giovedì 24 gennaio 2019

SEGNALAZIONE VOLUMI = GIUSEPPE VETROMILE

"Attraverso la città" - "Antologia poetica" a cura di Giuseppe Vetromile
Scuderi Editrice – Avellino – 2011 – pag.87 - € 10,50

Il senso di una nuova antologia,ormai datata, come quella che prendiamo in considerazione in questa sede, va ricercato innanzitutto nella selettività del Curatore della stessa (in questo caso Giuseppe Vetromile) nello scegliere i tredici poeti inclusi che, esprimendosi in maniere differenti, raggiungono in modo incontrovertibile esiti estetici alti.
Gli autori antologizzati sono in ordine alfabetico: Pasquale Balestriere, Carmine De Falco, Marco De Gemmis, Adele Di Pietro, Stelvio Di Spigno, Maria Rosaria Luongo, Ivano Mugnaini, Regina Célia Pereira da Silva, Raffaele Piazza, Ugo Piscopo, Agostina Spagnuolo, Raffaele Urraro e Giuseppe Vetromile.
Il testo è strutturato con la presenza iniziale della presentazione di Vetromile alla quale seguono le sillogi delle poesie precedute da una breve nota critica e poi vengono le note biografiche sugli stessi poeti.
Attraverso la città ha per sottotitolo Rilievi e risalti poetici del tessuto cittadino visti da e seguono i nomi degli autori.
Per ogni persona il proprio posto di appartenenza, soprattutto se esso rimane lo stesso dalla nascita per tutta la vita, gioca un ruolo essenziale nel relazionarsi con i luoghi praticati e nel convivere con gli altri abitanti.
La città da attraversare, quindi, non è assolutamente solo lo sfondo statico dove avvengono i vissuti di ognuno di noi, ma invece una realtà vivissima da praticare nel bene e nel male.
Nelle città possono esserci luoghi idilliaci come parchi verdeggianti, testimonianze dell’architetture del passato rappresentate, per esempio da chiese antiche o palazzi storici, musei, ma spesso non solo nelle periferie si trovano tracce di degrado come immondizie non raccolte e case in disfacimento.
Tutto si gioca nel senso del cronotopo, lo spazio nel tempo, e si possono immaginare facilmente donne e uomini del passato che hanno camminato per le stesse strade che noi attraversiamo.
La città si può pure riscoprire quotidianamente, fingendo di essere turisti che la visitano per la prima volta e quest’atteggiamento si collega al progetto del curatore che ha richiesto agli autori versi che abbiano per oggetto la città stessa, luogo privilegiato che viene sublimato attraverso le diverse sensibilità di ciascuno.
Indubbiamente attraverso il tempo e l’evolversi delle civiltà sono mutati i ritmi di vita e forse si è perso il senso di una fusione con la natura nell’epoca della liquidità quando tutto sembra vago e incerto e nelle mentalità conta più l’avere dell’essere e tutto diviene pura esteriorità.
Infatti si è considerati più per il quartiere di appartenenza che, per esempio a Napoli, può essere di lusso, come via Petrarca o il Vomero alto, fino a giungere ai bassi di Montesanto nei quali i cittadini vivono abbrutiti dalla miseria e dalla delinquenza.
Per usare una metafora teatrale la città stessa diviene spazio scenico o scenografico nel quale si svolgono le vicende di ciascuno di noi.
Ogni poeta quindi qui dice la sua con urgenza motivato dallo stimolante tema scelto dal Curatore.

Raffaele Piazza

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