lunedì 30 settembre 2024

POESIA = GABRIELLA PICERNO


****Gabriella Picerno è psicologa, pedagogista, consulente in sessuologia, esperta in Psicologia del Disegno Infantile e dell'Apprendimento e Direttrice del Centro di Documentazione Educativa “Il Grillo Parlante” di Rufina (Firenze). Da anni è impegnata in progetti di formazione e interventi di educazione alla genitorialità, all'affettività e alla sessualità.
Gabriella si occupa di problematiche familiari quali la separazione e il divorzio ed inoltre, svolge attività professionale su tematiche, come: la formazione dei docenti, il disagio scolastico, i disturbi dell'apprendimento e di relazione.
Gabriella è appassionata di pittura, fotografia e poesia.
Sia i suoi saggi che le poesie, sono stati premiati in diversi concorsi letterari a carattere nazionale e internazionale. Le sue liriche d’amore sono state tradotte in: inglese, francese, greco, spagnolo, polacco e albanese. Gabriella Picerno è co-direttice (insieme a Cristina Desideri) della Collana di Letteratura per l'Infanzia "Il Filo" di Arianna per la GD Edizioni, nonché curatrice dei Premi Letterari: "La Botteguccia delle Favole" e "Lo Zaino Raccontastorie."
***
LE SUE PUBBLICAZIONI: - "Genitori Separati"/ - "Bambini Divisi" (con Evelina Fazzi 1996)/ - "Le Ferite dell'Arcobaleno" (con E. Bartolozzi, 2001)/ - "Le Parole dell'Educazione" (con Susanna Berretti, 2006)/ - "Due Genitori Due Case" (con E. Fazzi, 2013) / - "Dal Dire al Fare" (2013)/ "Il Benessere Emotivo negli Adolescenti" (con L. Collacchioni, 2013)/ - "Famiglie Stra-ordinarie" (2016) / - "Io e le Mie Famiglie" (con E. Fazzi, 2016)/ - "Bambini Online" (2019)/ - "La Bambola di Giada" (con C. Desideri, 2020)/ - "Due Genitori, Due Case, Nuova Edizione Ampliata (con E. Fazzi, 2021)/ - "Lascia che Sia" (GD Edizioni, 2021)/ - La Stagione Dell'Ulivo" (con Andrea Morandi, 2021 GD Edizioni)/ - "Itinerari Affettivi e di Educazione Sessuale" (7 - 10 anni), PAV Edizioni (2022)/ - "Itinerari Affettivi e di Educazione Sessuale (0 - 3 anni), PAV Edizioni (2023)/ - "Io Dentro Così Mi Sento" (Edizioni dell'Assemblea - Regione Toscana, 2023)/ =
LIBRI DI POESIA: - "Un Tocco di Cielo (2018)/ - "A Touch Of Sky" (2019) / - Un Toque De Cielo" (Ediciones Alborismos, 2022)/ - Sussurri e Maree (GD Edizioni, 2022)/
******
"IO E TE"
Mi sentii attraversare
dalla luce delle tue pupille
in quell'attimo di vita vera
che correva tra di noi
e nessun vento
spostava la nostra direzione.
=
Quel tremor di labbra smaniose
penetrava tra i miei capelli
e la tua mano mi univa ai tuoi sensi.
Sussulti lenti, dolci
come foglie fresche di gigli appena colti
aleggiavano in una brezza leggerissima.
Il tuo sguardo aveva già scritto il desiderio
con sillabe di fuoco
chiare
l'incendio rimaneva un mistero.
Fremiti
correvano come un colibrì
pelle ordita di balsami pungenti,
membra unite dalla vita,
occhi diventati gemme sfavillanti,
corpi roventi stretti,
nell'atmosfera limpida di cieli tersi.
***
"SULLA SOGLIA DELLA VITA"
Son passati i giorni
che si contavano sulle mani
e non è bastato
sfogliare il calendario
così, ai giorni
si sono uniti i mesi
e già gli fanno compagnia
gli anni
per arrivare sul giaciglio
di un'altra vita
quella dei ricordi
dei gesti amorosi
ormai svaniti,
cancellati
dai tuoi pensieri.
In quel giardino profumato d'estate
in cui abbiamo vissuto
cantavano le cicale
e ora tra i rovi di more in fiore
carezze di foglie
sparse a terra
e fiori disseminati tra le frasche
non riconosco più.
***
"L'IMMENSITÀ"
Baciami ora, in questo lampo già trascorso
perché vedo un tumulto nei tuoi occhi
perché sento il tuo corpo caldo di desiderio
come quel torrido pomeriggio di luglio.
Perché voglio sentirti dentro me.
Baciami senza sosta
fino a non distinguere la mia pelle dalle tue labbra
fino a sentirmi staccare da terra
e andare incontro all’aria pulita e profumata dei tuoi respiri
per vagare tra spiagge assolate
correndo gioiosi verso la vita.
Non perderti nell’istante che sta fuggendo
e non lasciare andare via
la felicità del nostro essere
che ci siamo donati,
nei pensieri, nei sogni, nei sensi più profondi e appassionati.
Baciami fino a farne sostanza briosa dell’esistenza.
*
GABRIELLA PICERNO
******
A cura di Angela Kosta Direttore Esecutivo della Rivista MIRIADE Accademica, giornalista, poetessa, saggista, editore, critica letteraria, redattrice, traduttrice, promotrice

POESIA = LEE HEE KUK


****LEE HEE KUK - COREA DEL SUD
***
Lee Hee Kuk è poeta coreano nato a Seoul, città della Corea del Sud. Lee è farmacista e Professore presso il Collegio Farmaceutico dell’Università Cattolica della Corea. Lui è membro dell’Esecutivo del PEN Korean Center di PEN International. Finora ha pubblicato cinque libri di poesie e ha vinto quattro premi di letteratura.
***
"IL MARE DELL’ALBA"
Guardando il mare notturno
Dalla nave di una crociera
Sulle onde nere
Lontano un’emozione brilla
Il padre di una persona
A cui la mano in una fabbrica è stata amputata
La madre di qualcuno, che paralizzata giace
Un funzionario pubblico
Che per iscritto le sue scuse scrisse
E le sue spiegazioni
Aiutando le persone al di là dei doveri
Legati alla scrivania
=
Il vento con sé portava
La storia di due uomini e tre donne
Scalzi in pieno inverno
Portando segni di graffi
Da tutti i tipi di tempeste.
Fluttuando, sferzata dalle onde
Una piccola barca.
=
Al figlio maggiore di 16 anni chiesi
Di comprare a qualcuno
Un giubbotto di salvataggio.
=
“Qual è la cosa più difficile?”
“Non c’è niente di difficile”
=
Sul lavoro si infortunò suo padre
E sua madre crollò
Mentre giorno e notte lavorava.
Disse: “Sono così felice
Che sia il mio turno di lavorare!”
=
La frusta del vento
la schiena della mia goffa simpatia colpì
Su una barca malandata,
Senza coordinate,
Su un mare nero come la pece,
Un ragazzo vigorosamente rema
Con gli occhi scintillanti.
Il mare, dove le onde frusciavano
E si accartocciavano
Una luce debole vidi
In lontananza l’alba luminosa spuntava.
*
LEE HEE KUK
*******
Traduzione dall'inglese da Angela Kosta Direttore Esecutivo della Rivista MIRIADE Accademica, giornalista, poetessa, saggista, editore, critica letteraria, redattrice, traduttrice, promotrice

domenica 29 settembre 2024

POESIA = ANTONINA M. WISNIEWSKA


***
Antonina M. Wiśniewska (Ewelina Maleta) è poetessa, scrittrice, editrice e traduttrice. Antonina è nata nel ’80 in Polonia. Wiśniewska si è laureata all’Università Maria Curie - Skłodowska di Lublino e al Collegio degli Insegnanti di Radom, dove ha studiato filologia polacca. Inolre Wiśniewska ha anche una formazione in design e cucito di abbigliamento, oltre a una formazione in pubblica amministrazione e gestione delle risorse umane.
Antonina ha partecipato a vari seminari letterari presso SCM “ARKA” a Radom e al Centro Culturale Kozienice; inoltre ha frequentato vari corsi di formazione presso “Resursa” a Radom. Nel ’19 è stata insignita del primo premio in Polonia durante il One Poem Tour. Wiśniewska ha ricevuto oltre 100 Certificati Internazionali da diversi paesi del mondo.
***
"CARO AMICO…
Ti invio la sindrome della salute…
Cos’è l’amore
Quando il cuore si dispera?
Cos’è un sogno
Quando il sentiero del dolore si divieta?
Qual è la gioia di vivere?
Quando il sentiero pieno di spine ci ostacola?
Qual è il polso dell’esistenza?
Quando il vento di fronte a noi si schianta?
Cos’è la vita senza l’amicizia?
Cos’è la gioia senza la sofferenza?
Cos’è una vita senza senso?
Come un usignolo io canto,
per te mi metto a cinguettare
Due buoni amici eravamo
Con il tuo amore quest’amicizia feristi.
Mentre come fratello e sorella eravamo.
L’amicizia distruggerla non dovresti
Per l’amore cominciasti a cantare
La primavera sentisti
Anche se l’autunno sull’albero senza foglie c’era.
Quant’è facile perdere l’amicizia
Quando l’amore dentro striscia.
La bontà del cuore è l’amicizia.
Mentre l’amore il secondo cuore domina.
Non voglio l’amore,
Il tuo dolore e la tua disperazione.
Amici ritornare come prima vorrei
Ciò significherebbe molto per me nella vita.
Non tormentarmi con il tuo amore
Parole dolci piene di passione.
Il tuo amore
e le sue catene non fanno per me.
Un raggio di sole io sono
Un caldo sorriso nelle giornate fredde.
Ma tu a tutti i costi mi ami
La porta dell’amicizia per sempre chiudesti.
Non sono d’accordo con il tuo amore
Con le tue dolci parole.
Dalla tua delusione.
Già solamente soffro.
L’unica cosa che posso offrirti
È gentilezza umana e parole affettuose.
Senza carezze, passione e tradimento
Oggi qualche consiglio ti darei:
Restiamo amici come prima!
Non lo voglio il tuo amore,
Sarebbe troppo per me.
==
"I FARDELLI DELLA VITA"
*
(Sonetto classico, schema in rima: ABAB, CDCD, EFEF, GG)
Quando la vita
come una pietra pesante ti schiaccia
e il cuore dal dolore
il grido dell’esistenza si spezza
Inverti il destino complicato
e la persecuzione in parte migliore
Guarisci i desideri dei tuoi sogni!
=
Tranquillo stai
in tempi difficili e spiacevoli
Non arrenderti al trauma della causalità
quando difficile è camminare
attraverso la foresta verde.
Lascia lì tutte le difficoltà
e i tuoi ostacoli.
=
Lotta per te stesso!
Dopo la notte buia, sempre sorge il sole
Un’giorno migliore arriva
Regalandoci una nuova speranza
Con nuovi sogni e giorni migliori,
Caldi, quieti.
=
Tutto ciò male è nella vita
Non esiste per sempre.
Sconfiggilo con il bene.
Con tanta forza prega
sentirti come se fosti in cielo.
***
"I POLI"
Onesto è il mio cuore.
Come il cuore di un piccione
Le mie parole catturare vorrebbero
Il senso nella grande profondità.
Incrinati sono i miei pensieri
Tra il volere e in condizione essere.
=
Bello è il tuo cuore.
Perché potrà amare.
Le tue parole sono sorprendendenti
Pure il loro significato è profondo.
I tuoi pensieri sono distanti.
Da lontano sgorgano fluidi.
=
Come due poli opposti siamo
Tu sei la tempesta
Io un fiume in piena.
*
ANTONINA M. WISNIWWSKA
***
Tradotto in italiano da Angela Kosta Direttore Esecutivo della Rivista MIRIADE Accademica, giornalista, poetessa, saggista, editore, critica letteraria, redattrice, traduttrice, promotrice

sabato 28 settembre 2024

POESIA = SHYRETE DEMAJ


***La poetessa Shyrete Demaj nata nel 1974 a Peshkopi (Albania) dove ha studiato fino alla scuola superiore. Il desiderio di scrivere le nacque fin dalla sua giovinezza. Shyrete ha scritto tante poesie di cui sono ispirate: alla vita, all’amore, alla famiglia e i temi sociali. Il suo futuro progetto è quello di pubblicarle in una raccolta di poesie.
***
"DONNA"
Uccisa e ferita
Insultata e giudicata
Disprezzata, sottomessa
Calpestata massacrata
A pezzi fatta
Con il cuore infranto
Con maldicenze, calunniata
Verbalmente violentata
=
Sola, abbandonata
Infangata, abbattuta
Un solo filo di speranza mi basterebbe
Il sole nell’anima accendere
Le forze acquisto, lottando
Nessuno ormai può fermarmi.
Sono: Donna, Angelo, Dea
Solo Vita e Amore genero.
***
"ANIME MORTE IN CORPI VIVENTI"
Mi accompagnano di fianco
Da dietro e davanti
Alcune anime morte
in corpi viventi.
=
Di continuo le fisso
Nel cervello perplesso
Con anime morte
Nel corpo vivente.
=
In modo strano mi osservano
Visione bizzarra…
Senz’anima mi guardano
Negli occhi viventi
=
Nemmeno una lacrima li tocca.
Né il dolore, né la nostalgia
Queste anime morte
In corpi viventi.
=
Non so se in me sono
Vedo oppure no?
Il corpo si è addormentato
Mentre l’anima è vivente.
***
"I MENDICANTI"
Mendicante eri
Con stracci consumati, strappati
Un pezzo della mia anima ti darei
Sorridente vederti.
=
Accanto passano le persone
Qualcuno una moneta ti dona
Qualcun altro la testa dall’altra parte gira
Ti deride e ti disprezza.
=
Seduto in terra tendi la mano
Rannicchiato al vento e al freddo.
Tu non lo sai ma il più ricco sei
Di alcune persone senz’anima.
=
In questo mondo crudele
Indiavolito e calpestato
Non sei l’unico
Ma ci sono molti purtroppo!
=
Esistono anche quei mendicanti
Poveri nell’anima e avidi
Sono i mendicanti che governano.
***
SHYRETE DEMAJ
***
Traduzione di Angela Kosta Direttore Esecutivo della Rivista MIRIADE Accademica, giornalista, poetessa, saggista, editore, critica letteraria, redattrice, traduttrice, promotrice

venerdì 27 settembre 2024

SEGNALAZIONE VOLUMI = MARIA EROVERETI


**Maria Erovereti: “Infiniti azzurri” – Ed. ATB – 2024 – pag. 100 - € 18
Elegante volume arricchito da numerose riproduzioni di opere pittoriche dell’artista Eroverity, di acrilico su tela. Un alternarsi di fulminazioni, in un continuo riflesso di colori, particolarmente suggestivo sia per lo stile sobrio della scrittura, sia per il brillante proporsi dei dipinti.
Silloge serrata nel suo insieme, con tocchi di accortezza nella stesura del ritmo che incalza sicuro in ogni pagina.
Suddivisa in quattro sezioni: “Infiniti azzurri”, “Assenti presenze”, Nel tempo sospeso”, “Fluttuazioni”, affiora testo dopo testo il chiarore delle incursioni del sub coscio, tra figure legate ai ricordi ed osservazioni dal sapore filosofico, tra accenni a tempi particolarmente difficili, al continuo scavo tra i momenti familiari che incidono nelle circonvoluzioni cerebrali, tra reazioni composte nel tentativo di appropriarsi degli sbalzi della natura circostante a momenti di attenta riflessione per una semplice e pura gioia di conquista.
“Lungo il dipanare delle oltre sessanta, spesso brevi ma intense poesie di Maria – scrive Edith Dzieduszycka nella prefazione – si ode la voce, a volte grido a volte sussurro, di un’anima sensibile e vulnerabile, un’anima accartocciata, uccello con le ali ferite dalle tempeste della vita, che si libra nel cielo terso…nel mare lucente e si perde negli infiniti azzurri, come ci avverte sin dalle prime pagine l’autrice, conscia di essere nata, insieme a fratelli tutti nell’universo…da un parto di luce, sgravidati da stelle…atomi dolenti.”
Molti incisi raccontano della contraddizione tra l’esistere lacerando il velo che avvolge la vita e le occasioni speciali che propongono cerchi concentrici sempre più grandi nell' avvio dei guizzi dei sentimenti.
*
ANTONIO SPAGNUOLO

POESIA = ARSINOI ZENGO


*****Testo originale in Albanese
**
"OSCURI COLORI DELLA VITA"
Mondo troppo pauroso
Mondo con problemi, burrascoso
Gente con teste chinate, confusi
Dimora senza pane, anime inquiete
=
La notte bussa lentamente
il sonno chiama
Due secche fette un coltello li spetta
Il bambino tiene la pancia inizia dicendo:
Cara mamma, un po’ di pane dammi!
=
Il povero orfano che padre non ha
Deve crescere poiché da nessuna parte
voce non c’è
L’ascia rapisce un po’ di legna secca
Niente scuola nemmeno conoscenza
Oh, mondo ingrato!
=
Parlate, gridate
i poveri non abbandonate!
Dov’è finita l’amore e l’umanità?
Voi potenti e proprietari
Donate a coloro che l’abbandono presero!
=
Al secondo mondo, cosa confesserete?
La vostra anima nemmeno l’inferno tratterrà
Perciò correte finché potete
Date anche a coloro che bocca non hanno
=
Anch’io vorrei imparare
Come i miei amici cercando
Un posto caldo dove potrò leggere
E ringraziarvi per sempre!
****
"MELODIE D’OBLIO"
Raramente vado la incontro
Lì dov’era, poco la vedo
Mi diceva di venire quando non c’era
Con me giocava come fosse bambina!
=
Raramente succedeva toccarla
Alzando le spalle, sfregava il silenzio
Con la coda d’occhio cercava di dirmi:
Anche questa volta, altre volte non accadrà.
=
Ed io poveretto dietro la seguivo
Ogni qualvolta sulle labbra le sussurravo:
Dove sei, dov’eri, dov’è finito l’amore,
Mi prese la nostalgia per il paese dove stavo.
=
Ormai non vado ad incontrarla
Lì dov’era più non la vedo
Non mi diceva di venire
perché non c’era più
Dove sarei? Dove sarà?
Qualcuno lo sa?
***
ARSINOI ZENGO
***
Tradotto da Angela Kosta Direttore Esecutivo della Rivista MIRIADE Accademica, giornalista, poetessa, saggista, editore, critica letteraria, redattrice, traduttrice, promotrice

giovedì 26 settembre 2024

POESIA = MIRIAM MARIA SANTUCCI


*** "A GIULIA" di - MIRIAM MARIA SANTUCCI
*
Miriam Maria Santucci, nata a Camerino il 24 febbraio 1945, ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza nelle Marche e in Umbria. La sua passione per la scrittura inizia a tredici anni, quando vince due premi di poesia a livello nazionale: il “Trofeo Penna d’Oro” (1963) e “Il Campanellino” (1965). Durante gli anni giovanili, scrive articoli per giornali studenteschi e riviste locali. Trasferita con la famiglia in provincia di Milano, lavora come correttrice di bozze presso la casa editrice "Fratelli Fabbri Editori".
Un capitolo importante della sua vita si apre in Brasile, dove vive per ventidue anni, prima a San Paolo e poi a Curitiba, capitale dello Stato del Paranà. Qui, diventa coordinatrice e insegnante di lingua italiana presso la Dante Alighieri, fonda e dirige un coro di musica italiana come supporto ai corsi didattici. In seguito, dà vita al Centro di Cultura Italiana “Integrato”, dove organizza corsi di lingua e numerose attività culturali. Per il suo impegno nel promuovere la cultura e le tradizioni italiane, nel 1993 riceve l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana dal Consolato Generale d'Italia a Curitiba e dal Governo Italiano. Dal 2015, si dedica alla poesia, pubblicando diverse raccolte di poesie e riflessioni illustrate:
"Le Impronte della Vita", "Il Sentiero del Destino", "La Luce dei Pensieri", "Oltre l’Orizzonte".
Nel 2020 ha pubblicato la Raccolta di Poesie e Riflessioni: "Oltre i Confini del Cielo e del Mare.
" Dal 2019, si concentra sulla narrativa e pubblica la trilogia autobiografica "GORA", che include i titoli GORA - Appunti di un'infanzia nel dopoguerra, GORA e la valigia di cartone, e GORA - Il coraggio di ricominciare (2023).
Nel 2024, pubblica la dilogia drammatica "Onde di Inganni" e "Onde di Inganni 2 - L'inaspettato epilogo". Attualmente sta lavorando a una nuova opera narrativa: "Le Sorelle Gemelle - Sopravvivere insieme", con uscita prevista per il 2025.
*
"A GIULIA"
Ti abbiamo atteso
per cingerti di alloro
per la tua laurea imminente.
=
Abbiamo sperato
che tornassi con la tua vita
piena di domani da vivere.
=
Ma restano solo sassi aguzzi,
lungo il lago che trabocca di lacrime
dei nostri cuori trafitti.
=
La mostruosità del male
germoglia come erba gramigna
nel baratro della ferocia umana.
=
Che i tuoi sogni infranti
diventino petali di rose
a cingere la tua memoria...
*
(Poesia inedita, 2023)
*
MIRIAM MARIA SANTUCCI
**
A cura di: Angela Kosta Direttore Esecutivo della Rivista MIRIADE Accademica, giornalista, poetessa, saggista, editore, critica letteraria, redattrice, traduttrice, promotrice

POESIA = IVAN POZZONI


***Ivan Pozzoni è nato a Monza nel 1976. Ha introdotto in Italia la materia della Law and Literature. Ha diffuso saggi su filosofi italiani e su etica e teoria del diritto del mondo antico; ha collaborato con con numerose riviste italiane e internazionali. Tra 2007 e 2018 sono uscite varie sue raccolte di versi: Underground e Riserva Indiana, con A&B Editrice, Versi Introversi, Mostri, Galata morente, Carmina non dant damen, Scarti di magazzino, Qui gli austriaci sono più severi dei Borboni, Cherchez la troika e La malattia invettiva con Limina Mentis, Lame da rasoi, con Joker, Il Guastatore, con Cleup, Patroclo non deve morire, con deComporre Edizioni. È stato fondatore e direttore della rivista letteraria Il Guastatore – Quaderni «neon»-avanguardisti; è stato fondatore e direttore della rivista letteraria L’Arrivista; è stato direttore esecutivo della rivista filosofica internazionale Información Filosófica; è, o è stato, direttore delle collane Esprit (Limina Mentis), Nidaba (Gilgamesh Edizioni) e Fuzzy (deComporre). Ha fondato una quindicina di case editrici socialiste autogestite. Ha scritto/curato 150 volumi, scritto 1000 saggi, fondato un movimento d'avanguardia (NeoN-avanguardismo, approvato da Zygmunt Bauman), con mille movimentisti, e steso un Anti-Manifesto NeoN-Avanguardista, È menzionato nei maggiori manuali universitari di storia della letteratura, storiografia filosofica e nei maggiori volumi di critica letteraria.Il suo volume La malattia invettiva vince Raduga, menzione della critica al Montano e allo Strega. Viene inserito nell’Atlante dei poeti italiani contemporanei dell’Università di Bologna ed è inserito molteplici volte nella maggiore rivista internazionale di letteratura, Gradiva.I suoi versi sono tradotti in francese, inglese e spagnolo. Nel 2024, dopo sei anni di ritiro totale allo studio accademico, rientra nel mondo artistico italiano e fonda il collettivo NSEAE (Nuova socio/etno/antropologia estetica).
*
"SIAMO TIGRI DI CARTA"
L’una di notte non suona mai così spontanea
dalle mie mani dense di ragadi non battono doloranti filastrocche,
da anni, oramai, sono vittima collaterale di una metrica troppo risoluta
schiava di no Tav, no Vax, no tax, no fly zone,
i miei acidi gastrici carburano con tonnellate di Pantoprazolo
con la digestione impedita da uno stomaco butterato dai buchi del vaiolo.
Responsabili e irresponsabili allo stesso momento
rogitiamo case come se dovessimo vivere in eterno,
non ci fidiamo a essere padri o madri e, con nonchalance,
adottiamo amori destinati a non sopravvivere un decennio
non vediamo l’ora, dopo una giornata, che il destino ci scodinzoli alla porta
e non ci rendiamo conto, allo specchio, di barattarci con tigri di carta.
=
Pure va tutto bene e non c’è niente che funziona,
attento alle calorie in eccesso, col contapassi da asino da soma,
bulimizzo ogni sentimento, enigmatico come la sfinge di Chefren,
nessuno saprà mai se sono pago o sto a tre metri dall’overdose d’En,
ubiquo nell’arena, sotto il drappo rosso, bovino dall’aspetto esangue,
non si capisce se sono qui o vorrei stare ovunque.
*
"COVID"
Scrivere sul Coronavirus, adesso, non ha senso,
tutti a tamponarsi senza chiedere consenso
stormi di ambulanze sciamano dal deposito dietro casa
facendo della Lombardia una regione a tabula rasa,
e loro, a correre sui marciapiedi o a formar crocicchi
con grovigli di maschere che neanche un film porno di Schicchi.
=
E i volponi UE mesi a discutere di Mes condizionato
chi cazzo mi trova un lavoro che son rimasto disoccupato,
mi attende una meravigliosa vita da recluso in casa
a togliere i capelli dalla doccia sennò il tubo si intasa,
viva il governo olandese che non vuol condividere il debito
senza capire che a star seduti sullo Stivale l’Europa rischia piaghe da decubito.
=
E il terrore di morire in solitudine corre sul filo, avanza,
alcuni a reclamare i loro dieci anni di meritata vedovanza,
altri a non voler finir scannati come animali
a me, se muoio, buttatemi in una fossa comune tra battone e criminali,
nell’attesa che un eroico ricercatore David
riesca ad abbattere a fiondate il pandemico Covid.
*
"EZRA POUND"
La città non muore mai, avvolta in un alone di fuoco,
nemmeno se la coprono di cavalli di frisia,
non serve neanche riempirla di portoni taglia-fuoco,
la città è sola, si scioglie facilmente in un barattolo di magnesia.
Siamo tutti soli, siamo tutti fatti a pezzetti
i palazzi continuano a farci da cellophane
la solitudine ci impedisce di far progetti
proiettati come Prost in una mortifera chicane.
Le relazioni durano un tanto al metro
amore, amore, sì, ma con criterio
tutti morti, tutti alla Porta di San Pietro
con una scientifica vocazione al martirio.
=
È la festa del lavoro, dignità umana
si va avanti a raccomandati e figli di puttana,
tutti, depressi, ad attendere il Recovery Fund,
e finiremo con Mussolini a stringer la mano a Ezra Pound.
**
IVAN POZZONI

POESIA = FARZANEH DORRI


***CICLO POETICO DA FARZANEH DORRI - DANIMARCA***
=
Farzaneh Dorri è nata in Iran e dal 1985 risiede a Copenaghen. Farzineh si è laureata presso in MA all'Università di Roskilde. Negli ultimi 16 anni, con la sua professione, Farzaneh è stata co-manager. In precedenza, si è qualificata in scienze sociali e danese come seconda lingua o lingua straniera.
Farzineh ha pubblicato cinque libri di poesie: tre in lingua persiana e due in danese.
Dalla sua passione per la poesia, ha scoperto anche la sua passione per le lingue straniere, così iniziò a tradurre letteratura dai primi anni '90. Le sue traduzioni di poesie danesi sono state pubblicate in persiano nella rivista culturale persiano-danese Wazheh (= Parola). Come traduttrice, essa traduce tra: inglese e persiano, danese e persiano, persiano e danese, inglese e danese e ha tradotto diverse poesie dal norvegese e dallo svedese al persiano.
"INTERSEZIONE TRA ARTE E STORIA"
Un luogo
All'incrocio
Di arte e storia
Dove le sabbie del tempo
Non smettono mai di incresparsi
E la vita fa capolino
In ogni finestra
Germogliando
Dove le storie stanno navigando via
E in cima alla cresta del curling
Ondate di cambiamento.
=
"ESSERE UN POETA"
Vite tortuose
Percorsi a più livelli
Uno scrittore
Con mille e una penne
Un Dio
Con un cuore umano.
Pensieri sterili
Parole essiccate
Un artista con il pollice verde
Un giardiniere dall'animo piovoso.
=
"LA TERRA DESERTA"
Parole sussurrate,
cadono e si raccolgono,
come la pioggia,
nelle fessure e nelle crepature
di una mente inaridita;
troppo pochi:
svaniscono nella polvere
come una carezza fugace
troppi:
erodono il terreno sgretolato
in un'alluvione disperata.
Stanca
di siccità e diluvio,
Questa terra deserta attende
per la persistenza delicata
della primavera.
=
"NAVIGANDO NEL MARE DELL'AMORE"
Le mani pigre del tempo
mostrano solo l'Ora in punto
l'ago inutile della bussola
punta solo qui la direzione
e la mappa
è scomparsa
con il vento.
*
FARZANEH DORRI =
Tradotto da Angela Kosta Direttore Esecutivo della Rivista MIRIADE, Accademica, giornalista, poetessa, saggista, editore, critica letteraria, redattrice, traduttrice, promotrice

mercoledì 25 settembre 2024

POESIA = FRANCESCA PATITUCCI


***CICLO POETICO DA FRANCESCA PATITUCCI***
Scrive da diversi anni, soprattutto poesia. Docente di lingue e culture straniere. Paroliere per brani musicali. Ha pubblicato due raccolte di poesie e brevi racconti, la terza silloge in itinere e una quarta in collaborazione a un altro autore sui mali sociali espressi attraverso narrativa e poesia.
Recensisce libri; editor di raccolte poetiche; giurata e Presidente in Concorsi Letterari/Artistici. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti rilevanti in concorsi nazionali e internazionali, anche in lingua inglese.
Quest’anno ha ricevuto il Premio alla cultura” Urban Festival 2024”.
Presente in varie antologie poetiche, riviste mensili e quotidiani. Membro di alcune Associazioni Culturali e Presidente dell’Associazione letteraria, culturale e artistica “Incontri diVersi”. Ideatrice e Presidente di un Concorso Letterario Artistico Internazionale alla II Edizione nella sua terra, in Calabria.
Collabora con artisti promuovendo il connubio tra pittura e poesia. Scrive su una rivista in uscita bimestrale, “Agire Sociale”; scrive articoli mensili sulla rivista on line #noiqui; Amministratore di un gruppo letterario on line, gestisce laboratori a carattere poetico e letterario, trattando temi di interesse sociale.
=
"ALL ’IMPETO ARRESO"
Oggi il desio di stringer tra le mie
mani affetti andati
ho voglia di mordere il fiato
che esplorava alcove taciute.
Ho voglia di vita che si sgretola
tra le dita… a questo stanco passo.
Odor d’amore mi assale
al fremito che scuote il vento
e fronde ingiallite.
E il respiro tracciato nel cielo
d’azzurro vestito
sfoglia l’anima mia
come crisalide diviene farfalla
e scava, scava… fino alla resa
della me più nascosta
al sole tiepido di questo tempo.
E trovo roccia e sogni ancor vergini
dal pianto asciugati
a infilarsi come cristalli
nelle pieghe più amare
per dar voce all’io, quello che sa
di miele, che si libra oltre le siepi
al cemento piegate.
Questo fiato profuma ancor di terra
che ne vuole ancora e
alle membra genuflesse non s’arrende.
Ho tanta strada da fare, semino gemme
affinché risorgano i miei tulipani
nella primavera che scalpita
in petto ed io… ritorno a me…
all’impeto arreso.
=
"AERE D ’AUTUNNO"
Il vento ha ripreso a
mugghiare, mentre il volo
d'uccelli smarriti preannuncia
l’imminente esilio.
Le foglie d’ulivi appesantiti
cadono su terra umida
attendendo il trapasso.
La rigogliosa estate ha perso
il passo
ed io vago in riverbero
nel foliage di questo malinconico
aere d'autunno.
È una sottana suadente
di trine e merletti
che veste il mio corpo
a tramutare
lontane sinfonie che affiorano
di fronte a una luna sfacciata
a salutare intimi sospiri, solo miei.
E su questo papiro
indulgente
imprimo armonie ambrate
carezzevoli, lontane dal baccano
che fende l’impenetrabile…
Imponderabile ragnatela che
si squarcia al brindisi
d’un mosto in fermento…
…Vino sarà
d’altri tempi andati
sulla via della seta e di brina.
Metto a riposo i pensieri
e la luna si congeda
dietro la montagna.
Attendo i frutti, di noci e di bacche
riempio il mio sole sbiadito.
=
"E IO RINASCO"
Le carni e il cuore dilaniati
da marcio potere
non sopprimeranno la forza
vitale che m'assale
ogni volta che l'odio
mi schianta…
Sarò primula in fiore
dei giorni del peccato
a rifiorire nella sterpaglie
del caos più bieco e malvagio.
E mille volte cadrò
e mille volte mi rialzerò…
per me e in nome
dell’amore intrappolato
nelle arterie assetate
di nuova linfa
ora senza verbo e pianto
ma pulsanti più che mai
nei flutti rigurgitanti di
gioiosa speme…
incessantemente.
Mentre io rinasco.
*
FRANCESCA PATITUCCI
***
A cura di Angela Kosta Direttore Esecutivo della Rivista MIRIADE Accademica, giornalista, poetessa, saggista, editore, critica letteraria, redattrice, traduttrice, promotrice

martedì 24 settembre 2024

POESIA = DIBRAN FYLLI


***Dibran Fylli è nato ad Açareve in Skenderaj (Kosovo), il 29 settembre 1956.
Si è laureato all’Accademia di teatro, radio, cinema e televisione (AGRFT) di Lubiana.
Dibran è regista, scrittore, poeta, Direttore Caporedattore della rivista cartacea e online “Orfeu - Orfeu.al” a Pristina - Kosovo.
Dibran ha pubblicato ventitré libri e ha realizzato tantissimi film.
*
"IL DIARIO POETICO"
Nei miei occhi ci sei
che mattina e sera lacrimano.
Lo sguardo solo per te tenevo
nella mia mente sei da sempre.
=
Oltre l’oceano rovente volava lo sguardo
la tua silhouette nel paesaggio si estende.
Quando la mia musa si rilassa
il tuo ritratto immagino
ove la penna per te versi scolpisce.
=
Nelle ore letterarie,
versi scrivo come Esenin.
Ana Tu sei l’unica tema
di nostalgia e amore.
=
Se la vita secoli potesse donarmi
non so se basterebbero
per finire il mio diario poetico.
=
Ora con il viso grinzoso
nel parco della città passeggio
sulle strade che insieme percorremmo
insieme agli uccelli migratori.
=
Parliamo degli anni che dietro lasciammo
i ricordi nel cassetto della mente rimangono
il principe dei tuoi sogni…
Non riesco a respirare
nemmeno vivere senza te…
=
=
"UNA NOTTE"
Una notte senza stelle e luna
la voce della mia anima sentii
a prendere la penna
i versi scrivendo…
Nemmeno la luce di una candela ebbi
in fretta sotto i rami del tiglio uscii
lì dove il profumo dell’amore sentii.
=
Ma cos’è questa notte spaventosa?
L’aria mi arde e la bocca ha sete.
Lo nello spazio via se ne andò
laddove immaginavo il tuo volto.
=
Dirti due parole cercai
ma tu senza un addio te ne andasti…
=
Nella mia stanza oscura andai
l’alba del mattino venisse
mi trovasse scrivendo
Il crepuscolo della musa vista cambiò
la magia toccai lì dove Tu ci sei.
=
Smisero la penna e la musa
in silenzio continuarono i versetti
dall’anima ancora insonnia…
Nel mio diario ancora non scritto
la troverete…
=
=
"RARA BELLEZZA"
Zolla sulle sopracciglia
e la camicia bianca intorno ai tuoi fianchi
come la neve in cima alla montagna
è di una rara bellezza.
=
Sotto la neve delle montagne
l’ortensia variegata si nasconde
Il pastore rifugio cerca dal gelo
per annaffiare il fiore
sotto la camicia bianca.
=
Il candore delle montagne alte
la camicia bianca intorno ai tuoi fianchi
bellezza mai vista rimangono…
*
DIBRAN FYLLI
**
Tradotto in italiano da Angela Kosta Direttore Esecutivo della Rivista MIRIADE Accademica, giornalista, poetessa, saggista, editore, critica letteraria, redattrice, traduttrice, promotrice

POESIA = MUJE BUCPAPAJ


**Dr. Mujë Buçpapaj è nato a Tropojë di Albania nel 1962. Buçpapaj si è laureato presso la Facoltà di Lingua e Letteratura Albanese dell’Università di Tirana (1986). Nel 1991-1992 ha studiato per due anni per sceneggiature di film presso il Kinostudio “Nuova Albania” (Tirana), oggi “Albafilmi” (considerati come studi postmaster), e ha conseguito molte altre qualifiche dello spettro culturale nel paese e all’estero. Mujë Buçpapaj è Dottore di Scienze Letterarie con una tesi sulla sopravvivenza della poesia albanese durante la censura comunista, presso l’Istituto di Linguistica e Letteratura dell’Accademia delle Scienze della Repubblica d’Albania. Buçpapaj è uno dei fondatori del pluralismo politico e della libertà di stampa in Albania (1990) e giornalista per molti anni nei più famosi giornali di Tirana.Attualmente è Direttore del giornale “Nacional”, della Casa Editrice “Nacional” e dell’Istituto di Studi e Progetti Nazionali.
****
"CESTI SELVATICI"
La stima della perdita era
La tua caduta senza angoli
In quel ruotare degli alberi
Delle foglie
Dove i bambini scuotevano le favole
Dagli occhi d’erba.
I bambini che dormivano
Sulla corteccia
Della quercia
Dalla mezzanotte divorati
Io ti avevo persa
Prima dell’arrivo della tramontana
Quando profondamente ti rannicchiavi
nelle parole scure
Del narratore delle favole
Che via con sé a cena ti portò
E non ti fecce più tornare
Su quel disteso giallastro
Dove le lingue del vento sradicavano
Come corde di cesti
Selvaggi
==
"I TRENI DEL SUD"
Andiamo treni
abbandonati
A nessuno scrolleremo le ossa
Dominati
Dal sonno mostruoso
Del sud
Andiamo via lontano
In questa fredda passarella
Della faccia rumorosa
Della città.
O non si muove il tuo schermo
Pesante
Della trasparenza dei campi
Di là altrui
Colui che cantava per il suono
tuo nero
Disegna il cammino sul vetro spaccato
Del respiro dell’uomo
E si perde in solitudine
Portatemi con voi
O treni abbandonati.
Riconciliamo i morti
Che sotto la pioggia piangono.
==
"IO SARÒ LÌ"
Senza nessuna voglia ti rialzo
Dominio giallo del cielo
Nell’alfabeto dei bambini di giocattoli
Che nell’aria oscillano
Le dita sottili
Degli alberi
Io ci sarò là
Sulla scura pianura
Dei Morti
Dalla vita di troppo.
*
MUJE BUCPAPAJ
**
Tradotto in italiano da Angela Kosta Direttore Esecutivo della Rivista MIRIADE Accademica, giornalista, poetessa, saggista, editore, critica letteraria, redattrice, traduttrice, promotrice

lunedì 23 settembre 2024

POESIA = BLERINA PELLUMBI


***Blerina Pëllumbi (Demo) è nata nella bellissima città di Korça, in Albania.
Blerina è una delle giovani voci promettenti della letteratura albanese. Essa si è laureata presso l'Università “Fan Stilian Noli” come insegnante, perciò dopo i studi ha lavorato per circa 10 anni come insegnante nella sua città natale. Attualmente Blerina vive e lavora in Francia, dove continua a perseguire la sua passione per la letteratura.
La prima pubblicazione che l'autrice ha pubblicato, è stato libro intitolato: "Le lacrime di una donna", un romanzo basato sulla storia vera di una donna albanese.
Quest'opera ha trovato un vasto pubblico ed è stato tradotto in francese e in inglese, entrando a far parte della concorrenza della letteratura globale, attraverso la potente piattaforma Amazon.com.
Di seguito, Blerina ha pubblicato altri 5 libri che mostrano una varietà di generi e temi:
- "Le lacrime di donna", tradotto in: inglese, francese e albanese
- "Cristalli frantumati", raccolta di poesie che descrive perfettamente la resistenza e la sensibilità umana.
- La violenza dell'anima", romanzo sconvolgente basato sulle storie vere, il quale tratta le profonde ferite dell'anima
- "Gente che assomigliano al sole", un altro romanzo che porta storie vere e le ispirazioni della vita
- “Psicologia e sentimento”, raccolta di prosa che combina gli elementi di psicologia con i sentimenti umani.
- "Quanto pesa un cuore", novella, una vera storia realmente accaduta.
=
"OGGI CERCAVO LA PACE"
Oggi cercavo la Pace
sulla terra grinzosa
fatta in macerie dalla rabbia.
Oggi cercavo la pace sulle ciglia che tremavano
sotto un'ombra di tristezza.
Oggi cercavo la Pace
dentro un'anima
che con le urla di un bambino, piangeva.
Versava cascate di lacrime su oceani
infuocati da crepuscoli in tormento.
Oggi cercavo la Pace
in un mondo invecchiato dal dolore
che portava sulle spalle:
mani, piedi, occhi e volti sbiaditi.
Oggi cercavo la Pace e la verità balbettavo
di un mondo che la sofferenza indossa.
Oggi cercavo la Pace con i fiori tra le mani
di cui il profumo hanno perso
rivolgendomi alla politica, agli stati, così miseri.
Oggi cercavo la Pace con gli occhi avvolti con la speranza
affinché non si sentano tuoni e terremoti
nel taciturno vespero.
Oggi cercavo la Pace dicendo alla guerra: fermati!
Fermati dinnanzi agli occhi tristi di un bambino
Fermati!
Ormai non hai più tempo!
Sta rinascendo una nuova speranza
una nuova terra sta nascendo
vestita di Pace e di Luce.
=
"LA CECITÀ NELL'ANIMA"
Vorrei molto che tu avesti gli occhi
per vedere anche i miei
ma di più vorrei che mi vedesti nell'anima,
in questo cuore così fragile, così prezioso.
Tu pativi negli scuri abissi
il tuo ego, quanto mi ferisse.
Tu non vedevi nemmeno quando mi calpestavi nell'anima,
la tua era vuota e tanto mi pesava.
La tua ferita apparteneva all'oscurità,
una vita che tu uccidevi,
la laceravi pure con le mani.
Cercai di sorridere anche nel cuore
all'oscurità che si trovava nei tuoi occhi, nell'oblio
Alla luce correvo
come una fiaccola la tenni
ai sogni di un amore folle.
Ma la cecità dell'anima come un faro dominava,
rideva, scherniva, però mai uccise il mio sogno.
*
BLERINA PELLUMBI
*
Tradotto da Angela Kosta Direttore Esecutivo della Rivista MIRIADE Accademica, giornalista, poetessa, saggista, editore, critica letteraria, redattrice, traduttrice, promotrice

POESIA = RAFFAELE PIAZZA


***"Alessia a Ischia"
Poi, in quel sembiante di Ischia Porto,
dove tutto accade nel verde, a ridestare
trame infinite della vita, vede venire
Giovanni dove sta l’albero
cavo in esatta gioia e trasale
nella selva dei pensieri a dipanarsi
in un giocare all’esistere, tra la rugiada
scesa dai sempreverdi ad angolo retto
con le tende nella mente, nel trasmigrare
in volontà di bellezza nel levigarsi al vento.
È il 1984, costeggia la127 una scia di strada
la vita nelle nuvole fiorite, a forma
di pesce o di giraffa
e ci sarà raccolto.
*
Raffaele Piazza

domenica 22 settembre 2024

POESIA = MARIA EROVERETI


MARIA EROVERETI
*POESIE DALLA RACCOLTA: INFINITI AZZURRI, ATB EDIZIONI, 2024, TORINO*
(Immagine di Eroverety, TUTTO RUOTA, acrilico su tela, 2021)
==
"COMETA"
Luminosa crepa nella notte
dagli spazi remoti
dalla culla del tempo
solitaria viandante chiomata
ladra di luce
solchi l’infinito
congiungendo alieni sguardi
e storie silenti
di oscure esistenze
nel cosmo disperse.
Vivido squarcio nel buio
già ti dissolvi allo sguardo
nel ritorno all’ignoto
affascinando la mente
all’innato desiderio
di svelare
per misteriose vie
il primigenio nido
delle antiche madri.
(Luglio 2020)
==
°°
Nati in un parto di luce
sgravidati da stelle
esplosive madri
fratelli tutti
nell’universo
aggregati di pesanti elementi
ma atomi dolenti.
(Luglio 2020)
==
°°
Cerco tra le somme vie di luce
cerco nel petto in profondo sentire
cerco tra grovigli di pensieri
il bandolo che illumini la mente
a dipanare i misteri
semi di vita
tra le spire del tempo
negli abissi del cosmo.
Cerco per edificare radici
che affondino nella terra
per non più flottare
in balia dei venti.
(Luglio 2020)
==
"ULTIMA FALCE"
Affilata nel profondo cielo
pallido il chiarore declinante
affiora prima che l’alba lo dilavi.
Prossima è la fine
e già si annuncia gioiosa
la piroetta del nuovo boccio
onda perpetua
che nasce e ricade
meridiana del tempo
del nostro tempo
che declina senza rifiorire
(Agosto 2021)
MARIA EROVERETI

POESIA = DARDAN BERISHA


**Dardan Berisha è nato il 04 agosto del ’63 nel villaggio di Kromnik, Distretto di L’Oblivion, (Kosovo). Lui iniziò a scrivere sin dalla prima media. Berisha ha pubblicato poesie per bambini sulle riviste: Pioneri, Uccello di Mattina e sulle altre riviste per l’età d’infanzia. Inoltre Berisha ha pubblicato anche su riviste e giornali che portiamo di seguito:
“Miqtë e Gazetës Muzgu – Gli Amici Del Giornale Crepuscolo”, e nell’Antologia numero 10 – 11, a cura di Mark Simoni (Tirana), “Focus” a cura di Prend Ndue Buzhala a (Pristina), Poetry Galaxy “ATUNIS”, a cura di Agron Shele, (Belgio),sull’Antologia di poesie “Versi per la Madre”, preparata da Hasan Qyqalla e Fran Tanushi, (Germania), “Aurora”, rivista letteraria – Culturale, a cura di Avdullah Troshupa, (Lipja), “Le Canzoni del Rinascimento” – gruppo di autori, preparato da Mehdi Krasniqi, (Malishevë), “Zahir Pajaziti – L’occhio della Libertà”, a cura di Rudi Berisha, (Podujeva), Apri la Via – gruppo di autori con poesie dedicate a Santa Madre Teresa, a cura di Ismet Krasniqi, Rozafa, 2017,(Pristina), ecc.
*
"IL CIGNO BIANCO"
Oh cigno, bianco cigno, attraverso la mia aria
Quando le ali sbatto, lascivia evochi
Sollevandola di peso.
Non sono poeta a scrivere poesie
Per te cigno bianco
E per il vestito della luna argentea
Ancor meno, Migjeni
che seppe scrivere anche al carbone
Con l’odore, il colore e la polvere nera
Cos’è il carbone?
Perché alla fiamma ti devi avvicinare
Poiché ti potesse scaldare?
No! Non sono poeta!
Ma solo al cigno bianco vorrei scrivere
Alla luna d’argento
E alla luce che brilla nello specchio del lago
Qualora mezzanotte fosse.
Io, schiavo delle ali di quel cigno
Che quando gli apro e le piume sgrullo
L’ingordigia mi invade e
estasiato sono.
Cigno bianco, da dove tu vieni
Un anello due anime unisce
Che camminano con il carretto dei sogni bianchi
Al cielo scuro mi inginocchiai
Con quei miliardi di stelle che brillano
Ti prego, cielo – dissi,
Donami una stella
Il cielo milioni di stelle Mi regalò
Ed io una stella costruii
Il mio cigno
E il mio nome gli regalai, ma non il destino
Un’anima si concepì nella mia anima…
*
(N.b: Migjeni celebre poeta albanese del Rinascimento.) =
"ALLA BELLA TERRESTRE"
Un’intera ballata si scioglie sul tuo volto
E nel profondità dei tuoi occhi annega
Ed io…
Mi adagio sui ciottoli
Laddove faccio i passi
Un’ ombrello divento per farti ombra
Poiché il sole d’agosto non ti scottasse
E la pioggia d’autunno non ti bagnasse.
Io eroe
Alla tua bellezza mi inchino!
=
FRECCIA D’AMORE
Cara
Penso che più di me
Nessuno ti ama.
Ma se verso te una freccia arriva
Apri il petto!
Lasciala entrare nel tuo cuore
Anche se quella freccia non fossi io…
=
"LA DONNA CON LA ROSA MAGICA"
Anche se ti amo con tutto il mio essere
A te non ti fermo regalare la rosa
Al cigno
Di cui hai scelto di realizzare il tuo sogno
Ma se Lui non l’accetta ed oltre se ne va
Torna da me!
Mi troverai in attesa
Laddove la prima volta mi lasciasti
Cercando di bendare le tue ferite
Anche se a guarirle non riuscirò
Almeno che non peggiorassero
E profonde non diventassero.
Non voglio che ti senti come un trofeo
caduto dalle mani
Ma come un trofeo che quelle mani trova
Che con sicurezza ti mantengono
Facendoti entrare in quel cuore che calore dona
Vieni mia silice!
Sfregiando le prime scintille espanderemo
La torba facciamo uscire dalle coperte
Cosi il fuoco accendiamo
La vita senza dolore
Senza fiamme e scintille
non è vita.
Se hai perso la strada, ascolta il tuo cuore!
Quei suoni il battiti del cuore che ami ricercano.
Se una canzone a mezzanotte senza luna senti
È il mio pianto in solitudine
Senza luce, senza calore
Non li vedo, nemmeno li sento
Le catene alle mie membra.
Perché non ti muovi?
Questo non comprendo
Tu vieni con la rosa magica
Dalle manette l’anima liberami!
*
DARDAN BERISHA
*
Traduzione: ANGELA KOSTA

sabato 21 settembre 2024

POESIA = TEUTA SHAQIRAJ


*******
"CICLO POETICO DA TEUTA SHAQIRAJ"
=
"SPIRITO ZINGARO"
Il mio spirito zingaro
Trema come rugiada,
sull’erba profumata
appena tagliata.
Trema
Come le foglie d’autunno
Che cadono pazientemente
Indifferentemente dai miei pensieri assonnati
Che turbano il mio sguardo distratto.
Il mio spirito zingaro
Si gonfia
Come un fiume in piena,
In primavera,
Sfiora la gioia rimasta
E scuote l’aria stagnante,
Le parole vuote senza speranza.
Che tristezza
Tra vialetti storti dell’anima umana.
Il mio spirito libero canta
Delle canzoni mai cantate prima
Danza tra le stelle mai esplorate
Gallopa sulle nuvole bianche
Un rito d’amore mai apparso sulla terra.
=
"IL DOMANI - SOGNO DELLA SPERANZA"
Vedo me stessa sulla costa del mare
passeggiando
giocando,
con le carezzevoli onde.
La freddezza si espande dentro
ribelle ogni cellula del mio corpo.
Il sole splende
acceca raggiante,
Mi giro con l'ansia di qualcuno
che cerca
la luce
il calore
e l'amore.
Voci gelate intorno a me,
all 'improvviso qualche nuvola all' orizzonte.
Nuvole
bianche
grigie
circondano il sole
sempre più nere e minacciose.
Mentre il sole mi sorride di fronte
l'asse girevole dell 'anima mia volante.
-No - grido con la piena voce
Come una sirena spuntata
dalle acque azzurre del mare.
-Non oscuratelo, non oscurate il sole!
-Domani sarà più radioso....
Speranzoso.
Mi sveglio......
Ha inizio il nuovo giorno.
Occhi addormentati fissati sulle finestre
tra le fessure spunta il pensiero dell' amore.
Cinguettii gioiosi degli usignoli
voci allegre
e pieno di Vita,
Sorrisi, domani, il mio domani
sarà
Centro routante della Speranza.
=
"L' AMORE"
L'amore assomiglia a un ombrello
Un ombrello dipinto di rosso
Sotto la pioggia
Delle stelle cadenti,
In mezzo d'agosto.
Soli oppure in due
C'è poca differenza
Quando il rosso si accende
Scorrendo nelle vene
Con il cuore battente.
L'amore è un suono
Una freccia nell'aria.
L 'amore è un verso bagnato
Dalle lacrime d'argento.
L' amore è un dolore
in dolce d'attesa,
Quando fa fiorire
Il maggio delle rose.
*
TEUTA SHAQIRAJ
*
A cura di Angela Kosta Direttore Esecutivo della Rivista MIRIADE Accademica, giornalista, poetessa, saggista, editore, critica letteraria, redattrice, traduttrice, promotrice

venerdì 20 settembre 2024

SEGNALAZIONE VOLUMI = FRANCESCO RANDAZZO


**Francesco Randazzo: “E fu sera e fu mattina” – Fara editore – 2024 – pag. 104 - € 12,50
Sospeso tra la luce declinante del giorno e la moltitudine delle memorie il verso martellante e ben tornito che si incide nella pagina bianca trasporta con insistenza nel ritmo che non svanisce mai dentro di se.
Sono inquadrature magnetiche che si susseguono a scansioni serrate, creando con arguzia l’armonia del testo che si scioglie in arroventati bricolage di una virtuale padronanza.
Suddiviso in tre sezioni ( Stanze, Ogni volta c’è un Dio che fugge, E fu sera e fu mattina) il volume prova ad inseguire un discorso ben legato alla ricerca filosofica, alle illusioni esistenziali, alle figure della terra natia, alle folgorazioni dei sentimenti, al vigore delle memorie, agli sbandamenti sociali, al lucore del subconscio.
“Tutto mi punge, come croce di spine/ su cui sono condannato a giacere, io/ immeritato cristo, io misero golem,/ mi raschio e graffio esaltato, rozzo,/ e per un istante di sollievo, mi condanno/ ad una pena ripetuta, continua, circolare.” Parole nelle quali confluisce un soffio polifonico che raccoglie in se una supplica sapiente.
Ogni scena ha un suo impianto particolare che riesce a raggiungere l’impetuoso scorrere della quotidianità, creando così quella continuità della evocazione, tra slanci e bilanci, immaginazione e sconforto, lacerazioni di quel velo che avvolge la vita, in costante riferimento all’ascolto che interroga il nostro destino.
Esplicito il titolo che traccia il suo evidente riferimento a quella dimensione luminosa che crea l’intaglio della sapienza.
*
ANTONIO SPAGNUOLO

POESIA = ELISA MASCIA


************ Elisa Mascia è scrittrice, conferenziere conduttrice radiofonica, declamatrice, recensore, poetessa bilingue (italiano - spagnolo), critica letteraria, giurata in concorsi di poesia, intervistatrice e promotrice culturale in Italia e nel mondo.
Elisa Mascia è membro registrato e co-fondatore di Wiki-Poesía. Accademica Immortale, Coordinatrice dell’Italia e Direttrice di Comunicazioni ed Eventi dell’Accademia ALBAP. Membro e Coordinatrice del Festival in quattro anni consecutivi dal 2021 – 22024 PILF e Festival 2022 e 2023 delle Arti e Sculture PIAF della Writers Capital Foundation e Writers editor. Elisa è stata nominata leader della Biennale Agiografia Iconografia Internazionale 2023 ed è stata Giurata del Panorama Italiano Golden Book Awards 2023- 2024, nonché poetessa selezionata mensile da maggio 2019-2024 e antologie annuali OPA archivio editor NilavroNill Shovro. Elisa disegna e dipinge da lezioni online impartite dall’artista, scultore e ceramista argentino Miguel Angel Guiñazu. Collabora con il poeta periodico nicaraguense Carlos Jarquin e con Alicia Antonia Muñoz Verri – Guainy – Argentina.
Partecipa a concorsi ed eventi di poesie e racconti per bambini in Ancestralia Hijo del Sol di Stellamaris Sandoval – Argentina, ha ricevuto, dal Movimento “Pacis Nuntii”-Argentina, l’Attestato e la Bandiera Universale della Pace- Annunciatore e Costruttore della Pace. Ha ricevuto il Diploma di Nomina Premio World Award 2022 dal prof. Rahim Karim Karimov.
Elisa è stata inserita nella Rivista Azahar dal numero 121- 128 di José Louis Rubio Zarzuela e la pubblicazione in pdf di 50 poesie in italiano e spagnolo dal titolo “La luna sublime” in pdf. Inoltre Elisa è autrice di Alessandria today Magazine con oltre 700 articoli pubblicati.
"VOGLIO ESSERE LUCE"
Le parole scritte libere o in rima
sono perle preziose d’ispirazione
nate dal cuore e asciugano lacrima
esprimono dell’attimo l’emozione
condivise nell’universo sono luce
che benessere al fratello produce.
Dall’oscurità dell’odio e della guerra
ciò che dal cuore nasce si trasforma
nella pace dei semi nella fertile Terra
dell’arte e del canto è misura e norma
diffuse qual luce splendente di stelle
fuoco scintillante di mille fiammelle.
Luce tra le mani viso illuminano
buio non c’è nelle tenebre della notte
spiraglio e speranza a chi è solo donano
e l’augurio che non vi siano più lotte
ciascuno sia specchio luminoso
e il bene diventi un uragano vorticoso.
=
"NOSTALGIA"
Nel silenzio della notte
le membra stanche implorano
di ricordi sempre più ghiotte
sospese lacrime e sollievo donano.
Dell'anima benefico ristoro
d'intorno aromatico alloro
di tempi andati, fuggevoli,
circondati da attimi piacevoli.
Nostalgico ripercorrere nell'oscurità compagnia di voli pindarici
in dubbio se amanti o amici
in continua ricerca di serenità auspicando l'essere felici
cielo di stelle amorevole cura di cicatrici.
*
"RESPIRANDO"
Nel buio della notte l'aroma illumina
l'amore è respiro d'aria impregnata
ristoro istantaneo dell'anima peregrina
di dolce dualità ogni giorno ricercata.
Pensiero ha radici persistente tuberose
dell'abbraccio circondante delle spose
al quale assomiglia il circolare sguardo
che s'incrocia nell'anelato traguardo
di un incontro a mezza primavera
della naturale verde ciclica stagione
dell'età somma e moltiplica passione.
Delle due unità ricomposta è l'intera
aroma d'amore non è solo percezione
forze ed energie confluite nell' azione.
*
ELISA MASCIA
*
A cura di Angela Kosta Direttore Esecutivo della Rivista MIRIADE Accademica, giornalista, poetessa, saggista, editore, critica letteraria, redattrice, traduttrice, promotrice

POESIA = BRIXHILDA DEDE


**Brixhilda Dede è nata a Corizza ma attualmente vive a Salonicco, in Grecia. Lei è autrice di quattro libri: “Astrazione”, “Sussurro di sentimenti”, “Fiore di maggio” e “I segreti d’amore”. A breve si presenterà ai lettori con il suo nuovo romanzo “Feniks”, attualmente in fase di pubblicazione. Brixhilda Dede si è laureata in Ingegneria Alimentare, ma la passione per la scrittura la coltiva sin da piccola. L’inizio dei suoi scritti sono stati i canzoni per bambini, poi seguirono i testi delle serenate di Corizza. Brixhilda Dede ha scritto genere varia ma particolarmente si dedica alla prosa e alla poesia.
"QUANDO L’ANIMA TREMA"
Non potevo immaginare che via andasti
nel profondo di un mare agitato,
ricordi corrosi in ruggine autunnale
piangendo sulla stazione in ritardo.
=
Sulle vie strette in cammino
verso la strada tortuosa.
Rumori di vento avvolgono il corpo.
Tu, nel cuore stretto mi stai.
=
Tempi burrascosi, il sangue si trasforma
gli stagni diventano verdi di clorofilla.
Mentre tu come una goccia d’acqua scivoli accarezzato dal profumo della pelle.
Lentamente mi raggiungi
come la pace
baciandomi all’infinito.
I dolci passi ovunque sento
che tu sappia: sei l’amore più bello
persino la tua ombra vorrei ancora…
*
BRIXHILDA DEDE
*
Tradotto da Angela Kosta Direttore Esecutivo della Rivista MIRIADE Accademica, giornalista, poetessa, saggista, editore, critica letteraria, redattrice, traduttrice, promotrice

giovedì 19 settembre 2024

POESIA = KUJTIM HAJDARI


**Kujtim Hajdari è nato a Hajdaraj il 10 aprile del 1956 nella città di Lushnje in Albania.
Ha completato gli studi universitari in lingua e letteratura albanese in Albania e ha lavorato come docente in materia di letteratura nelle scuole superiori.
Ha scritto poesie, racconti e dramma nella sua giovinezza, ma i suoi lavori non hanno visto la luce della pubblicazione per lo spirito dell’anticomunismo.
Per tanti anni, è stato in esilio in Italia, dove è diventato cittadino italiano e, negli ultimi anni ha ricominciato a scrivere poesie in lingua albanese e ultimamente in italiano. Attualmente vive in USA dove ha pubblicato le sue opere anche in inglese.
*****
"CON TE, O MARE!"
O mare, quante volte ho combattuto e dimenticato,
Con te il mondo amaro, la vita aspra, passata,
Quante volte nel cielo della felicità mi hai portato,
Quante volte l’oscurità mi hai fatto vedere.
Quante volte l’oscurità mi hai fatto vedere.
Come vicino al bicchiere di vino tinto, ubriaco.
Quando gli anni pesanti mi stavano uccidendo,
Quando il tempo mi buttava stormo e fango.
Sulle braccia della tristezza quando stavo sul bordo,
Dalle spalle mi hai preso e mi hai scrollato forte all’orlo,
E io, tra le onde, come un combattente leggendario,
Mi buttavo e un filo di speranza cercavo di nuovo.
Quante volte in lacrime ho visto il tuo nero fondo,
Quando sono stato trascinato negli abissi, orribilmente,
Ogni tanto mi mettevi la paura e vedevo la testa sul tronco,
Nella tua discesa quando guardavo l’Inferno imminente.
A volte mi schiantavi sulla riva come le immondizie,
A volte in cima alle onde mi davi la libertà,
Il segno della lotta, lungo la costa è ancora rimasto,
Come al sole l’immagine della mia faccia indurita.
Il bianco sulle creste delle onde che la lotta ha pitturato,
Le impronte simili, sui miei radi capelli, hanno lasciato,
Ma di nuovo, un combattente sulle onde voglio essere,
E altre sfide con te, per la mia libertà, voglio ancora avere.
***
"LA MIA GIOVENTÙ"
Quante volte ho pianto per te, la mia gioventù,
Con la mia sciarpa del cuore ti ho asciugato le lacrime,
Nel crepuscolo del tramonto, quando partivi con le ferite sul corpo,
Sulle strade amare, senza orizzonte, anni senza ritorno,
Ucciso dagli slogan comunisti,
Nell’avidità e nella lussuria di una politica viziosa ed egoista.
Le labbra stavano bruciando per un po’ di libertà,
La lingua terrorizzata si nascondeva nell’abisso della paura,
Con i denti del dolore mordevamo le leggende del tempo,
Nelle carceri di Enver abbiamo scritto Dante’s Hell,
Con lettere di sangue che colavano dal cuore spezzato.
Con gli occhi assetati di luce,
Misuravamo gli spazi inaccessibili dei cieli della conoscenza,
E abbiamo nutrito la speranza nella fonte dei sogni,
Desiderosi come sempre.
Piango ancora con lacrime calde,
I tuoi vestiti stracciati sulle strade e le foreste della Grecia,
Incantato dalla stanchezza e lacerati dalle bestie selvagge.
I tuoi stracci che il vento trema ancora negli alberi delle navi,
I tuoi stracci che compaiono e scompaiono tra le onde,
Tra le acque nere, profonde dei mari, che entrano e fanno rima,
Nelle canzoni e piante dell’emigrazione.
Il mondo di nuovo nel fumo del tempo,
La leggenda è per noi.
Per noi che cercavano una mano al mondo per sopravvivere,
Cercavamo nelle tasche forate della misericordia.
Per noi che siamo scappati da una collera,
Dal luogo e la culla che ci ha cresciuto.
Nei sogni barbaramente violati da un regime illusorio,
Nei sogni perduti negli orizzonti di una falsa democrazia,
La nostra giovinezza è stata ferita, bruciata, umiliata.
=
"NON CI SIAMO VISTI PIÙ DA ANNI"
Eravamo solo amici e come amici ci siamo separati,
Non ci siamo visti più, gli anni sono corsi veloci.
Chi vide le anime, i cuori così tanti amati
Dove ha iniziato a nascere qualcosa di dolce?
Dimenticati da anni in esilio, uno dall’altro nascosti,
La Nostalgia mordeva, i pensieri ci invecchiavano,
Volevo dimenticarti, cara mia, a tutti i costi,
Ma le tue fiamme d’amore ogni giorno mi bruciavano.
Sentivo sempre più vicino la tua voce, il tuo odore,
Non hanno smesso mai gli usignoli del dolore,
Anche lì lontano, ti chiamavano con tanta voglia,
E le fiamme avvolgevano a quattro lati il mio cuore.
Cos’era questa malattia, cos’era questa collera,
Come un prigioniero di guerra si sente così infelice?
Il mondo diminuì e divenne un punto, troppo piccolo,
Quando ricordo i tuoi occhi profondi, le tue ciglia.
Mi scrivevi spesso con la voce del dolore:
“Oh, quanto siamo lontani, quanto tempo è passato!”
Mi veniva come una ferita la tua voce oltre l’oriente,
“Quanto ci mancano le cose, i begli anni passati”.
In terre straniere, lontano, alla fine del mondo,
La disperazione mandavi giù con il caffè del giorno.
Sono corso subito come un figlio della tempesta
A portare la luce al tuo cuore ferito, un po’ di festa.
La tua dolce voce mi ha riempito pieno di canzoni,
Mi ha portato la primavera, sradicato ogni dolore,
La felicità infinita mi ha fatto tornare il bell’umore,
Quando ho visto l’anima tua gioire in silenzio.
Lasciami contemplare e sollevarti al sole,
La tua dolce faccia, il tuo sorriso come l’oro,
Fammi godere un pezzo di questo paradiso,
Lo splendore dei tuoi occhi..., come lo adoro!
Tutta questa tristezza, la malinconia, lascia,
Lascia che spieghi le onde dell’anima in rabbia,
Sulle rive della voglia che così tanto ci ha bruciato,
Il grande amore che è cresciuto e maturato.
**
KUJTIM HAJDARI
**
A cura di Angela Kosta Direttore Esecutivo della Rivista MIRIADE Accademica, giornalista, poetessa, saggista, editore, critica letteraria, redattrice, traduttrice, promotrice

POESIA = BARDHA ALIMETA


**La talentuosa Bardha Alimeta è nata e cresciuta nella città di Librazhd (Albania), dove attualmente vive. Bardha è Ambasciatrice di Pace, pittrice di 5 mostre ad olio e acrilico con oltre 200 opere.
Bardha è la Presidente della OJF (La Donna Diversa) a Librazhd, nonché la Responsabile del Palazzo della Cultura Sadi Halili di Librazhd. Bardha Alimeta è vincitrice di diversi prestigiosi premi letterari nonché autrice di tre libri di poesie: “Mondo che non lo sento” “La mia anima appartiene a me” “Orme in viaggio” ed autore di due libri di prosa:“Nostalgia amara” e “Le farfalle rosse”
(per intervista)
Essere diversi, dove tutti sono simili, lo notiamo parlando con l’artista Bardha Alimeta mentre parliamo con lei. Fin dall’inizio della conversazione ci accoglie e il sorriso non scompare nemmeno un attimo dal suo volto. Parlando di questo artista, non sappiamo da dove cominciare, così come dice lo stesso l’artista Bardha. Ma noi parleremo comunque di questa donna poliedrica. Lei scrive e dipinge contemporaneamente e da due anni gestisce anche il Palazzo della Cultura “Sadi Halili” a Librazhd. Bardha parla di tutto con tanta passione. L’incarico che le è stato affidato è un suo desiderio da tanto tempo perciò lo mette al primo posto. Bardha proviene da una modesta famiglia di Librazh e non ha mai lasciato il suo paese. L’arte è il suo ossigeno. Lei “gioca” con i colori e le parole. Combina la sua arte in maniera così bella che la rende piuttosto diversa dalle altre persone. Nei suoi dipinti compaiono i colori dell’anima nostalgica triste ed innamorata. Lo stesso vale per l’incanto dei suoi versi lirici. La prosa anche è un incanto d’animo di Bardha, la quale spreme il pensiero per portarlo ben concentrato e con messaggi trasparenti al lettore. L’amore ed il tormento sono i pilastri principali su cui si basa l’arte bella e variegata dell’artista albanese Bardha Alimeta. Oltre al suo talento, lei è una donna estremamente positiva ed instancabile negli impegni che svolge nella vita sociale. Oltre ad essere un’artista di talento, Bardha è anche una donna umanitaria, una poetessa, una moglie, una madre ed una moglie meravigliosa. Se chiedi di Bardha nella sua città, tutti parlano con molto rispetto e amore nei suoi confronti, la descrivono proprio come Bardha è veramente: una “donna diversa” in un paese in cui tutti condividono le stesse opinioni.
**
**
"TU NON CONOSCI L’IPOCRISIA"
Poesia della mia anima
Tu che mi rilassi in disperazione
Mi gioisci, mi coccoli
Tu amica che non tradisci
Il mondo intero allontano
Quando con te vorrei venire
Poesia d’anima che fortemente pulsa,
Tu non la conosci l’ipocrisia.
Perché sei candida.
=
"LE VIE DELLA MIA CITTÀ…"
Vie che mi hanno cresciuta
Conoscono il mio dolore,
La tristezza, l’amore.
Mi diedero la gioia, la felicità
Lo spazio senza confini.
Camminai e correi in essi
Sono caduta e rialzata di nuovo
Su queste strade i miei tacchi
Hanno lasciato la loro bella melodia
Senza stonatura, cammino sicuro
Verso quello che si chiama il futuro…
*
BARDHA ALIMETA
*
Traduzione di: Angela Kosta Direttore Esecutivo della Rivista MIRIADE Accademica, giornalista, poetessa, saggista, editore, critica letteraria, redattrice, traduttrice, promotrice

POESIA = JASNA GUGIC

***Jasna Gugić è nata a Vinkovci, in Croazia. Lei è Vicepresidente per le pubbliche relazioni della Società degli artisti e scrittori del mondo SAPS; Ambasciatore Globale di alfabetizzazione e cultura per l’Indonesia Global Writers Asih Sasami, P.L.O.T.S (USA), Ambasciatore della rivista creativa per la Croazia; e membro di Angeena International, un’organizzazione senza scopo di lucro per la pace, l’umanità, la letteratura, la poesia e la cultura. È anche co-curatrice dell’antologia Compassion - Save the World, di poesie con 130 poeti da tutto il mondo. A lei è stato assegnato l’Importante Premio con una sola nomination per la Croazia, dall’UHE - Unione degli Scrittori del Mondo Ispanico - César Vallejo (2020) - Premio Mondiale per l’Eccellenza Culturale. Jasna Gugić è vincitrice di numerosi premi internazionali di poesia e letteratura e le sue opere sono state tradotte in diverse lingue straniere. Nel 2021 è stata pubblicata la sua raccolta di poesie, in bilingue inglese – croato, con il titolo: “La Canzone del Silenzio.” Jacna Gugić attualmente vive e lavora a Zagabria, in Croazia. Le sue poesie sono state pubblicate su varie riviste in: USA, Spagna, Grecia, Italia, Russia, India, Siria, Danimarca, Brasile, Croazia, Messico, Bangladesh, Serbia, Albania, Nigeria, Belgio, Cina, Cile, Nepal, Pakistan, Corea, Germania, Turchia, ecc…
"COME PRIMA"
Ti cercherò quando questa giornata sarà finita
e passerò la notte con il vecchio cappotto
come prima senza pensare
nella stessa strada che hai dimenticato
e so che ti incontrerò
sulla mia strada sotto i vecchi castagni
dove sorridevi.
Rendi felice questa notte oscura
e illumini il mio viso!
Sorprendimi con una canzone
proprio come facevi prima
e tu ed io canteremo ancora
per uccidere la tristezza degli anni.
=
"LA SPERANZA"
Vorrei andare lungo i sentieri
di una nuova speranza
e cancellare le tracce dietro di te
perché la tua compagnia è troppo
prima dell’alba.
Mi piacerebbe camminare nella terra solitaria attraverso gli anni
e viaggiare nel vuoto silenzio
liberato da tutte le tue parole e pensieri.
Vorrei rinascere ancora
limpida nella purezza della mia anima
e fermarmi davanti al cielo stellato
come un essere umano appena nato.
Mi dispiace per le mie dure parole
quindi sii paziente
perché la solitudine è mia nella tua solitudine
Tu sei me stesso!
E pensi quello che temo...
=
"I POETI"
Dove siete poeti?
Voi maghi?
Coloriamolo con i nostri versi
questo triste mondo
e le persone con maschere
perché dietro la maschera e gli occhi
si perde il loro splendore
e noi non respiriamo più.
Alziamo la voce
e puliamo il fango dai piedi.
Alziamo la voce
per tutti coloro
che tacciono isolati in casa,
immersi nella miseria
senza lavoro nella routine quotidiano.
Copriamo tutto ciò
con la nostra immaginazione
il mondo programmato.
Conserviamo il profumo dell’infanzia
con i primi baci che ancora conserviamo. Riportiamo l’amore
nella gioia divina della vita,
traduciamolo dalle nostre canzoni,
lasciamolo scorrere per le strade
toccando il mondo intero
e ogni persona in solitudine e lacrime
e donne vestite di nero.
*
JASNA GUGIC
**
Tradotto da Angela Kosta Direttore Esecutivo della Rivista MIRIADE Accademica, giornalista, poetessa, saggista, editore, critica letteraria, redattrice, traduttrice, promotrice

mercoledì 18 settembre 2024

POESIA = NDUE DRAGUSHA


**Ndue Dragusha nato il 29 settembre 1953 nel villaggio di Dragusha, alla periferia di Lezha (Albania). Ndue ha terminato l’istruzione secondaria presso la scuola “Shejnaze Juka” nella città di Scutari e poi si è laureato all’Istituto di Istruzione nelle filiali: Lingua – Letteratura albanese e Ciclo Inferiore, sempre a Scutari. Oltre ciò Dragusha si è laureato anche a Tirana in Psicologia. Ndue ha lavorato come insegnante in tutti i cicli di istruzione in diversi luoghi del distretto di Lezha ed è stato:
- Vicepreside del liceo “Ndre Mjeda” di Dajç (Zadrimë).
- 3 anni Segretario del Consiglio Unito a Dajç.
- 3 anni Presidente del Consiglio Unito a Dajç di Zadrima.
- 4 anni Preside in una scuola media a Torovica.
- 3 anni Direttore dell’Ispettorato Statale del Lavoro per il Distretto di Lezha, Mirdita, e Kurbin.
Ndue Dragusha iniziò a scrivere già quando frequentava la scuola media, dove è stato molto attivo anche nelle attività artistiche e culturali. Dal 1998 è Editore del giornale locale “LISSABA”, un giornale letterario -artistico, che ha fatto il giro e il largo del nostro continente.
***
"ALLA SORELLA LIRIDONA!"
(Con immenso dolore)
Non so se avevi letto Dante Alighieri,
Non so quali libri avessi letto,
Ma imparai che tu, sorella,
l’inferno stesso vivesti,
Da quando l’amore regalasti al diavolo.
=
Fin qui era il tuo percorso in questa vita
Con i demoni a fianco nessuno avrebbe un futuro.
Tu oggi in Paradiso in pace riposerai
Poiché la terra di malvagi Caini lo è.
=
Sono rimasti così pochi Abelli sulla terra,
Che le mani puliti come il sole hanno,
Ma il mondo dei Caini deride di noi,
Con i denti da vampiro e l’anima in fiamme!
=
Oggi, tutti gli occhi del mondo lacrime versano,
Nelle loro lacrime il tuo nuovo volto parla…
Il tuo volto che oggi tra i fiori splendeva,
E la sporca faccia strisciante dell’assassino uccideva.
**
"IL TUO PROFUMO"
Stanco, umido, tornai
Questa sera
Quanta nostalgia mi pervade.
Per il tuo profumo…
**
"NOSTALGIA CHE NON SVANÌ…"
Nella memoria un dolce sorriso rimase alla porta
come un vecchia fotografia,
segnata dal tempo
e dalla nostalgia che mai svanì.
=
La vita continua a volare
come fosse un velo da sposa
in una giornata ventosa
ed io ancora nel mio corpo
il pulsare delle tue vene sento.
*
NDUE DRAGUSHA - ( traduzione di Angela Kosta)

POESIA = DIANA OUVERNEY


**Diana Ouverney è nata e vive a Nova Friburgo, RJ (Brasile). Lei è redattrice della prestigiosa rivista letteraria internazionale Netrazol. Le sue poesie sono state tradotte e pubblicate in diverse riviste nazionali ed internazionali.
=
"LO SPLENDORE DEI MIEI OCCHI"
Lo splendore dei miei occhi
È come un’eclissi lunare…
Risorge come la luna nuova
Testimone del vero amore
Come il Sole e la Luna.
Notte buia… cielo oscuro…
L’eclissi della luna nuova
Così bella e unica
Lo splendore del sole cattura
Incontro raro…
Tu il Sole… Io la Luna
Non guardare la luna solo in Eclissi
Spero di incontrarci di nuovo
Eclissi lunare.
*
DIANA OUVERNEY (traduzione di Angela Kosta)

POESIA = RAKELA ZOGA


**Rakela Zoga è nata nella città di Corizia, in Albania. La passione per la letteratura l’ha avuta sin da giovane ma la maturità artistica la raggiunse dopo gli studi superiori presso la Facoltà di Lingua - Letteratura dove verrà presentata e affermata nelle pubblicazioni più conosciute dell’epoca, nelle principali giornali del paese: Zëri i Rinisë - La Voce della Gioventù, Drita - Luce, Nëntori - Novembre, ecc. Successivamente, Rakela è stata pubblicata in molti giornali, riviste letterarie e diverse antologie in Albania, Kosovo, Grecia, Italia, ecc. Queste pubblicazioni le hanno dato ampio riconoscimento nel campo letterario.
"CARTACEA"
Sogno e strappo un po’ di tristezza
Per spegnere la vecchia nostalgia nell’anima
Rimasto ne tempo, bighellone, mendicante
Nelle strade tormentate del mio corpo
=
"Anima stracciata"
In un piccola pezzo di vita
Scolpiamo il dolore
Nel pezzo successivo, indossiamo la tristezza
Senza amore l’anima dell’uomo,
Straccati, senza luce, senza colore…
=
"La libertà!"
Arriverà mai?
Afferrata piange, sui muri bianchi
Strisciando tira i miei passi
vacillando scalza sul letto
Guarirà mai il cielo?
Poichè dicono che alla terra
Le ci vorrà tempo per ridere
Penso di venire da te attraverso l’aria…
La libertà in manette non può ridere…
***
RAKELA ZOGA -- (traduzione di Angela Kosta)

martedì 17 settembre 2024

SEGNALAZIONE VOLUMI = RAFFAELE LAURIOLA


***Raffaele Lauriola: “Dune” – Ed. Il Convivio- 2024 – pag. 48 - € 9,00
Versi brevissimi per ogni composizione, a volte incisi con una sola parola, tali da concepire un ritmo saltellante ed ingegnosamente penetrante, per una propria dinamica icastica, e crescente per l’indagine sottesa al processo di scrittura e di significanza.
La fragilità dell’alambicco lirico cerca di affinare l’estro per rasentare di volta in volta l’illuminazione che avvince, così ogni poesia è come un fotogramma che lampeggia e scorre rapidamente per avviare ad un sentimento, ad un pensiero, ad una interrogazione.
Anche il non senso può dare un cenno di snodo originale: “Respiro/ l’aria/ che mi serve/ ogni volta/ che non ho bisogno.” Quasi uno scherzo attraverso il gioco della sospensione. Variegato l’orientamento dei contenuti, che scivolano abilmente dall’interrogativo per assenza a illusioni celesti, da accenni timidi di eternità alla coesione amorosa, dal sacrificio degli innocenti all’armonia del capriccio, dalla tenerezza di una carezza al graffio della stagione che svanisce.
La scelta del vocabolo è molto studiata in modo tale da creare un rapporto stretto tra parola alta e densa di significato e la parola bassa, semplice ed immediata, il tutto in un flusso continuo che avvolge i versi senza soste forzate.
*
ANTONIO SPAGNUOLO