle coscienze,dunque,contro ogni logica di pensiero rarefatto e sterile,ecco che la poesia di Antonio Spagnuolo arriva ad offrire spunti di ricerca del sé e di ritorno all'uomo,inteso come essere completo e pulsante di emozioni primordiali e sincere,lo stesso uomo che,con animo candido malgrado gli inganni e i disinganni delle proprie primavere terrene,ancora "cerca la via della memoria incrociando sentieri di scadenze che bruciano nel vuoto".
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Raffaella Plutino
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