martedì 4 giugno 2024

SEGNALAZIONE VOLUMI = CLAUDIO OTTAVIANO


**CLAUDIO OTTAVIANO “Il mare / e altre minchiate” – Ed. Cava Dallas – 2024 – pag. 164 – lire 10000 –
“E’ come se Claudio avesse finalmente svegliato l’inconscio destandolo dal lettino in cui lo abbiamo relegato, e questo si fosse alzato e avesse camminato e ci avesse preso per mano portandoci abballare.- scrive nella postfazione Gloria Occhipinti – Claudio ci trascina in questa danza del Mondo a surfare o fluttuare leggermente, per librarci in un’atmosfera sospesa densa di vapore emotivo, che diventa nube delle volte, ma che ricasca su noi rinfrescandoci, attraverso quei corridoi, quei disimpegni dove irrompe il demenziale purissimo e l’ironico dismette la maschera dell’intelligenza ritornando ad essere puro solletico.”
Mettere in campo il subconscio, l’inconscio, le circonvoluzioni cerebrali è per davvero un gioco rischioso, perché andiamo a suscitare il risveglio del non dicibile, in un intreccio di fotogrammi policromatici, che si offrono nel segreto di una risata o nel disappunto di un dubbio. Un voler scavare tra idee sospese nel limbo e figure da mimetizzare.
Così Claudio alterna versi che potrebbero o vorrebbero essere pabulum di sospensioni filosofiche con versi scherzosi, pungenti, a volte imbarazzanti. La poliedricità dello spirito che sostiene queste articolate pagine, saltando a piè congiunti tra una iperbole ed un mottetto, si presenta con una scrittura decodificante, che vive nelle variazioni e nella gradualità della disquisizione.
“Chi fuma il sigaro/ lo accompagna con un whiskey prestigioso/ seduto accanto al camino acceso/ sfogliando un buon libro/ (non questo che hai tra le mani). / Ma lui no:/ Freud accompagnava il suo sigaro/ a presone sdraiate che/ parlavano dei fatti loro. / Fumava/ par dare forma allo spirito, / per gestire la scintilla/ per non parlare.”
“Lo sapevi che desiderio/ significa stare sotto le stelle/ (De Sidero) / ed aspettare ansiosi/ di vedere ritornare vivi/ i compagni dalla battaglia? / Questa te la puoi giocare/ quando sei con una donna/ che ti piace sotto un cielo stellato/ e il limone è assicurato.”
Per il poeta forse vale la pena soffermarsi un attimo e riflettere, per ritagliare immagini dalla quotidianità, per intrecciare lampeggi, per immaginare figure stordite dall’ingombrante fardello delle distorsioni, soggiogate dalla simulazione, allietate contemporaneamente dall’ironia.
Scodinzolare per uno scherzo, uccidere la zanzara probabile metamorfosi di una prostituta, prendere in pieno una buca e scoppiare una ruota, riprendere i riccioli con una vecchia macchina da presa, svegliarsi una mattina e comprendere che le idee sono solamente silenzio, intuire che il pensiero è un colore da sdraiare mentre il mondo è un’onda che già dorme. Il match è fatto e il poeta si compiace di essere un conduttore felicemente complesso.
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ANTONIO SPAGNUOLO

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