sabato 2 marzo 2019

SEGNALAZIONE VOLUMI = IDA DI IANNI & MATILDE IACCARINO

Ida di Ianni & Matilde Iaccarino : “Arsenale di memorie” – Ed. Volturnia – 2019 – pagg. 100 - € 15,00-
Sin dal titolo questo volume suscita una certa curiosità , invogliando alla lettura immediata nella certezza di ritrovare immagini e luminosità di un qualche tragitto esistenziale, che accompagna o ha accompagnato le due poetesse. In effetti le storie si scuciono lentamente tra ricordi di infanzia , di gioventù , di vita vissuta , sollevando arazzi intorno ai personaggi protagonisti di storie umane , pregne di sospensioni e di incertezze. Le donne che appaiono nei racconti di Ida di Ianni sono avvolte nella nebbia del tempo trascorso, e quasi tutte tratteggiano la figura della donna schiava , sottomessa al potere inestinguibile del maschio , marito o padre, che impone la sua presenza a volte anche con severe costrizioni. Le nonne che non più giovani attendono ancora le ore serali , la zia che ricuce momenti di serenità, Ida che lascia la casa nella quale era nata , la sorella Elena , che si trascina con le natiche per terra, i parenti che si recano nelle Americhe in cerca di fortuna , un superbo intreccio di vicissitudini familiari intessute dalla scrittura piana e accattivante. La memoria di Matilde Iaccarino spazia in frammenti stralciati dai ricordi , tutti datati con precisione : Magio 1978, Gennaio 1980, inverno 1983, 1989, Maggio 1997, Luglio 2000, fine Maggio 2018, Agosto 2018, Settembre2018 , quasi a voler sottolineare con metodica precisione e caparbia volontà come gli eventi si susseguano nel tempo senza permettere interruzioni di “quel filo sottilissimo che collega tutti gli eventi, le storie, le gioie, le tristezze”. Il dialogo si dipana tra gli eventi che riemergono con fotogrammi colorati, dal silenzio alla preghiera, dall’immaginario alla sfumatura dell’incertezza, un diario policromatico intessuto da memorie che rincorrono sfumature e incisioni. Ogni racconto è un dialogo aperto, un sussurro che non improvvisa ma riscatta la filigrana di quotidiane armonie.
ANTONIO SPAGNUOLO

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