sabato 11 giugno 2022

SEGNALAZIONE VOLUMI = ANTONIO SPAGNUOLO


Antonio Spagnuolo: "Ricami dalle frane" Ed. Oedipus 2021- pag.88 - € 12,50
Napoli l'otto giugno consacra il suo poeta, con il premio Emily Dickinson. - Davvero il "suo "poeta - e qualcosa di più... Antonio esce ed entra da ogni stilema, da ogni etichetta che per fortuna sempre gli sta stretta. E' poeta di psiche e del corpo - del corpo sociale e della psiche stessa del linguaggio. E poi ha scritto in vita e in morte della sua compagna, Madonna Elena, uno dei più bei Canzonieri amorosi assolutamente moderni, di cui mai ho smesso di occuparmi: "è sempre meraviglia, l'immagine trascinata / agli incastri, / o il lamento che interroga le stelle, / per quel mistero che ci avvolge / ostinatamente all'uscio, / ove rinchiudo ogni giorno la domanda"... Libero e laico, Spagnuolo riesce sempre ad essere nudo poeta di realtà e paladino assoluto dello spirito, ambasciatore del linguaggio e profeta di segni, toni, colori, archetipi, immagini inesorabilmente interiori - dunque segrete e trasparenti ma intensissime: "l'inerme congegno è un velato dirupo / che gioca agli abbagli, ed accarezza / un sospetto infinito, nell'attimo / per frivola commedia"... Così Antonius ci ha messo tutto: il mistero superno e l'uscio di casa, il condominio delle stelle e il consorzio degli uomini, il dolore che fu gioia e ora soffre a ripensarsi, eppure mai dismette; il dirupo escatologico (abyssus abyssum invocat) e le carezze interminabili di cui siamo e siamo stati amorosamente plasmati, decisi... Ho pescato da un suo libretto che amo del 2014, "Come in solfeggio" - certo che solfeggiare la vera poesia rinfranca sempre la nostra voce, rifiorisce alfabeti. "Tra il sogno e l'incubo", come suo solito, s'annette la "Fugacità del tempo" in "risposta" d'"incandescenza". E il sospetto infinito - così, pigro, cogitante e dubbioso, cartesiano e stoico, avrebbe deliziato Leopardi - diventa all'istante un severo, dramatico, mistico e adirato "urlo infinito"... Il suo teatro lirico è dispiegato e impennato: "Ora la magia fugge atterrita"...
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PLINIO PERILLI

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