venerdì 27 febbraio 2015

POESIA = ANTONIO SPAGNUOLO

"ILLUSIONI"
Vorrei almeno sognare il tuo bacio
che sconvolgeva parole, ed il sussurro
che frastornava illusioni,
sillabe fra le labbra,
nostalgia per una nuova vertigine.
Si oscura l’abbandono,
incurante delle ore che allontanano
il tuo ciglio dal mio cuore di vecchio.
Stringo fra i denti il silenzio dell’eternità:
ocra nei miei occhi stravolti,
squame fra le tempie imbianchite.
*
ANTONIO SPAGNUOLO

INTERVENTO = PER NINNJ DI STEFANO BUSA'

LA PERSONALITA’ ARTISTICA DI UNA GRANDE SCRITTRICE:
Ninnj Di Stefano Busà

di Gabriella Pison

Non è più pensabile riferirsi a questo personaggio alla maniera consueta con brevi recensioni, ma ormai giunta ad un livello tale da essere storicizzata, credo sia più opportuno parlare di lei in termini più semantici attraverso una critica che tutta la inglobi.
Non conosco di persona Ninnj Di Stefano Busà, ma solo attraverso gli scritti che ci scambiamo tramite i canali mediatici tipici della nostra epoca: il suo non è un nome qualunque, data la sua vasta notorietà acquisita in campo artistico letterario, infatti ho percepito subito come si tratti dell’autentica personificazione-quasi di un mito, di un archetipo senza tempo, che porta con sé la voce del sapere umanistico, ispirata dalla musa della scrittura e della Poesia.
La sua figura è punto di riferimento e richiamo perentorio ai più puri valori dell’arte poetica, sempre catarticamente ispirata e sostenuta da un prorompente coinvolgimento. I tratti aristocratici del suo essere comunicano sicuramente un’educazione d’altri tempi, caratterizzata da cultura e nobiltà d’animo e anche la sua tensione verso l’assoluto non può che considerarsi coerenza sia sul piano ontologico che su quello logico. Ninnj vive in una pregnante atmosfera metafisica, che le fa prefiggere di raggiungere e farci raggiungere a nostra volta la verità, conscia della sacralità della sua opera.
Rimane da chiedersi se la vocazione della scrittrice alla Bellezza, platonicamente intesa, non sia che un inevitabile cammino verso la dimensione superiore e la sua arte lo strumento con cui rafforza e vivifica la sua ricerca.
Senza esitazione colloco Ninnj tra i grandi esegeti della nostra cultura chiamata a svolgere una funzione essenziale in questo mondo: ridare dignità alla Poesia, con la sua innata capacità di conferire pieno senso al proprio mondo, rielaborandolo con profonda riflessione e concretizzando l’elevazione, il significato metafisico dell’ascesa interiore, completando un percorso che si realizzi nel più puro ideale romantico essendo proprio tensione verso il bello e l’etica. Ideali che diventando atto di volontà hanno fatto grande la nostra Poetessa: il poeta è una via di mezzo tra il suo ego più permissivo e il suo riscatto dalla solitudine e dal dubbio, come ha scritto a proposito...la stessa Ninnj parlando di Giordano Bruno, riferendosi ad un filo conduttore tra il filosofo che aveva cercato di mettere ordine tra una teologia dilaniata ed in mano ai poteri forti, e la sua poetica che sembra un ammonimento a come l'uomo non impari mai la lezione dalla vita, persistendo nei suoi errori madornali, muovendosi tra il suo personale malessere e quello dei suoi simili con disinvolta disumanità, in un mondo che sembra diventato lo specchio della desertificazione delle coscienze, dell’annichilimento morale, della morte del pensiero libero e liberale nella corruzione della verità e di cui nessuno sembra accorgersene...


giovedì 26 febbraio 2015

PREMIO POESIA = "ROCCA DI MEZZO"

Il comune di Rocca di Mezzo, la regione Abruzzo, il consorzio per lo sviluppo culturale delle Rocche, la Pro loco di Rocca di Mezzo, la rivista di poesia "I fiori del male" , promuovono il "Premio Nazionale di Poesia 2015".
A) Poesia inedita in lingua italiana a tema libero
B) Poesia inedita del paesaggio italiano
C) Libro di poesia edito dopo il 2010
D) Romanzo o Saggio non anteriore al 2010.
Scadenza 30 Aprile 2015 - Segreteria : Pro Loco Rocca di Mezzo - Piazzetta dell'Oratorio - 67048 - Rocca di Mezzo (Aq)-
Richiedere il Bando completo al : 8062-916125-
*

mercoledì 25 febbraio 2015

SEGNALAZIONE VOLUMI = ROBERTO MOSI

ROBERTO MOSI : “LA VITA FA RUMORE” - Teseo editore – 2014 – pagg. 78 - € 12,00
La poesia di Roberto Mosi è attraversata da una tensione sociale inesauribile, che partecipa di un’atmosfera deliberatamente classica, assume le forme di un verso lirico, liquido e raffinato, ma controllato nel dettato e che si trasfigura in immagini d’attese e di stupore, precise e, al tempo stesso, delicate come un fiore appena sbocciato, o rigide come le altre vite materiali e meccaniche presenti in molti dei versi del poeta, emblemi di quella meraviglia che da sempre accompagna lo stare al mondo dell’uomo e che il poeta si assume l’onere e il piacere di mostrare, come tangibile realtà lavorativa. Nel suo nucleo originario la fonte d’ispirazione che contraddistingue i testi dell’autore è rappresentato dal desiderio, che è la sorgente e la materia dei sogni, il sognato per l’appunto, di cui il rumore del quotidiano sopravvivere è una nitida manifestazione onirica. La poesia dà parola a quanto di più profondo e inconscio c’è nel cuore di ogni uomo e sotto questo aspetto appare nella sua unicità e bellezza perché attinge al profano, presente come apertura originaria in ognuno di noi, basandosi su una vocazione squisitamente lirica, nella sua accezione più pura, del desiderio di esplodere o di subire le incombenze.
Si parte , in questo volume , da un fatto di cronaca : la manifestazione avvenuta a Firenze in occasione del decreto che imponeva la chiusura alle ore 22 dei locali della Libreria Café de la Cité. Il furore della calca si manifesta nella poesia, e diventa voce e memoria, arricchita in questa pagine da interventi grafici di notevole interesse , firmati da Enrico Guerrini. In questo libro, la forma del poema in frammenti aggiunge alla verticalità lirica, tipica del dettato, un’orizzontalità data dal dipanarsi delle situazioni, attraverso vari luoghi e vari tempi, e delle immagini legate al protagonista, soggetto lirico del testo, ma anche oggetto di attrazione e di vagheggiamenti da parte dell’io lirico, che gioca sapientemente alla ricerca della parola e alla ricostruzione della tavolozza.
ANTONIO SPAGNUOLO

PREMIO = APOLLO DIONISIACO

Premio Accademico Internazionale di Poesia e Arte Contemporanea “Apollo dionisiaco”

*
L’Accademia Internazionale di Significazione Poesia e Arte Contemporanea di Roma, Polo di Libera Creazione, Formazione, Ricerca e Significazione del Linguaggio Umano, Poetico e Artistico, in Convenzione Formativa con l’Università degli Studi di Roma Tre e con il Patrocinio dell’ANCI, dell'Assessorato Scuola Infanzia Giovani e Pari Opportunità di Roma Capitale e della Provincia di Roma, Presidente Fondatrice la prof.ssa Fulvia Minetti, bandisce la II Edizione a.a. 2015 del Premio Accademico Internazionale di Poesia e Arte Contemporanea “Apollo dionisiaco”, che si apre a poesie, opere di pittura, scultura, grafica e fotografia d’arte, edite o inedite, di autori e artisti di ogni età e nazionalità.

L’evento artistico-letterario valorizza le espressioni creative e il senso dell’Arte, luogo fra dionisiaco e apollineo e rituale della costituzione e del divenire di linguaggio e identità.

Il 19 Settembre 2015 in cerimonia e mostra a Roma, ai Poeti e agli Artisti vincitori e meritevoli sarà conferito il Diploma dell’Accademia, la Critica all’opera con pubblicazione gratuita sul sito ufficiale e il Trofeo aureo, argenteo e argenteo brunito “Apollo dionisiaco” dello scultore Pietro Malavolta, in pregiatissime fusioni a mano del Laboratorio Orafo Rocchi di Via Margutta in Roma.

Invio delle opere e iscrizione, entro il 30 Giugno 2015, si realizza via e-mail.

Il bando è pubblicato sul sito dell’Accademia:
www.accademiapoesiarte.it
RIFERIMENTO : accademia.poesiarte@libero.it

martedì 24 febbraio 2015

SEGNALAZIONE VOLUMI = "IL PARADOSSO DI TESEO"

"Il paradosso di Teseo" – 8 – Antologia Nuovi Fermenti Poesia -
Fermenti Editrice – Roma – 2014 – pagg. 149 - € 18,00

Fermenti Editrice, prestigiosa casa editrice romana, diretta da Velio Carratoni, con la quale hanno collaborato, tra gli altri, Giorgio Bàrberi Squarotti, Dario Bellezza, Giacinto Spagnoletti, Domenico Cara, Mario Lunetta, Antonio Spagnuolo, Gualtiero De Santi, Aldo Rosselli, Vito Riviello ecc. ha in catalogo numerosi testi di poesia, saggistica e narrativa e anche molti volumi antologici, come quello che prendiamo in considerazione in questa sede, intitolato “Il paradosso di Teseo”, curato da Donato Di Stasi.
Nell’introduzione al libro lo stesso Di Stasi afferma che nel giardino della letteratura i versi continuano a cadere come le mele di Newton: forza di gravità, dunque, necessità e pure coerenza.
Tuttavia molte poesie, prodotte nel nostro presente, sono antiletterarie, facili, anche perché, nell’era del verso libero, tutti, con un lapis e un foglio di carta, possono scrivere liriche, fatto messo in evidenza da Eugenio Montale nel saggio “Sulla poesia”, 1976.
Inoltre il numero dei poeti è in aumento per la condizione di solitudine dell’uomo, tipica del nostro postmoderno occidentale, grazie anche al proliferare della poesia on-line con blog e siti ai quali tutti possono accedere per scrivere, esprimere giudizi ed essere commentati.
Spesso le persone, per comunicare con gli’altri in modo positivo, sono costrette a gettare bottiglie con messaggi in forma di poesie nel mare della vita, con la speranza che siano recuperati e letti da qualcuno, per usare una metafora molto nota.
Come afferma il curatore, un’antologia poetica parte sempre da un’arida desolazione e cerca di piantare un frutteto che produca un doppio beneficio: riempire ceste di mele per un viaggio verso l’ignoto (la vocazione poietica stricto sensu) e legno robusto per le piroghe e le barche.
Di Stasi inventa una similitudine tra la navigazione (in particolare quella di Teseo di Atene salpato nell’antichità mitica alla volta di Creta per porre fine allo scempio dei sacrifici umani, in specie straziando e squartando il Minotauro) e la condizione della poesia, prua rompighiaccio, o zattera per la sopravvivenza, nelle sue varietà espressive, chi vi si arrischia lo fa da uomo o da donna plurale, al servizio di conoscenze e di emozioni collettive.
Traversata e pratica della poesia, quindi, secondo “Il paradosso di Teseo”, come mezzi speculari per addentrarsi nella nostra liquida e labirintica contemporaneità, nel viaggio, che è la realtà, secondo quello che può esserne l’unico senso, quello della sua continuazione giorno dopo giorno.
Si naviga nelle acque infide della routine, nelle quali può accadere, fortunatamente, anche di sbarcare su isole felici, diventando protagonisti di attimi di gioia e non solo di dolori, sensazioni composite, da tradurre, appunto in poesia, come se questa fosse il negativo fotografico delle immagini di momenti dell’esistere.
Scrive il critico che i dieci poeti qui antologizzati intendono la poesia, ciascuno con le dovute differenze, come il racconto della vita giocata su più livelli o incontri, da un lato il filo degli affetti, dall’altro la corporeità, la malattia, la morte (in forma di ossessione).
Schegge poetiche aspre e scorciate, diversamente aggrovigliate e riflesse individuano il momento esterno (ideologico, multiplanare, polifonico) e il momento interno (la sceneggiatura della quotidianità, l’ininterrotto flusso di dubbi e di mancate certezze).
I poeti antologizzati sono dieci: Lucianna Argentino, Caterina Davinio, Annitta Di Mineo, Gianluca Di Stefano, Marco Furia, Daniele Pietrini, Antonio Spagnuolo, Silvia Venuti, Giuseppe Vetromile e Giuseppe Vigilante.
Nel fertile panorama della poesia italiana attuale, vedono la luce, non solo moltissimi libri di poesia, pubblicati nella stragrande maggioranza dei casi da piccoli e minimi editori, ma anche antologie molto diversificate tra loro nella struttura.
Alcune crestomazie sono monotematiche, altre presentano i testi senza alcun commento, fornendo solo le note biografiche dei vari autori inclusi.
Fermenti Editrice ha già in catalogo molteplici opere antologiche, riguardanti sia la narrativa che la poesia, che hanno il comune denominatore dell’alto livello degli autori inseriti.
E’importante evidenziare il filo rosso, lo schema architettonico, che caratterizza questi lavori pubblicati da Fermenti.
Il suddetto è costituito, preliminarmente, da un’introduzione, a cura di un noto critico; seguono le schede esplicative sulle poetiche di ogni letterato inserito, e, infine, i testi di ogni singolo poeta, corredati dalle relative note biografiche e interpretative.
“Il paradosso di Teseo” può essere inteso come un lavoro unitario, quasi un ipertesto, nella lettura del quale ci si può soffermare, a piacere, anche su singoli brani, un libro che emerge, sia per la qualità delle scritture creative, che per la sicura acribia del redattore.


Raffaele Piazza

lunedì 23 febbraio 2015

PREMIO = GIUSEPPE MALATTIA DELLA VALLATA

PREMIO LETTERARIO : "GIUSEPPE MALATTIA DELLA VALLATA"- XXVIII Edizione.
a) Poesia in lingua italiana
b) Poesia nelle lingue delle minoranze linguistiche italiane e nelle parlate locali.
Inviare al massimo tre poesie (non superiori a cinquanta versi ciascuna)
Scadenza 6 maggio 2015.
Segreteria del premio : Casella Postale 211 - U.P. Pordenone -- 33170 Pordenone.
Richiedere il bando completo a : Pro Barcis - 042776300

domenica 22 febbraio 2015

POESIA = ANTONIO SPAGNUOLO

"UN TOCCO! -
Avevi bisogno di me , lo ricordo!
Sorridevi nell’ingenuo rincorrere
il tocco ancora lieve di fanciulla.
E’ rimasto il segno di una Croce
che ricamavi nel mistero di ginocchia,
mentre un coltello rigido riflette
intermittente poche frasi
senza ormai più la rima.
Passa lo stormo di gabbiani a rammentare
il bianco oltre il margine del mare,
ma non sono parole
annunciate di nuovo fra le ombre.
*
ANTONIO SPAGNUOLO

sabato 21 febbraio 2015

POESIA = ROSSANA BUCCI

"Nebbia"

Crogiolarmi amavo nel tepore di una nebbia
dei passi il rumore
nei vicoli oscuri
scandivano il tempo.
Il rintocco riempiva
il corpo /il mio
placava la solitudine inerte
profonde le vibrazioni dell’essere.
Nebulosa
l’aria
scioglieva lacrime
un nulla
vivevo di sensazione
evaporavo
confondevo I’io/il mio
a particelle infinitesimali di buio.
*

"Oltre ogni dove"

Nel vuoto
ho toccato l’infinito.
Lontana dal non senso.
La criticità
nello spazio tempo
di baronie
favoriti e favorite.

Nella confusione
spersa
vicina ad ogni forma
luce
ogni vibrare.

Nel destino
ritrovata
dentro lasciandomi andare
al di là dell’orizzonte
oltre ogni dove.
*
ROSSANA BUCCI -
*

Rossana Bucci è nata a Corato (BA) dove vive e lavora. Laureata in Economia e Commercio, svolge l’attività di Consulente del Lavoro. Poetessa e artista, da sempre si è interessata al mondo dell’arte e della letteratura, operando e mettendo a frutto le sue idee. Per la poesia fa parte di numerose antologie, l’ultima è “Keffiyeh Intelligenze per la pace” (CFR Edizioni) ed è inserita nel blog Umanafeminità di Nadia Cavalera. Nel 2014 partecipa a “Vento d’estate: la poesia” volantinaggio di poesia a Corato; “Big Splash” Network Poetico di Caterina Davinio a Palazzo Reale di Napoli. “Petali di me in volo” (Secop Edizioni) è la sua prima raccolta di poesie. Ha partecipato ultimamente alla Biennale del Fin del Mundo in Argentina. Insieme a Oronzo Liuzzi è curatrice della collana CentodAutore delle EUREKA Edizioni.

venerdì 20 febbraio 2015

POESIA = RAFFAELE PIAZZA

Alessia e il sogno segreto
*
Poi dai sagrati della sera,
la chiesa dei responsi, s’
incammina Alessia in un
rigo del pensiero, la linea
delle cose tiene, il caseggiato
campito nell’azzurro
di campagna presso Telese,
il lago della vita,
se non è più esistere nuotando.
Segreto di un di platino
sogno, fenomeno intravisto
da non raccontare a nessuno,
né a Giovanni ché dirlo porta
male. Alessia concaditramontovestita,
tutta in arancio la gonna
e la maglietta è bella stamattina,
sedici anni e tanto non mi lascia.
Alessia è donna e domina
il paesaggio.
*
"Alessia e il dono di Giovanni"

Attesa nelle cose del porto,
fiorevole partenza per Alessia
con Giovanni, camera
di aliscafo per Capri, l’azzurro
dell’isola intravista a giocare
con il cielo polito. Attimi
disadorni. Poi dalla borsa
il pacchetto estrae Giovanni,
affilate mani di Alessia
nell’aprirlo, ansia a stellarla,
un rossetto rosso intenso
per la storia dei baci.
Sorride Alessia cullata
dalle onde.
*

"Alessia pervasa dalla gioia"

Gioia pari a sole, ragazza
Alessia accarezzata dalla
danza della luce di febbraio,
nel freddo del nevaio
nella camera della mente
e in quella della casa
nel fare l’amore con Giovanni
(tanto non mi lascia).
Si aprono della felicità
i cancelli, sul letto dell’amato
i doni: uno slip nero, un jeans
sdrucito, una maglia gialla,
sedici anni contati come semi.
Scatta una rondine in volo
all’incrocio con gli occhi
volatile di platino nel garrire
la parola attenzione!!!
*
"Alessia verso marzo"

Sera di sorgente di freddo
(la precedente non torna)
a entrare in Alessia,
dalle forme all’anima
di 18 grammi. Domani
farà l’amore e sarà primo
marzo e tutta una vita
(il luogo dei sensi sarà
l’albereto).
Deve dormire ragazza
Alessia nel folto del
piumone a poco a poco,
ansia a stellarla, aria
a detergerla e affilarla.
E saranno piacere e orgasmo
ad abbellirla e non
la lascerà Giovanni
nel folto della fabula
se non è favola ma vita
non in versi.
*
Raffaele Piazza.



mercoledì 18 febbraio 2015

Laurea Honoris Causa = Pasquale Balestriere

Roma, 2 febbraio 2015) - La Giuria della Laurea Apollinaris Poetica e del Certamen Apollinare Poeticum, presieduta dal prof. Orazio Bologna e composta dalla dott.ssa Neria De Giovanni (Presidente dell’Associazione Internazionale dei Critici Letterari) e dai docenti UPS Cristiana Freni, Mauro Mantovani e Giusi Saija, ha assegnato la Laurea 2015 al poeta Pasquale Balestriere.
Ecco le motivazioni ufficiali della Laurea Apollinaris Poetica 2015 a Pasquale Balestriere: “Il poeta con le diverse raccolte, edite a seguito dei numerosi riconoscimenti riportati in vari certamina, non è noto solo ad Ischia ed in Campania, dove vive ed è impegnato nella vita culturale e sociale, ma è conosciuto, ammirato e apprezzato nei più raffinati ambienti, nei quali si coltiva la grande poesia di derivazione classica. Tra le numerose raccolte del poeta, per l’impegno, il lirismo, l’intensità dell’ispirazione e la validità del messaggio, si sono imposte alla nostra attenzione le brevi e significative raccolte, condensate nei volumi: E il dolore con noi e Il sogno della luce. Il poeta eccelle per la raffinata scrittura poetica, la commossa e commovente rievocazione degli affetti più cari e sentiti, per i temi, che affronta e porge con squisita sensibilità e consumata raffinatezza. La consapevole intimità, unita allo scaltrito uso del verso mutuato dagli antichi maestri, dà vita ad un intenso lirismo, che si piega sulla condizione dell’uomo e sull’ineluttabile cammino verso la morte, che schiude la via a gioie eterne e immortali, perché il poeta attinge a piene mani nel messaggio imperituro, scaturito dai testi sacri. Tutto questo pone il nostro poeta tra le voci più significative della poesia odierna in Italia”.

venerdì 13 febbraio 2015

POESIA = MARCO MAGGI

"Una nuova Itaca"

Se dall’onda del pensiero
riaffiora qualche indizio
riportami voce
nei luoghi immemori
dove nacque l’idea.
Là nel mare aperto
senza spiagge né porti
pregheremo la tempesta
di rompere le parole

e forse, nel silenzio,
troveremo poesia.
**


"Ritrovarsi"

Ritrovarsi così
a riallacciare desinenze
sulla sagoma variabile del corpo
nell’alternanza del tempo

raccogliere l’acqua del pudore
suggellando il pensiero
con lenzuoli di carta

rimettere le mani alla nuda terra
strappare dalle zolle
anche l’ultimo sogno
e capirne il dolore
-finalmente-

eppure
è ancora lì

intatta
**
MARCO MAGGI -


POESIA = SAMUELE MAZZOTTI

Risalgo dal fondo
con gli occhi chiusi
le braccia aperte
la sensazione di essere toccato da tutto
e di esserne parte
rimango fermo, galleggiante
mentre i miei pensieri creano onde
che si mischiano ai vostri
che diventano altre persone
so che ci siete vi posso toccare con la mente
e vi penso mentre apro gli occhi
ed una luce accecante mi stordisce
un sogno? Una vita piuttosto,
l’incontro delle nostre vite hanno provocato
uno sconvolgimento
un cambiamento
che ben venga allora piuttosto
che rimanere nel fondo immobile…
-
“Sconvolgimenti”
17 Settembre 2001
***
Bisogna avere
il coraggio
di tirare
fuori il
Nostro fratello povero
dal fango.

E’ inutile continuare
a farlo cadere
dicendo
che non ha possibilità

Siamo noi che gli togliamo
le possibilità di vivere
gli rubiamo le sue ricchezze
li istighiamo alla guerra
ed intanto su spiagge dorate
raccogliamo i loro diamanti.

Diamanti di sangue
soldi sporchi
che riempiono le pance
dei nostri figli
della nostra bella società.

Il terzo mondo
è povero perché
gli portiamo via tutto!

Dovremmo aiutarli
a costruire
il loro futuro
con i loro beni

Invece li spingiamo
a lato della strada
nel fosso
e noi viviamo
sulle loro teste
del loro pane
Quotidiano.
-
“Terzo Mondo”
04 Agosto 2014
***

Sono stato appena modellato
dalla terra,
ho sempre vissuto,
ma solo qualche giorno fa
il mio cuore è stato modellato,
incastonato nel mio costato
con un tempo ben preciso,
sentirlo battere a ritmo con la vita
è la miglior melodia che ci sia…

Ammaliato ti guardo volare
mio angelo
Ammaliato ti porgo una mano
mio angelo
Sei la CAUSA del mio Sconvolgimento
entra in me, rivoluzionami e
portami via sulla scia del tuo velo…

Sei il cielo che con gli occhi guardo
Sei la terra che con i piedi tocco
Sei l’acqua che rigenera il mio corpo
Sei le mani che pregano Dio
Chi sono IO che non sei TU?

Mi sto trasformando
è l’amore che lo esige!
Sono completamente rapito
dal tuo volto sfocato dalla luce che irradi
il tuo vestito semplicemente bianco è come
un faro per una nave in tempesta,
i cavalloni che ci separano,
sono gli ostacoli che supereremo per incontrarci
per abbracciarci
per giacere l’uno
nel viso dell’altro.

Madre credimi, quando mi alzo da terra
Mano nella mano con un angelo,
vorrei che mi portasse nel sole,
che come falene bruciassimo in quel sole
che anche il nostro calore, il nostro amore,
lo alimenti…
e si rinnovi in eterno.

Ammaliato ti guardo volare
mio angelo
Ammaliato ti porgo una mano
mio angelo
Sei la CAUSA del mio Sconvolgimento
entra in me, rivoluzionami e
portami via sulla scia del tuo velo…

Ogni volta che ci saluteremo
sarà sempre un arrivederci
e mai un addio,
e mai la FINE.
-
“Farei tutto per te”
24 Settembre 2002
***
SAMUELE MAZZOTTI -
*
Samuele Mazzotti Nasce a Cesena, il 25 Agosto 1974. Si diploma come Perito Tecnico Elettrico ed Elettronico presso l’Istituto I.P.S.I.A. di Cesena, ricalcando le orme del padre e del nonno. Nella vita lavora come magazziniere, ma fin dall’infanzia ama scrivere poesie e leggere. Dal 2008 è Vice – Presidente di una Associazione Culturale per lo studio della Calligrafia Medioevale. Nel 2013 partecipa ad un concorso letterario nella sua città, il racconto “Un Fiore in Trincea” viene pubblicato.

Sito: http://sammazzotti.wordpress.com

SEGNALAZIONE VOLUMI = ROSSANA BUCCI

ROSSANA BUCCI : "Petali di me in volo" Secop - edizioni – Corato (BA) – 2014 – pagg. 119 - € 10.00

Rossana Bucci è nata a Corato (BA) dove vive e lavora.
Poetessa e artista, da sempre si è interessata al mondo dell’arte e della letteratura, operando e mettendo a frutto le sue idee.
“Petali di me in volo” presenta un’introduzione ricca di acribia di Oronzo Liuzzi e un’introduzione della stessa autrice.
La raccolta non è scandita e, anche per questo, oltre che per l’unitarietà della sua materia, può essere letta come un poemetto.
La poeta, praticando una poetica neolirica tout-court, con venature che sfiorano l’elegia, nei suoi versi leggeri e icastici, svela se stessa, scendendo nelle profondità della sua anima, della sua mente, mettendo felicemente in luce, attraverso un caleidoscopio di immagini, la sua vita di giovane donna, di madre, di figlia, di amante, di artista poliedrica.
Rossana è cosciente delle sue intenzioni, quando scrive, in una pagina che precede le liriche:-“Il tuo sia uno sfogliare/ lento/ soffermati a meditare/ l’arte non viaggia nelle lavate pagine/ il mio animo/ riparte/”.
E’ implicito nei sintagmi suddetti la fiducia della Bucci nella parola poetica, nel suo valore salvifico, nel suo rivolgersi al lettore.
Se l’arte non viaggia in pagine lavate, ogni espressione artistica è frutto di macerazione interiore, travaglio interno, che svelandosi porta alla catarsi nella bellezza dell’opera.
Le poesie sgorgano dalla loro fonte, come messaggi in bottiglia o frecce acuminate, derivando dall’immediato e, spesso polemico, relazionarsi di Rossana con le cose e con la realtà, il mondo che la circonda e i suoi abitatori, che molto spesso, inevitabilmente sono figure squallide e corrotte, come i politici truccati.
Quanto suddetto emerge particolarmente in “Colpita”, nella quale la Bucci fa in versi una dichiarazione etica, nella quale afferma di essere attaccata per essere colpita sempre, pur restando serena, felice e propositiva; in tal senso con coraggio afferma nell’ultima strofa composta da tre versi, scritti in stampatello, di avere vissuto il male, di avere avuto il male dentro di sé e di essere già stata il male.
Il discorso sul male va inteso in senso agostiniano e la Bucci non vuole dire di aver fatto il male, cosa che sarebbe una contraddizione per un artista che segue il parallelismo etico- estetico, ma di averlo conosciuto in passato, sperimentato sulla propria pelle; proprio per questo ora è in grado di non turbarsi più al cospetto della malvagità che in tanti modi avvelena il cosmo del mondo, creato per la bellezza e la gioia, per farne un caos.
In “Il mio arcobaleno” la Bucci tenta di lanciare un messaggio ad un tu, del quale ogni riferimento resta taciuto, con il quale si sente interanimata, affermando che lo incontrerà in un luogo, nella parte più profonda della sua anima.
In bilico tra gioia e dolore, tra misticismo e vago erotismo, le poesie, come petali dell’essenza di Rossana, si librano in volo dolcemente, in un riuscito esercizio di conoscenza.

Raffaele Piazza

lunedì 9 febbraio 2015

SEGNALAZIONE VOLUMI =RAFFAELE PIAZZA

Raffaele Piazza - "Alessia" ed. ilmiolibro.it – Roma – 2014 – pagg. 119 - € 12,00
Un percorso di tempo spazio e di salvezza per e di una donna alla conoscenza del mondo, autentica e libera di agire e di pensare. Alessia motivata dal vivere. Alessia orizzonte della conoscenza. Alessia possibile attuale essere umano. Segreta. Si chiede. Esiste. Conquista una esperienza di vita. Entra nella visione stabile e di turbamento e senza maschera si mostra lineare a lasciare un segno della propria giovinezza.
Raffaele Piazza nella sua “Alessia” ci trasmette con una scrittura asciutta, compiuta, impegnata e originale l’armonia nascosta di una donna che incontra il vivere, si impone con la parola umana, attraversa l’essenza delle cose, viaggia negli echi della storia, risorge nei valori e si trasforma.
Piazza ci dona “tiepida nel freddo dell’aria” il disegno, l’immagine, il bisogno e il sogno e il coraggio di una fragile e autentica e vera e libera e fragorosa visione di un essere umano non distratto ma attento ai movimenti rigidi del quotidiano. La sua poetica scrittura saggia con garbo e raffinata sensibilità il mondo del senso, “la tela nella vita”. “con carta / e forbici ritaglia la vita”, “a scrivere parole con i voli” e dialoga con la chiarezza delle idee, narra il passo dell’anima con grazia il respiro di un amore aperto e di luce, si apre con pazienza al gioco degli eventi “nella forma di città senza tempo”.
Alessia vive il primo sogno con Giovanni, figura non in ombra ma che respira profondamente il vortice del contatto con la donna che ama e con una valenza armonica arpeggia in una stanza d’albergo o altrove l’intenso rapporto amoroso.
I tempi scorrono velocemente e Raffaele Piazza, con durevole verità, svela l’intima indole di Alessia. Il tono. La musica. Il barlume. Il ritmo graduale. Il percepibile. “Tutto accade / una vita / scritta con mano tremante la / parola amore”.
L’invisibile diventa visibile e l’impossibile possibile e Piazza racconta, descrive la vastità dei luoghi vissuti da Alessia. Attraversa la voce dei sogni. Attraversa i luoghi del dire e del fare di Alessia. Analizza il logos. Intraprende l’azione. Pratica il desiderato. Apre l’essere per l’altro. Contempla la straordinaria ricchezza dell’umana sinfonia. Alessia che “Scrive con vaga grafia”.
È una favola concreta quella di Alessia. Non utopistica. Una favola nuova che fa riflettere il lettore. Una favola reale in divenire. “Scatta il volo di un gabbiano / e trasale Alessia azzurrovestita / nell’aria vegetale della consecutiva / attesa”.
*
Oronzo Liuzzi

domenica 8 febbraio 2015

POESIA = RAFFAELE PIAZZA

"Alessia e l’incanto di febbraio"

Fiorevole mattino, risveglio
di Alessia nel ricordare
del sogno la bellezza
(segreto nascosto nel file).
La forza della grandine
ha seminato un prato bianco,
sulle auto e nelle strade,
in attesa ragazza Alessia.
di fare l’amore con Giovanni.
Giochi del cielo nel
panneggiare delle nuvole
in forma di delfini
e cavalli a scendere tramite
gli occhi nell’anima
di Alessia, incanto
di febbraio a rigenerarla,
nevaio nella camera
della mente. Esatta con la
città armonia, specchio
frontale (sono la più bella).
*

"Febbraio 2015 di Alessia"

Incantesimo mattinale di Alessia
dopo il sogno soave,
nelle cellule dell’anima,
freddo sorgivo e di fare
l’amore la voglia nel nevaio
di febbraio. Le strade si aprono
per tragitti azzurri come
la gioia, infinita Alessia nel
rigenerarsi nel fresco bello,
nel tendere alla spiaggia
di febbraio delle acque
del responso (non ti lascia).
Fiorevole brezza, il sole
in alto a illuminare la vita
se non è esistere nuotando.
*
"Alessia e il nevaio"

Alta montagna per Alessia
nelle di Cortina le cose,
attende la disadorna via
serale. Dal giubbino celeste
cielo emergono gli occhi
della stessa tinta a pervaderla
il colore del sembiante,
il filo d’erba in bocca,
nello scendere dell’aria
il freddo nell’anima a stellarla
la stellinamuleto al collo
sottile e la mente azzurra
nel formularlo (non mi lascia).
Guarda il nevaio senza paura
Alessia. Prende in bocca polita
neve a raffreddarla, dissetarla
nello scorgere Giovanni incontro
andarle. Attende Alessia
le labbra del saluto servite
sulle sue con amore.
*

"Alessia e la mietitura"

Giugno nel pensiero di ragazza
Alessia nel sogno ad occhi aperti.
Le distese dei campi, i mietitori
attenti, covoni del raccolto
e madie per il pane sotto il sole,
nel futuro anteriore. Luna bianca
a ovest della storia dei baci
di Giovanni (non mi lascia).
Raccogliere della vita le spighe
pari ai suoi capelli biondi
per Alessia sicura rigenerazione.
Dall’albereto fantastico la voce
del vento, frontiere d’argento
e platino, non parla Alessia
nel fuoco a riscaldarle le affilate
mani e la vittoria.
*
Raffaele Piazza

martedì 3 febbraio 2015

RIVISTA = CAPOVERSO

CAPOVERSO - rivista di scritture poetiche - N° 28 - giugno-dicembre 2014 -
Sommario:
-Saggi :
Pietro Civitareale : Afasia e verbalizzazione nella poesia di Zanzotto.
Giuseppe Panella : Interrogativi sulla poesia
Merys Rizzo : Zagajewski Dal gelo del dispatrio al bagliore dell'altrove.
- Testi :
Leopoldo Attolico
Corrado Calabrò
Carlo Cipparrone
Angelo Gaccione
Francesco Graziano
Giorgio Linguaglossa
Nicolino Long
Francesco Mandrino
Ester Monachino
Fosca Musacco
Marisa Pelle
Raffaele Piazza
Laura Rainieri
Nicola Romano
Lidia Sella
Rossella Seller
- Interventi:
Pino Corbo : La poesia di TommasoLandolfi
Francesco De Napoli : Terra amara del sud: Ricordo del poeta M. Martinelli
Mario Fresa : Poesia ed erranza. Su "Essere e abitare" di T. Salari
Daniele Giancane : Un manifesto possibile
Elio Grasso : Una lunga vacanza
Mario Melis : Caproni a 25 anni dalla morte
Sergio Spadaro : Un saggio di C. Mauro su sei poeti contemporanei
-Letture:
a firma di Maria Lenti, Angela Costanzo, Mario Buonofiglio, Saverio Bafaro, Antonio Spagnuolo, Pietro Civitareale, Vincenzo Guarracino,
-Cronache di poesia
-Notizie sugli autori
riferimento : alimenaf@libero.it

PREMIO POESIA = PIETRO BORGOGNONI

PREMIO BORGOGNONI per opere di poesia edite ed inedite, mai premiate in altri con corsi.
Poesie concorrenti in sei copie dattiloscritte, e distribuite in altrettanti fascicoli devono pervenire alla segreteria Premio Nazionale di Poesia "P.Borgognoni" - casella postale 277 b-- 51100 Pistoia , entro il 31 marzo 2015.
Richiedere il bando completo a gio_pol@alice.it (Prof. Giorgio Poli - Presidente del premio)