lunedì 7 gennaio 2019

POESIA = RAFFAELE PIAZZA

"Camere per Internet" -
L’approccio con le onde
per scoperte da abitare da poeta
a lettore ambulacri dove
ad ogni passo di fragola
simula il delta delle voglie per caso
lei passa avvolta da indumenti intonati
alla scena nell’asettico
spessore
e poi in duale desiderio
scherziamo, steli verdi e freddi
di questo senso l’inverno che di purezza
scompare nelle spire dell’incanto
di un candore di corridoio
e nella felicità ne scrivi il senso
accomunato a velocità di guarigioni
nel giocare al millennio:
si chiama Alessia sta nel file segreto il
suo nome nelle tasche le fotografie
di quanti saranno i suoi figli
come le linee della sua mano portano ceste
di fortuna lineare lungo presagi
di camminate vegetali da cliccare
in meraviglie di tinte dal carminio al giallo,
alla purezza del cobalto,
per poi scriverla la camera dell’amore,
per indicare il giorno e la parete della storia
che avverrà dove tu leggi
mura, indumenti per terra…
senza rompere specchi
e a rappresentarla fiore di pelle
dietro a quanti sempreverdi è riuscita a contare
nella gioia di sillabe sfiorate
onde dove se vuoi puoi recuperare
una conchiglia e una bottiglia
e rimetterla in casa sulle mensole,
fare emergere il foglio del messaggio.
*

"Alessia e il verde del pino"

Parla il verde degli aghi di pino
ad Alessia, linfe invisibili,
e le dice che sarà felice.
Lontano e vicino è il tempo
di Mirta e nel cortile c’è gente
per la quale compassione
prova ragazza Alessia e sta
infinitamente nell’attimo
di limbo a intravedere il greto
della vita nelle onde che pettinano
dei responsi il mare.
E il marittimo pino gioca
con Alessia nel gettare
su di lei la sua ombra
nel sole di gennaio del nevaio
sotteso a meraviglia d’inverno
bianco come la sua neve.
*


"Tesse una musica"

Tesse una musica il marino
fluire senza tempo, l’onda verde
che trasparente vola nella forma
di donna, di conchiglia che scolora
sulla spiaggia dalle felici trame
dove nella tua notte posi l’ombra
tra la sabbia dei passi che riveli
un moto precedente di parole
presunto tra l’argento che ti sfiora
di una luna a pochi tiri
di sasso levigato dall’attesa.
*
Raffaele Piazza

2 Commenti:

Alle 7 gennaio 2019 alle ore 12:42 , Blogger norise ha detto...

Lirica di alta levatura, perfettamente riuscita nei versi, con felici metafore (l'onda verde che trasparente vola nella forma di donna). Viene detto di questa misteriosa figura che posa l'ombra tra la sabbia dei passi...

 
Alle 8 gennaio 2019 alle ore 23:27 , Blogger Daniela Raimondi ha detto...

I versi scorrono lirici e levigati come quel sasso dell attesa. Bella poesia, con immagini lievi eppure profonde.

 

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