SEGNALAZIONE VOLUMI = FRANCESCO TERRONE
**Francesco Terrone – "I sentieri del cuore" - I.r.i.s. Edizioni – Salerno – 2009 – pag. 145 - € 9,00
Francesco Terrone è nato a Mercato San Severino (SA) il 05 giugno 1961. Ha conseguito la Laurea in Ingegneria Meccanica presso l’Università Federico II di Napoli e vi ha conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione. Ha fondato con orgoglio la Società di Ingegneria Sidelmed S.p.A.
È autore di numerose raccolte di versi. La sua produzione poetica è trattata in varie opere pubblicate da Guido Miano Editore tra cui Storia della Letteratura Italiana. Il Secondo Novecento, vol. IV (2015), Itinerario Organico delle Critiche Letterarie alle Poesie di Francesco Terrone (2016). Dizionario Autori Italiani Contemporanei (2017). Prima dei versi della raccolta di poesie che prendiamo in considerazione in sede, per farci entrare nel merito delle poesie di Terrone, possiamo leggere un’acuta prefazione di Carmine Manzi, un’introduzione costituita da analisi critiche di Ritamaria Bucciarelli, i riferimenti bibliografici e una premessa di Francesco Pionati, tutti scritti veramente notevoli e ricchi di acribia. Il titolo I sentieri del cuore fa venire in mente il titolo Sentieri dell’anima di Cristiano Vettosi uscito nel 1997 quando l’autore aveva venti anni, libro che presentava una mia prefazione.
Il cuore e l’anima divengono simboli e metafore dei sentimenti degli autori, dei loro desideri in ogni campo esistenziale ed è ovvio che Terrone e Vettosi, vista la loro cifra distintiva, sono due poeti neolirici che effondono nei versi le loro pulsioni rarefatte sublimandole.
Ovviamente i due poeti sono molto diversi tra loro perché Vettosi nel 1997 esprimeva nella sua pubblicazione una freschezza indiscutibile nel suo versificare mentre Terrone, autore veramente prolifico, è indubbiamente più profondo di Vettosi, e ha una coscienza letteraria approfondita che lo porta ad esprimersi non solo in maniera sorgiva ma anche profonda e carica di bellezza e intensità.
L’anima e il cuore si fanno sentieri diversificati ognuno per ogni campo esistenziale per giungere alle mete che sono, la serenità, l’amore ricambiato, le vere amicizie e la riuscita nei progetti della vita in ogni campo come il lavoro e lo studio. In entrambi i poeti nelle loro scritture c’è controcampo la natura a fare da sfondo alle parole di sentimento che sembrano aderire all’assonanza cuore - amore.
Il cuore è anche un pozzo da cui prelevare acque sorgive che divengono versi sublimi. La raccolta è scandita nelle seguenti sezioni: I valori della mia terra, I fiori del cuore, Folgorazioni emotive, Un grido dal profondo, I mille volti dell’amore alle quali segue un’antologia della critica.
L’amore per antonomasia detto con urgenza da Terrone nelle sue raccolte è quello per le sue donne delle quali quasi ogni riferimento resta taciuto e l’amore per il poeta ingegnere è sempre carico di pathos, di una sofferenza che è tipica di tutti poeti erotici a partire da quelli greci ma, se l’amore fa soffrire può dare anche risultati gratificanti anche all’anima e al cuore, il raggiungimento nella gioia nel congiungersi con i sensi e la mente con la mente con la figura dell’amata.
E unitamente all’amore per le donne c’è in Terrone una vena mistica e religiosa nel cercare Gesù che è Dio in ogni anfratto della vita stessa e in ogni luogo, sentiero, bosco o città e Gesù è il terzo che ci cammina accanto e si fa strada o viatico per donarci una vita felice e verso di lui da pregare c’è anche l’inevitabile risvolto dell’amore interessato per ottenere grazie.
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Raffaele Piazza
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