giovedì 17 ottobre 2024

POETI DA RICORDARE: PASQUALE MAFFEO


**
"SIEPE"
Oro di foglie nella siepe, ottobre.
Puri così
morire noi potessimo nel sole
guardando oltre peccato
sopra muri d'infanzia a farci eterni.
*
( Da "Il cercatore luminoso" (1994) Pasquale Maffeo (1933-2024)
***********
"In un cielo sereno"
(a P. Maffeo)
In un cielo sereno resta
-addossato alle colonne doriche-
il tuo sguardo lontano
come a cercare
orizzonti imperscrutabili
in queste bufere quotidiane.
**
Rocco Salerno
**
"Come un sogno"
(in memoria di Pasquale Maffeo)
Te ne sei andato
come un sogno
un Cercatore luminoso*
=
lasciandoci in dono
la Bellezza delle Visioni*
le parole di Nostra sposa la vita*
che riposano nel cuore
=
come la tua anima incielata
che irradia il nostro sguardo
l'umanità assetata di Verità.
*
Rocco Salerno
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*P.Maffeo, Il cercatore luminoso, poesie, Cittadella, Biblioteca Cominiana,1994;
*W.Blake, Visioni e Profezie, Inquadratura traduzioni e commenti di P. Maffeo, Marina di Minturno, Caramanica, 2017;
*P.Maffeo, Nostra sposa la vita, Marina di Minturno, Caramanica, 2010
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SEGNALAZIONE VOLUMI = OANA PUGHINEANU-ORICCI


** Oana Pughineanu-Oricci: “Bilanciamento del bianco” – Ed. Fallone – 2024 – pag. 72 - € 15,00
Un’intensa silloge realizzata nel ricamo accorto del verso, che elegantemente si allunga in alcune pagine, quasi a formare degli intervalli che rasentano la prosa. Ma intervalli che avviano quasi sempre alla semplice rielaborazione filosofica, sfiorando frasi che dalla eloquenza proseguono verso la meditazione.
Ogni poesia esprime momenti indelebili, scolpiti dalla indomabile aspirazione alla parola simbolo, che allontana vivacemente il senso di vuoto per osare il cesello delle immagini e dello scandaglio.
Il gioco delle figure incide nella compostezza del plasma per fasi e combinazioni di una lettura del territorio umano e quotidiano, tra somiglianze che recuperano effetti e cromie primarie di particolari riflessioni.
“Il cielo è rosso instagram quando andiamo verso l’ospedale/ e ascoltiamo rock fm nella nuova ford di papà/ mamma vede una zingara alla fermata e dice “guarda quella che grassa”/ ma vuole dire “che sana”./ io penso a cosa sarebbe bene con questo cielo rosso instagram/ frutta? torte? buon caffè?/ “scommetto che chiede pure aiuto allo stato” dice papà.”
Un intreccio cabalistico in versi liberi per illuminazioni improvvise e osmosi con l’ambiente, intessendo qualche metafora che aggancia il lettore e delineando figure attraverso esemplificazioni del reale.
La poetessa si immerge in prospettive variegate ed immagina che “dalla cupola color prosciutto stracotto cade una stella/ vista da tantissime ragazze/ si deve fare a pezzi/ somministrata a minuscole schegge” o lentamente sussurra: “quando sono vicino a mamma seguo il programma/ quando sono lontana piango.”
Un alternarsi di cronistorie musicali e di incisivi sguardi per attese o per illusioni.
Utilizzando alcune strategie stilistiche la compilazione offre composizioni saltellanti ed armoniose.
*
ANTONIO SPAGNUOLO

venerdì 11 ottobre 2024

PREMIO = L'ASSEDIO DELLA POESIA

Concorso poetico
“L’assedio della poesia”
edizione 2024
La casa editrice “La valle del tempo. La rete dei saperi” indice la nuova edizione del premio “L’assedio della poesia”.
Al premio possono partecipare autori italiani e stranieri maggiorenni.
Inviare in PDF un file contenente quaranta poesie (inedite) in lingua italiana, in allegato email al seguente indirizzo: concorsi@lavalledeltempo.it entro il 31 dicembre 2024. Indicare in Oggetto: Partecipazione al premio “L’assedio della poesia”.
Inserire nel corpo della email: Nome, Cognome, Data di nascita, Indirizzo completo, Telefono, email, autorizzazione alla eventuale pubblicazione.
La giuria sarà composta da: Antonio Spagnuolo, presidente, Carlo De Cesare, Mario Rovinello, Maurizio Vitiello, Rita Felerico, Carlo Di Lieto.
Premiazione nel mese di marzo del 2025. Nel corso della premiazione sarà annunziato il nome del vincitore.
Primo premio: pubblicazione della silloge nella collana “Frontiere della poesia contemporanea” più Diploma.
Secondo premio: Diploma e proposta di pubblicazione
Terzo premio: Diploma e proposta di pubblicazione
Non è richiesta quota di partecipazione.
I dati personali saranno custoditi secondo legge.
*
Napoli – 11 ottobre 2024

POESIA = RAFFAELE PIAZZA


***Alessia a Capri***
Sera d’agosto nelle fibre,
ha accettato l’invito di Giovanni,
se a Capri l’ha portata,
l’aliscafo e non il suo pensiero.
Si dissolve dai vetri il vapore
dopo l’amore, Alessia con carta
e forbici ritaglia la vita, rigenerata
in infinite guarigioni, pelle
di pesca, nel tratto bello del suo
volto, mi ricorda l’acqua.
Mediterraneo di parole la sorgente
l’attira e sta infinitamente in un
soffio di brina, la storia che continua.
Detersa è la vita, amniotica pioggia
come il velario della vittoria
a circondarla nella Grotta Azzurra,
tra il mare e la disadorna via
serale nelle camere della mente
e della casa, momenti irripetibili
il vino e il bacio di Giovanni
a portarle in dono rosa conchiglia
lì dove iniziano il tempo
di rinascita e una cesta di fortuna.
*
Raffaele Piazza

domenica 6 ottobre 2024

POESIA = ANTONIO SPAGNUOLO


**"Mistero"
Percuote o piange al bersaglio
l'infido precipizio, scosso dal vento,
tra maschere di un blu vertigine,
che accarezza e tace.
Stormo di audaci fulgori le lunghe riga
che hanno dichiarato il mistero antico
soltanto una sorpresa da opinare.
Così, fatto conchiglia, sono la pietra
in angolo, tra il lento brusio delle foglie,
più prudente nella vietata ricerca
vagante nell'incertezza del possesso.
Un alone ha il modello dell'impasto
in procinto di cedere all'inganno.
*
ANTONIO SPAGNUOLO

sabato 5 ottobre 2024

POESIA = ALESSANDRO SCOLARO


**" Abbandono"
Amore che vai via
amore senza confini
sono disarmato
avevo solo te!
==
**
"Soldi"
Ore date per denaro,
Signora Libertà
prostituta
d’un misero centesimo.
==
**
"Ho perso la testa"
Non lo vedi?
ho perso la testa
non riesco a svegliarmi
il sol sognarti
mi fa vivere.
**
ALESSANDRO SCOLARO

giovedì 3 ottobre 2024

RIVISTA = NUOVO MERIDIONALISMO


****E' in distribuzione in questi giorni il numero giugno/agosto dell'elegantissima e ricchissima rivista Nuovo Meridionalismo, diretta con accuratezza e severità da Giuseppe Iuliano.
In copertina la riproduzione dell'opera "Ritratto di popolana con orcio" del pittore Clemente Tafuri.
Firmano : Giuseppe Iuliano, Emanuele Macaluso, Paolo Saggese, Luigi Mainolfi, Amato Michele Iuliano, Clara Spadea,Leonardo Di Filippo, Mino Mastromarino, Michele Miscia, Aldo De Francesco,Gennaro Iannarone, Franco Mangialardi, Matteo CLaudio Zarrella, Teodoro Russo,Antonio Pulcrano, Clelia Cipolletta, Nicola Prebenna,Mirella Iannaccone, Antonio Spagnuolo, Matteo Balsamo, Emanuela Sica, Elda Ciampi,Raffaela Vallese, Gerardo Iuliano, Vincenzo Napolillo, Lauramaria Anzuoni,Domenico Defelice, Gaetano Troisi, Basilio Fimiani,Michele Sessa, Riccardo Sica, Paola De Lorenzo Ronca, Sergio Natale.
A pagina 5 = Vignette di Malatesta.
Per contatti = giiuliano@tiscali.it

mercoledì 2 ottobre 2024

POESIA = NINA LYS AFFANE


****Nina Lys Affane è scrittrice algerina residente in Francia. Dopo gli studi in lettere e la prima esperienza all’insegnamento, ha iniziato il suo nuovo percorso alla letteratura. Nina è autrice di numerosi articoli giornalistici e di cinque raccolte di poesie : “In trattative con l’amore” (Algeria 2011), “Ai confini del tempo” (Algeria 2014), “La Confessione” (Libano 2017), “Il Paradiso dei sensi” (Montreal 2018), “I Rumori dei sensi” (Canada 2019) e il suo sesto libro pubblicato di recente in Francia dal titolo: ”Riva dell’oblio” disponibile in tutte le librerie.
"LA VOCE SILENZIOSA"
La voce silenziosa
Dei miei versi
E il discorso rinchiuso
Nelle mie pietre
Scultura di un fiore
per l’Umanità
Della terra
Con le parole
Magico
Inventa un mondo
Magnifico
Si apre una porta
È la porta della pace
Le battute d’arresto tumulate
Per sempre
Un mondo governato
Da Morfeo
In questo mondo di pace
Una nuvola di colori candidi
Uno zefiro di dolcezza
Brezza dolce, le ferite guarisce.
=
=
"IL POETA…"
È un fuoco in luce
Una strana anima sbagliata
Nello spazio infinito
I suoi pensieri allo specchio
Così anche il suo fiato perso
Buongiorno
Misteri misteriosi
Nel grigio, nel buio
In casa di campagna
Emoziona i ricordi sepolti
Nei cassetti
È un vivace bohémien
Con le sue lettere
Pazza sull’orlo della disperazione
Futile ma saggia…
***
Traduzione di Angela Kosta Accademica, giornalista, poetessa, saggista, editore, critica letteraria, redattrice, traduttrice.

martedì 1 ottobre 2024

SEGNALAZIONE VOLUMI = RITA PACILIO


***Rita Pacilio: "Così l'anima invoca un soffio di poesia" - Ed. Marco Saya - 2023 - pag. 264 - € 20,00
“Sui gradini dove siamo seduti/ti ho chiesto di ascoltare le cicale/la promessa al mondo che tutto/ancora accade in questa vita tonda/fulminea e mansueta magnificenza.” I versi appartengono a Rita Pacilio, alla sua “Preghiera” in epigrafe al libro “Così l'anima invoca un soffio di poesia” poesie scelte (Marco Saya Edizioni, 2023 pp.264 € 20,00).
La cifra poetica di Rita Pacilio contiene una collezione privata e suggestiva dell'essenzialità sensibile, consolida la capacità di decantare la qualità introspettiva dei versi nella sorgente creativa di un linguaggio spontaneo, colto nell'immediatezza emblematica dell'indirizzo intuitivo dell'anima. Rita Pacilio orienta la direzione dell'intensità nel sublime itinerario intorno al riflesso umano, concentrando in accordo con il silenzioso contatto con la caducità, la disposizione interiore dei pensieri, la vocazione a fronteggiare la provvisorietà attraverso la percezione consolatoria della natura, nell'innata emozione dell'arrendevole sguardo verso una realtà che elargisce il dono di distinguere l'infinito, oltre il confine delimitato della ricerca umana.
Amplia il registro scrupoloso e inesorabile dell'inclinazione generatrice delle cose, riconosce la predisposizione contrastante delle persone catalogando la motivazione del paradosso umano nell'evoluzione speculativa tra le tendenze incompatibili di indifferenza e desiderio, nella determinazione ponderata di dipendenza emotiva e libertà, nella volontà di razionalità e impulso affettivo, nell'interpretazione di spirito e materia.
La poesia di Rita Pacilio è in divenire, nel flusso perenne della sostanza poetica, esposta alla vulnerabilità del tempo e alle sue suscettibili trasformazioni, ammette la scrittura elegiaca come confessione lirica nel valore universale dell'urgenza espressiva in grado di illuminare la vita e gli azzardi del mondo. Le poesie scelte racchiudono la consistenza di una coscienza sconfinata, rinnovata in una vertiginosa catarsi tra l'incessante avvertimento delle assenze e l'autenticità compassionevole della memoria, custodiscono la profonda attrazione sovrumana nella trascendenza delle intonazioni significanti, nel legame strutturale ed evocativo tra segno linguistico ed elemento concettuale, esplorano la regione segreta e contemplativa dell'inconoscibile. Sperimentano l'estensione della poesia come intesa corrispondente alla selezione stilistica e letteraria, annotano la responsabilità delle inquietudini morali lacerate, illustrano l'inaugurazione sensibile alla meraviglia della bellezza, il filamento impercettibile e inafferrabile della spiritualità. Il soffio della poesia muove il passaggio esistenziale di una voce impalpabile ed esitante che sussurra il tremolio appassionante delle parole e modella i versi nella corrente dell'invisibile, nell'alito di vento sfiorato dalla purificazione del vissuto. Rita Pacilio pone l'accento sull'accuratezza del dolore e sulla rivelazione confortante delle confidenze, annota la gravità dell'abisso nei dettagli obliqui della contemporaneità, supplica la presenza fedele dei ricordi, codifica la cadenza visionaria del linguaggio, la sua inattesa possibilità di mutamento, consacra forma e contenuto nella funzione esegetica dell’immaginazione, adottando una comunicazione elegante e saggia, nell'identificazione di un'appartenenza, nel discernimento dal varco impenetrabile di ogni orizzonte.
*
Rita Bompadre - Centro di Lettura “Arturo Piatti” https://www.facebook.com/centroletturaarturopiatti/-
*****
TESTI SCELTI
*
Io l'ho amata ogni mattina
nell'eternità celeste questa terra
travestita a festa e silenzio.
L'ho amata di felicità sull'isola
come fossi io stessa stesa
sull'acqua nel canto libero
di chi crede ancora che amarsi
è tutto questo coprirsi di baci.
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Benedirò con ogni benedizione
le betulle di mio padre
i cristallini riflessi sulla pioggia soleggiata
la speranza in continua trasformazione
tra il bianco latte del tronco e la libertà.
Benedirò le voci che passano nelle nuvole
per ricordare che non potrai tornare indietro
nemmeno nei legni intagliati, saperti
a piedi uniti e con le spalle appoggiate.
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Così hai imparato la misura dello spazio
hai aperto la cerniera del vento come fa
l'abisso
baciato la pupilla
osando il perdono di te stesso
davanti a tutte le finestre che danno sul retro

hai sentito la magnificenza
nello stesso momento in cui metti
a confronto le lettere maiuscole e minuscole.
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Hai mai pensato di svegliarti presto
passeggiare l'occhio fresco
e la guancia nella neve nuova
frugare a lungo con il naso
gli invisibili segreti
voci profetiche sospese
intorno ai lampioni, alla fontana
padrona della piazza.
La luce fa così quando scuote il fuoco
di dicembre e si sparge sopra i tetti,
sugli specchi impolverati, sul monte.
Un rito silenzioso e astuto
testimone di chi scrive da lontano
e aspetta il giorno crescere
lievito o anima.
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L'assenza ha una forma quieta
dischiusa, indecifrabile, bianchissima
un tumulto di cellule nella gravità delle spalle
fino a riaprire un rumore spezzettato
=
fermato nell'ansietà del chiarore tra due costole
nello stesso istante piegate alla redenzione
mansueta. Sembra possibile la partecipazione
la prima appartenenza fuori da queste cose
=
in cui metto le mani, un bicchiere, un rosario,
un libro, tante voci e mai la tua.
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Mille volte i canti delle magnolie
ritornano nell'imbrunire
al mio respiro.
Non temono l'intreccio dei venti
né linee curve nel seno delle nuvole.
Indugiano solo quando l'eco disperata le insegue.
***