"Ricordo di Mirta"
Ti sei suicidata e
non riesco a crederci
il giorno prima ridevi
ed eri calma, Mirta,
tu così bruna e così
donna. Sottesa alla
memoria sei di attimi
perfetti passati insieme
nella tua villa e nei
ristoranti dei vivi.
Credevi che le mie poesie
fossero di Montale o
Mario Luzi e giocavamo,
Amica mia al gioco della
poesia che non è vita.
Ora il pacchetto che mi desti
è una reliquia nel cassetto
e mi dici di non avere paura.
*
"Alessia si salva dalla nebbia"
Guida come una donna Alessia
(sedici anni contati come semi
e meno male che mi è venuto
il ciclo che non siamo stati molto
attenti). Nel tornare a casa sul
nero dell’autostrada una forte
nebbia e Alessia ragazza non ha
i fari abbaglianti ed ecco che
si calma Alessia, si concentra
in sintonia con l’auto e guida
magistralmente. Uscita Napoli
Vomero e salva e salda è Alessia
e non telefona a Giovanni.
Nella pace della camera dell’amore
ringrazia Dio Alessia rosa fragola
vestita per piacergli.
*
"Alessia e i fuochi a mare"
Vaga Alessia ragazza sul
lungomare abbracciata a
Giovanni, anima nell’anima
a entrarvi l’afrore della
salata acqua e qualcosa emerge
nel paesaggio interiore di
Alessia dai sensi al cuore
e sono i fuochi a mare.
Chiaro orizzonte che avanza
nella sera nell’illusione
da gabbiani solcato e sta Alessia
infinitamente con la luna
a pochi tiri di sassi levigati
dall’attesa che accada la vita.
E si accendono le speranze
pari a fuochi d’artificio
fotografati dagli occhi
fino all’anima vergine
di Alessia.
*
"Alessia sogna Mirta"
Aria fiorevole a Napoli
d’estate mitigata, luglio
che non spoglia della terra
il sembiante a restare iridato.
Nella calcinata della villa
di Mirta camera si addormenta
Alessia e l’amica sogna.
Mirta rosavestita dice ad Alessia
che sarà felice nel gioco della
vita nella farfalla del sorriso.
Poi si sveglia Alessia sottesa
a viva gioia e ride come una
donna. Poi le telefona Giovanni.
*
"Alessia e il lago dell’anima"
Mitezza di luglio a entrare
nel lago dell’anima di Alessia
temperatura di quieto splendore
e vede ragazza Alessia che Mirta
esiste ancora dopo il suo suicidio
e dal cielo le parla e le dice
di non avere paura, di prendere
il Rosario nella bellezza delle
mani e pregare. Tra i lecci e i
pini grandiosi prende Alessia
la corona e prega Dio e poi
alla fine dell’anima la pace
(andrà bene l’interrogazione
sull’Odissea e Giovanni
non mi lascerà). Sicura Alessia
esce allo scoperto e il telefonino
squilla. Prima di dire pronto
Alessia.
*
"Alessia e l’amica vera"
Soavità del volto di Mirta
ad angolo con la luce e l’angelo
a interanimarsi con di Alessia
di ragazza l’anima di stella.
Mirta amica vera di Alessia
nel dirle non ti lascerà. Sentiero
ad attraversarlo Alessia nell’
intessersi al vento senza tinta
mentre sente il coro delle vergini
di 14 anni. Prende nelle mani
il Rosario e prega e quando ha
finito squilla il telefonino.
Prima di dire pronto Alessia.
*
"Alessia e l’ironia"
Guarda un film con Charlot
ragazza Alessia e ride come
una donna. Il sentiero si apre
poi nella barzelletta da Veronica
raccontata alla fine del film
(quella su un genio della musica
che si credeva Dio). Poi bevono
tè freddo le amiche per rinfrescarsi
le anime nei corpi di ragazze
e ridono nel farsi sui fidanzati
confidenze. “Lui mi vuole
completamente nuda quando
lo facciamo” dice Alessia,
“Lui mi fa mettere calze
autoreggenti”, dice l’amica.
Poi un film con Benigni e Troisi
e ridono ancora Alessia e Veronica
e non pensano a di Leopardi
i versi, né a quelli di Silvia
Plath, ma a quelli di Montale
e di Ungaretti. Squilla di Alessia
il telefonino e vede il numero
di Giovanni ragazza Alessia
(quindi non mi lascia).
*
"Alessia e il primo sabato di luglio"
Luglio consecutivo di meno caldo
a giungere all’anima di Alessia
in fiore su di Capri le rocce prima
di entrare nelle acque. E si tuffa
di testa ragazza Alessia con la maschera
e le pinne nel giungere al fondale
dove prende levigatissima una pietra
bianca prestito di natura nelle affilate
mani di Alessia pari a ninfa nel bikini
rosa confetto. Sabato giorno della
fortuna per Alessia nel giungere
dove era già stata la Grotta Azzurra
raggiunta con abili bracciate
nel ricordare l’infanzia di quando
vi entrò la prima volta con i genitori
e il fratello. E così esiste Alessia
nell’attesa dell’arrivo di Giovanni.
*
Raffaele Piazza