POESIA = PIETRO LUCIANO BELCASTRO
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= Briglie =
Sai che tieni le briglie alla mia bocca
Ma col tuo sguardo volto sempre altrove
Sussurri che son vecchio.
Lo so, lo dice pure questo specchio,
Ma il tuo sussurro è lama che ferisce
Il cavallo che indomito galoppa
Illuso ancora dalla fresca biada
E da quello spirito che non dorme.
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= Silenzi =
Vorrei fosse come questo silenzio,
Seduto nel pomeriggio assolato
Di questa primavera,
Tra refoli di vento e pigolìi,
Tra Rombi d’un biplano
E uno scampanìo lento.
Forse così sarebbe più una sera
Di vermiglie speranze
Che non una notte profonda e nera.
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= Lux =
Le sere agostane mi riportano
Un tempo giocoso, tra spume del mare
Canneti ventosi e riottose fiumare;
Il sole a stento nella fitta abetaia
Aspettando un cenno di quella luce gaia.
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= Ad Afrodite =
Non mortificarmi ancora di più
Di quanto già faccia il volto sgualcito
E la dissolta cromìa
Della mia primavera.
Volgi altrove la brezza,
Io guardo nel cielo di questa sera
Che mesce al sole porpora e cobalto
E sento già più lieve
E penso quel silenzio
Che tace la voglia di giovinezza.
***
PIETRO LUCIANO BELCASTRO



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