"Alessia e la Pasqua 2016"
Il sole inonda Alessia per
resurrezioni ad ogni passo
nella camera di ragazza
e in quella della mente.
Gioia a pervaderla, Alessia,
(anche domani è festa e il
letto è pronto per l’amore,
sono partiti i genitori).
Telefono ad accendersi e
squillare (è Giovanni: fatti
bella come la rosa del rigo
di giardino). Nuda allo
specchio Alessia, poi si
veste: nello spazio scenico
della vitastrada scende
in una gioia di rugiada
tra le strenne.
*
"Alessia e verginità di luce naturale"
Incanto al Parco Virgiliano
per Alessia nell’interanimarsi
con le piante da rinominare.
Sole del pomeriggio se la fabula
si fa favola azzurra contro il cielo,
fiorevoli volatili nel cantare,
di luce naturale il sembiante
vergine oltre la storia dei baci
di Alessia nel tessere una tela
di pensieri rosapesca nell’attenderlo
nel Parco dei passi come
in prove di danza. Eccolo, vieni
nella mia rete di compostezza,
e così Alessia…
*
"Alessia e l’altana"
Nell’inalvearsi il pensiero
di Alessia a un tiro di sasso
dal cielo di marzo, sull’altana
dell’albergo degli angeli
vacanza nella luce di sole
velato da una cesta di nuvole
per Alessia in limine alla
vita nova dell’amore con
Giovanni. La frontiera
nell’alba francese hanno
varcato con l’auto nera.
Nel rigo del percorso
Alessia gli ha chiesto
se la ama. Lui ha detto si.
Poi senza parole Alessia
ha sudato senza caldo.
La passione nella camera
dell’hotel all’ultimo piano
per due ore l’uno nell’altra
Alessia nel piacere
(e se mi lascia?).
*
"Alessia sale le scale del cielo"
Sogno ad occhi aperti
per Alessia, gradini azzurri
nel salire al cielo, vede una
nave campita nel sembiante
senza naufragio. Sale
scale di cielo nell’interanimarsi
con angeli e anime fiorevoli
(anche con quella di Fabiana
amica, a dirle che sarà felice).
Attimi prealbari, previta per
Alessia nel cogliere mistiche
fragole in prove di danza.
Si distanzia dalla terra Alessia.
Squilla il telefonino
ed è di Giovanni il numero
trasale Alessia. Lui dice. ti
amo e torna presto!!!
*
"Alessia compra una polo per Giovanni"
Sera a inverarsi su della vita
lo spazio scenico dell’amore
o il campo di gioco per ragazza
Alessia nell’uscire di casa
oltre la portineria – acquario.
A poco a poco i pensieri
con giochi bianchi di nuvole
a intessersi in altre forme
oltre alle lune e ai cavalli.
Ama Giovanni nel dono
una nera polo leggera lui ha
sempre caldo. Entra Alessia
nel negozio sceglie il tessuto
più sottile come l’eros.
(L’indosserà il giorno del
mio compleanno quando
faremo l’amore).
Trasale Alessia nell’accendersi
del telefonino, la luce verde
come aprile e lui dice: ti amo!!!
*
"Alessia vince la partita di tennis"
Biancovestita Alessia per il
gioco che è la vita,
sul prato del campo con l’erba
nell’interanimarsi in mistica
fusione nel sudore del verde
aprile con la racchetta la partita.
Ragazza Alessia e il pubblico
si chiede se contro Veronica
e se stessa vincerà. Giovanni
nerovestito a fare il tifo
e lei lo sa, Alessia nel tendersi
veloce nello scatto della
palla della vittoria a della scuola
il torneo pensa alla storia dei
baci e colpisce e supera la palla
la rete velocità del nulla.
Vince Alessia tra gli applausi
s’inginocchia nel manto
vegetale per la preghiera profana.
*
"Alessia trova la forza"
L’aurora culmina nell’albare
lucore, di Alessia risveglio
dopo il sogno più bello.
Oggi di ferro e acciaio di
latino l’esame per Alessia
alle ore 15. Ha studiato Alessia
fino alle quattro nell’ansia
a stellarla un’occhiata dal
balcone visore: cielomare
di Napoli ancora esiste
per il gioco della continuazione.
Si veste Alessia e poi di nuovo,
su Virgilio, Lucrezio, Orazio,
Catullo e Plauto. Chiarore
di energia trasparente a inondarla.
Poi la doccia fresca di aprile
a rigenerare Alessia sorgiva
come una donna nella città.
Il pullman passa e salta su
Alessia rosavestita propizio
è il volo del gabbiano a destra.
Poi occhi negli occhi con
il professore, furba Alessia
ha messo la minigonna.
Mi parli del De rerum natura…
Dice Alessia parole per venti
minuti (un argomento approfondito).
Sorride il docente e Le georgiche
le chiede. Parla Alessia per sedici
minuti. Sorride il docente e dice
che anche la versione è
andata bene: 30 e lode.
Squilla il telefonino ed è
Giovanni. Alessia non sa
che dire.
*
Raffaele Piazza